TERRITOrIO

In data 9 febbraio dalle ore 10.30 alle 12.00, si è svolta presso il parco Parri di Vigevano una ricorrenza in onore dei Giusti tra le Nazioni.

A questo evento hanno presenziato figure importanti come il sindaco di Vigevano Andrea Ceffa e associazioni dello stato come Alpini, Croce Rossa e Carabinieri.

Ma chi sono i Giusti per le nazioni? Sono tutti coloro che, durante gli anni della persecuzione ebraica, hanno deciso di mettere in pericolo la propria vita al fine di dare rifugio o aiutare anche ad un solo ebreo.

Durante questa giornata si è parlato in particolare di Giovanni Palatucci, un uomo vissuto negli anni delle persecuzioni che ha impiegato la propria vita per fare del bene, difatti già da ragazzo, a scuola si preoccupava di difendere coloro che avevano subito un ingiustizia, ribellandosi agli atti di bullismo.

Giovanni Palatucci sì laureò in giurisprudenza presso Torino e, pochi anni dopo, si arruolò come volontario di Vice Commissario di Pubblica Sicurezza a Genova, l’anno successivo venne trasferito a Fiume con il ruolo di Commissario. E’ proprio durante il periodo passato a Fiume che venne a stretto contatto con gli Ebrei, rimanendo terrificato dalle condizioni nelle quali dovevano vivere per colpa delle leggi razziali. In seguito prese la rischiosa decisione di aiutarli a fuggire dall’orrore dei campi di sterminio. Nel 1944 venne arrestato dai militari tedeschi, morì nel 1945 nel campo di concentramento di Dachau.

All'inizio della commemorazione il vicario del Questore di Pavia ha spiegato l’importanza del contributo di Giovanni Palatucci, che mise a rischio la propria vita per trovare rifugio a più di 400 ebrei italiani, la maggior parte provenienti dalla città di Fiume.

Successivamente è stato piantato, con l’aiuto di alcuni volontari e di alcuni bambini della scuola primaria G. Vidari, un ulivo in memoria di Giovanni Palatucci che ha ricevuto la benedizione del vescovo della diocesi di Vigevano.