Ambiente

Presentazione nuovo assessorato

Buongiorno a tutti, 

sono Michele Gasparini della classe 2^A e sono il nuovo Assessore all'ambiente. La mia materia preferita è la geografia e mi piace molto la natura. 

Avrei diverse idee per questi due anni: vorrei aggiungere dei cestini in cortile perchè a ricreazione ho notato molte cartacce per terra; vorrei reintegrare il progetto per bambini e ragazzi del segugio fiuta rifiuti; mi piacerebbe organizzare delle passeggiate con le classi per conoscere meglio il nostro ambiente e degli incontri con esperti per capire come rispettarlo; piantare nuovi alberi dove sia possibile; durante l'anno scolastico premiare la classe che raccoglie più rifiuti.

Queste sono alcune idee che avrei in mente di realizzare per questo mandato.

Sono comunque a disposizione per segnalazioni e consigli.

Grazie e arrivederci.

Michele Gasparini

Deforestazione, un rischio?

Quest’anno, come tutti sapete è stato un anno un po’ diverso, e per alcuni, anche molto impegnativo. Infatti, a causa del covid, le nostre libertà si sono ristrette e abbiamo dovuto sopportare di non svolgere più alcune attività che un tempo ci sembravano scontate fare. Invece in giro per il mondo i problemi ambientali non si sono fermati, ed è per questo che non dobbiamo fermarci nell’evitare di inquinare o nel protestare per i 3 grandi problemi che stanno rendendo difficile la vita sulla terra:

-la deforestazione;

-l’uso di combustibili fossili (riscaldamento globale); 

-l’inquinamento di plastiche e microplastiche gettate nei mari.

Per foresta si intende una vasta zona non antropizzata, cioè non occupata dall’uomo, dove la vegetazione cresce e si diffonde spontaneamente, dando riparo a tantissime specie di animali che con la deforestazione rischiano l’estinzione. I problemi principali che causano la deforestazione sono gli incendi, la costruzione di multinazionali e fabbriche inquinanti e la produzione dell’olio di palma. Finora hanno dato tantissimi problemi alle varie nazioni che ospitano le 4 foreste più grandi al mondo: 

-la foresta Pluviale Amazzonica;

-la foresta del Congo;

-la taiga Siberiana

-la foresta Pluviale Indonesiana

Le quattro foreste più grandi al mondo:

-la foresta Pluviale Amazzonica

-la foresta del Congo

-la taiga Siberiana; 

-la foresta Pluviale Indonesiana

Questi invece sono i principali incendi avvenuti ogni anno I principali incendi avvengono nella foresta Amazzonica e nella taiga Siberiana. Purtroppo la Repubblica Presidenziale russa ha deciso di non finanziare più il loro spegnimento perché i costi sono troppo alti. Invece l’80% della deforestazione dipende dalla coltivazione di palme da olio e di piante di soia che tolgono spazio alla foresta pluviale Indonesiana: Negli ultimi 40 anni 80000 su 240000 Km2 Infine le multinazionali inquinano e tolgono terreno alla foresta Pluviale del Congo: 500000 su 2700 Km2, 115 miliardi di tonnellate di CO2.

In considerazione di questi dati, si può capire quanto sia importante l’impegno di tutti per salvare la Terra, perché essa è la nostra grande casa. 

Alessandro Lucchetta

Plant for the Planet

La storia di Plant for the Planet sembra una favola ma, al contrario, è una bellissima realtà con sviluppi ancora imprevedibili lungo la strada di una sostenibilità non parolaia, ma concreta, fatta di cambiamenti reali, ai quali tutti possiamo partecipare, ogni giorno, e anche con piccoli gesti. Da quando il movimento è nato, nel 2007, in Germania, grazie a un poderoso effetto valanga, gli alberi piantati con la regìa di Plant for the Planet si sono andati moltiplicando. Nel 2011 erano già un milione, in 45 paesi del mondo, ma otto anni dopo sono diventati un miliardo in tutto il mondo, grazie a un lavoro capillare sul territorio di associazioni, movimenti, attivisti e persino aziende: tutti collegati, con una grande rete, al progetto.

Sara Viero e Francesca Rossi

Felix Finkbeiner

Felix Finkbeiner, “il bambino degli alberi”, oggi ha 21 anni, ma ne aveva solo nove quando si chiese quale fosse il motivo per cui ancora non c’era un movimento globale in grado di puntare sugli alberi, per salvare la Terra. Da qui la creazione di “Plant for the Planet”. Era il 2007. L’anno dopo Felix presentò all’Onu il suo primo obiettivo: piantare un milione di nuovi alberi. Oggi, grazie a lui, abbiamo 15 miliardi di alberi in più. Al IX Forum Internazionale di Greenaccord, Felix ha attaccato gli adulti con queste parole: "A tutti piace parlare della crisi climatica, ma il parlarne soltanto non può fermare lo scioglimento dei ghiacciai o la scomparsa della foresta pluviale. E ogni volta che gli adulti ne parlano e non agiscono, spetta ai ragazzi prendere in mano la questione". 

Sara Viero e Francesca Rossi

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