Materia, forze e codice

ATTIVITA' 1

Plastica e metallo: l'ora del test

Gli alunni hanno avuto modo di osservare le differenti reazioni delle due tipologie di materiali sottoposti a differenti forme di energia: termica, magnetica e cinetica.

L'attività ha avuto inizio con un brainstorming sulle differenze fra i due tipi di materiali: plastica e metallo, a partire dalla domanda: - Perché parliamo di plastica e metallo?

Si quindi passati all'osservazione guidata in piccoli gruppi delle differenti reazioni dei due materiali al calore, alla forza magnetica di una calamita e all'urto sotto un colpo di martello.

Man mano gli alunni hanno registrato in tabella le osservazioni fatte (come lavoro individuale).

L'attività si è conclusa con la riflessione guidata nel grande gruppo sulle differenti caratteristiche dei due materiali e sul diverso utilizzo che se ne può fare.

ATTIVITA' 2

Forza magnetica e movimento

L'attività ha avuto inizio con un brainstorming sui differenti tipi di “carburante che fanno muovere” (sempre partendo dall’esperienza fatta nei primi incontri con le Bee Bot): le persone, gli animali, gli oggetti si possono muovere, ma dove prendono l’energia per farlo?; si è poi portato gradualmente la discussione sui vari tipi di veicoli e le loro differenze, in particolare analizzando il treno come veicolo non inquinante, perché può utilizzare l’elettricità per muoversi (ricerca di immagini e filmati sul web, attività collettiva svolta alla Lim).

Quindi si è passati ad analizzare un tipo particolare di forza: il magnetismo. Agli alunni è stata presentata una macchinina giocattolo sul cui tettuccio era stato posto un magnate con i due poli colorati di rosso e di blu (tenuto con dello scotch); gli alunni sono stati chiamati a fare ipotesi su cosa sarebbe successo nel momento in cui avremmo avvicinato un secondo magnete al magnete sulla macchietta dai due lati: uguale e opposto. Siamo quindi andati a verificare le ipotesi fatte.

Successivamente i bambini hanno lavorato divisi in piccoli gruppi (di 4 alunni ciascuno); ogni gruppo ha avuto a disposizione un foglio diviso in 4 quadranti su cui hanno disegnato un semplice circuito su cui far muovere la “mageto-macchina”. Ogni alunno a turno ha avuto la possibilità di fare “pratica di guida”.

Nella fase conclusiva del lavoro, ogni alunno ha scritto una breve descrizione del lavoro svolto (COSA ABBIAMO FATTO? DI COSA ABBIAMO PARLATO? COSA TI È PIACIUTO?; accompagnando, se lo desiderano, il testo con un disegno.