Un percorso di inclusione in una classe seconda, progettato e condiviso da tutte le figure educative coinvolte che sfrutta il canale digitale come ponte relazionale tra il bambino e gli adulti, per favorire, anche attraverso lo schermo, la comunicazione e insieme gli apprendimenti.
Gli adulti, nella costruzione delle proposte interattive, hanno creato silenzi e pause utili affinché il bambino potesse rispondere, imitare e ripetere alcuni concetti. L'alunno, incuriosito e interessato, ha colto quei silenzi e quelle pause, concependole come tempo utile per rispondere e mandare un feedback a chi era dall'altra parte dello schermo. Con naturalezza e spontaneità la comunicazione è avvenuta come se non ci fosse una distanza spazio temporale e lo schermo si è rivelato uno strumento utile e inclusivo, quasi un ausilio attraverso il quale favorire gli apprendimenti.