Durante il nostro lavoro abbiamo visto videobiografie e letto storie di donne straordinarie nella storia: artiste, scienziate, inventrici che hanno saputo unire il pensiero scientifico con l’espressione artistica.
Abbiamo riflettuto sulle loro vite e ci siamo fatte ispirare per creare noi stesse dei prodotti artistici: borse in cotone dipinte a mano e poster di sensibilizzazione, per raccontare messaggi importanti e diffondere consapevolezza su temi come il rispetto, l’uguaglianza e il valore della scienza unita all’arte.
Fotografa e modella, ha trasformato la sua esperienza nella moda in un coraggioso reportage di guerra, diventando testimone diretta delle atrocità della Seconda Guerra Mondiale, entrando per prima come fotoreport dopo la liberazione dei campi di concentramento e rompendo i confini tra arte, verità e coraggio femminile.
Rivoluzionaria della moda, ha liberato le donne dai corsetti e dai vincoli del passato, portando nel mondo della moda l’idea di eleganza semplice, funzionalità e indipendenza. Ha sperimentato materiali e tecniche diverse, infatti non si è limitata a disegnare abiti, ma ha anche sperimentato nuovi tessuti ed è stata imprenditrice di se stessa.
Pioniera della radioattività e prima donna a vincere il Nobel, ha aperto nuove strade nella ricerca scientifica e nella medicina, dimostrando che la passione per la scienza non ha confini di genere e può cambiare il corso della storia.
Attrice hollywoodiana e inventrice geniale, ha contribuito alla tecnologia delle comunicazioni (precursore del Wi-Fi) dimostrando che bellezza e intelligenza possono convivere rompendo gli stereotipi di genere.
Era botanica e scienziata: studiava le piante e lavorava per migliorare l'agricoltura. Conosciuta per essere la madre di Italo Calvino, è stata una delle prime docce a ottenere una cattedra all'università in botanica.
Neuroscienziata, premio Nobel, ha sfidato le barriere di genere e le leggi razziali, dedicando la sua vita alla ricerca e diventando simbolo mondiale di determinazione, intelligenza e passione per la scienza.
Quando Dorothy Crowfoot Hodgkin ricevette il Premio Nobel per la Chimica nel 1964 per i suoi studi sulla struttura delle molecole biologiche, molti articoli sottolinearono il suo ruolo di madre e moglie, minimizzando i suoi straordinari successi scientifici.
Quando nel 1963 Maria Goeppert Mayer ricevette il Premio Nobel per la Fisica per il suo lavoro sul modello a gusci nucleari, i media la descrissero spesso in termini che enfatizzavano il suo ruolo di madre e moglie, piuttosto che riconoscere il suo contributo scientifico.
Immagine di copertina: Image by Judith Horvath from Pixabay
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