ECONOMIA
ECONOMIA CIROLARE ED ECONOMIA LINEARE
Il modello economico emerso dalla rivoluzione industriale si configura come una sequenza lineare di "Prendi, Produci, Utilizza, Smaltisci".
L'economia lineare, quindi, si basa sull'idea di avere accesso a grandi quantità di risorse e di energia da utilizzare per realizzare la produzione di grandi quantità di prodotti e servizi che avranno, però, un ciclo di vita breve e che, o dopo il loro utilizzo, produrranno un rifiuto o uno scarto che quasi certamente non verrà riutilizzato in alcun modo. L'idea che le risorse naturali fossero finite o la produzione e lo smaltimento dei rifiuti potesse rappresentare un problema non veniva minimamente contemplato. Con il passare del tempo ci siamo resi conto, però, che, non solo le risorse non erano infinite, ma anche che la società consumista stava divorando il pianeta. Dobbiamo abbandonare, quindi, la sequenza lineare e adottare il modello ciclico della natura. In natura, infatti, non esistono discariche per i rifiuti: i rifiuti prodotti da una specie diventano il nutrimento per un altra. Grazie al sole e alla sua energia le cose crescono, muoiono e le sostanze nutritive tornano alla terra in modo sicuro.
L'economia circolare, quindi, è "dalla terra alla terra". I nostri rifiuti potrebbero creare capitale anziché ridurlo ripensando e riprogettando i prodotti, i componenti e gli imballaggi con cui questi vengono commercializzati. Dobbiamo fare in modo di riutilizzare i metalli preziosi, i polimeri e le leghe affinché mantengano la loro qualità e continuino ad essere utili anche dopo la breve vita del singolo prodotto. Se i prodotti tecnologici fossero restituiti ai propri produttori questi potrebbero riutilizzare le parti tecniche e le parti biologiche senza creare problemi di smaltimento degli stessi. Ci sono aziende che hanno iniziato ad utilizzare questo tipo di produzione ma dovrebbero essere tutte le aziende interconnesse che formano le nostre infrastrutture e dell'economia che si dovrebbero unire insieme per salvaguardare il nostro pianeta.