Dintorni

Capri è una splendida isola che incantò l'imperatore romano Tiberio per la sua bellezza e per il suo clima. Vi fece costruire dodici ville, ad ognuna delle quali diede il nome di una divinità. La più importante è Villa Jovis. La Grotta Azzurra e i faraglioni sono tra le più famose attrazioni dell'isola.


ISCHIA E LA LEGGENDA DI TIFEO

Ischia è un’isola dell’arcipelago campano, importante meta del turismo nazionale e internazionale. Una leggenda narra che il gigante Tifeo, si ribellò a Giove ingaggiando una dura lotta. Tifeo fu sconfitto, scaraventato in mare e costretto a sorreggere l’isola d’Ischia con il suo corpo, ma il gigante non si arrese e trasformò il suo sospiro in vulcano e, da allora, ad ogni tentativo di ribellarsi e di scrollarsi di dosso il suo peso, l’isola veniva colpita da terribili scosse di terremoto. Si dice che le acque termali presenti nell’isola siano dovute alle lacrime di Tifeo.

Nel 79 d.C. il Vesuvio investì con una nube di cenere infuocata Pompei ed Ercolano. Gli scavi archeologici eseguiti in questi luoghi hanno riportato alla luce edifici pubblici, abitazioni, ville, botteghe e strade perfettamente conservate

Pompei

Ercolano

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Pozzuoli si trova nell'area vulcanica dei Campi Flegrei che sono la causa del bradisismo, ossia l'innalzamento e l'abbassamento del terreno. Questo fenomeno è facilmente osservabile nel cosiddetto Tempio di Serapide che in realtà non è un tempio ma un antico mercato.

IL SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO DI POMPEI

Il santuario è stato costruito grazie alle offerte spontanee dei fedeli di ogni parte del mondo. La sua costruzione ebbe inizio l’8 maggio del 1876 e fu conclusa nel 1901. Il santuario fu elevato a basilica dal papa Leone XII il 4 maggio 1901. In onore della Madonna del Rosario, il beato Bartolo Longo compose una preghiera di Supplica che viene recitata in modo particolare l’8 maggio e la prima domenica di ottobre. E’ stato meta di pellegrinaggi da parte di papa Giovanni Paolo II, di papa Benedetto XVI e di papa Francesco. Attira molti turisti che sono affascinati dalla sua maestosità

LA FESCINA DI QUARTO

La Fescina è un monumento poco conosciuto, ma questa cosa non può significare che non sia importante infatti è entrata a far parte degli itinerari UNESCO.

Si trova nella piccola città di Quarto in via Brindisi; è un antico monumento funebre di età Romana molto affascinante, si pensa che questa servisse alla CREMAZIONE dei defunti.

LA PIETRA BIANCA


La Pietra Bianca è un monumento che si trova a Quarto, in provincia di Napoli, ed è visibile in via Pietra Bianca, che prende il nome proprio dall’ara . È un’ara funeraria ritrovata nel 1777, di bianco marmo con frontone centinato e pulvini laterali. Sulla parte laterale sinistra c’è un elegante urceus e su quella destra una patera, mentre sulla parte frontale è presente un’iscrizione in lingua latina: Variae Sp(uri) F(iliae) Iustae L(ucius) Marius Iunianus uxori rarissimae sanctitatis vixit ann(is) XXV mens(ibus) XI dieb(us) XVIII, che corrisponde a “Varia Iusta figlia illegittima di Lucius Marius Iunianius, moglie di rarissima santità”, e dovrebbe risalire I secolo d.C.


LE PAROLE DELLA STORIA

  • Urceus = brocca, caraffa.

  • Patera = Utensile usato dagli antichi Romani nei sacrifici, a foggia di bassissima scodella, senza orlo né anse.

LA CASINA VANVITELLIANA

L’area del Fusaro diventò riserva di caccia e di pesca dei Borbone che vollero far costruire un edificio adatto al luogo. I lavori iniziarono nel 1752 e furono affidati a Luigi Vanvitelli e furono poi completati dal figlio Carlo Vanvitelli. La casina Vanvitelliana sorge su un’isoletta del lago Fusaro a Bacoli ed è collegata alla terraferma da un pontile di legno.

IL CASTELLO DI BAIA

Il castello aragonese di Baia ha 526 anni; fu costruito nel 1495 su un promontorio a picco sul mare, in una posizione strategica che dominava tutto il Golfo di Pozzuoli e divenne una vera e propria fortezza militare. Nel 1984 è stato scelto come sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel quale sono esposti i reperti trovati nel Parco archeologico di Baia, a Cuma e nei dintorni.



BAIA SOMMERSA

Baia è una frazione di Bacoli che fa parte dei Campi Flegrei. Il suo golfo è racchiuso tra i rilievi di Punta Epitaffio e di Punta Lanterna. E’ un antico cratere vulcanico risalente a circa 8400 anni fa. Secondo una leggenda il suo nome deriva da Bajos, il nocchiere di Ulisse che fu sepolto proprio qui. Baia era soprannominata la piccola Roma poichè divenne il luogo di villeggiatura degli imperatori romani. A pochi metri di profondità, nel mare si trova una parte della città sprofondata circa duemila anni fa a causa del fenomeno del bradisismo. I suoi fondali ospitano un patrimonio naturale e archeologico meraviglioso: strade, mosaici, villa dei Pisoni, portus Iulius e il Ninfeo di Claudio, una costruzione nella quale trovarono delle statue, oggi conservate nel museo archeologico dei Campi Flegrei .

LA LEGGENDA DELLA SIBILLA CUMANA

La leggenda narra che una giovane fanciulla bellissima che aveva il potere di prevedere il futuro. Un giorno il dio Apollo, colpito dalla sua bellezza, si innamorò di lei e per conquistarla le promise che avrebbe esaudito ogni suo desiderio. Sibilla prese una manciata di sabbia dalla spiaggia e gli chiese di poter vivere per tanti anni quanti erano i granelli che aveva nella sua mano. Apollo l’accontentò ma la fanciulla dimenticò di aggiungere di voler vivere a lungo restando giovane. La sua dimora fu CUMA dove officiava la sua arte divinatoria. Il tempo passava e anche l’amore si consumava. La Sibilla invecchiava sempre di più fin quando il suo corpo si trasformò in un larva e Apollo per proteggerla la collocò in una gabbietta fin quando di lei non rimase che la sua voce.

IL LAGO D'AVERNO

Il lago d'Averno è un lago di origine vulcanica, infatti si trova all'interno di un vulcano spento. Il nome deriva dal greco a-ornon che significa "senza uccelli", perchè, a causa delle esalazioni sulfuree sprigionate dall'acqua, gli uccelli che sorvolavano il lago morivano. I Greci e i Romani credevano che il lago fosse l'ingresso per l'Oltretomba dove Virgilio racconta che Enea potè rivedere il padre defunto Anchise e dove Ulisse incontrò l'indovino Teresia. Oggi la zona intorno al lago è un'oasi naturalistica popolata da pesci e uccelli.