ATELIER CREATIVO

Tinkering

Cose’è il Tinkering?

Sviluppato dall’Exploratorium Di San Francisco, a partire da esperienze e ricerche del MIT, il tinkering si basa sull’esplorazione di concetti e fenomeni scientifici permettendo il coinvolgimento di persone e garantendo il rispetto dei diversi livelli di conoscenza.

Il tinkering e’ pensare con le mani ed imparare facendo, dando priorità assoluta all’esperienza pratica, alla creatività e alla collaborazione rielaborando la tecnologia esistente per costruire sistemi che funzionano; è un metodo che consente di sperimentare attraverso attività di costruzione valorizzando divertimento, indagine, e fortificando l’impegno e la concentrazione.

Quando ci si cimenta nel tinkering non ci sono modi giusti o sbagliati di fare le cose, non esiste un “metodo scientifico” da seguire e talvolta la luce risolutiva tanto attesa proviene da fonti improbabili o da errori.  

La parola tinkering non trova un preciso corrispettivo nella lingua italiana e può essere tradotto con il termine «armeggiare» o «trafficare», poiché si incontrano e uniscono scienza, ingegneria, arte e design all’interno dello stesso procedimento di realizzazione e composizione.

L’apprendimento diventa così un’attività di esplorazione e di indagine interdisciplinare che contribuisce allo sviluppo delle competenze quali:

Le attività di Tinkering usano oggetti di diversa tipologia quali motori, circuiti, tubi, lampadine, campanelli, interruttori, ruote, ingranaggi, leve, spine, cestelli, utensili e una miriade di materiali quali plastiche, carte, legno, film metallici, fili, piume per:

Fasi delle attività

"La parola ScaraBot è stata coniata da Adriano Parracciani per definire un macchina autocostruita che disegna scarabocchi. Il corpo è realizzato con materiale di recupero, materiali di uso quotidiano riutilizzati in maniera atipica, come scatolette di tonno, graffette, tappi e materiale vario; al corpo si aggiunge un motorino alimentato da una batteria, e sull’asse del motorino un qualsiasi piccolo oggetto che funga da propulsore. La rotazione del motorino e del propulsore genera il movimento del robot; basta aggiungere pennarelli fissati al corpo è si ottiene uno ScaraBot.

Per fare uno ScaraBot bisogna lasciarsi ispirare dai materiali e dagli oggetti che ci circondano, riutilizzarli in maniera atipica, secondo la creatività di ognuno.

Gli ScaraBot fanno parte della più ampia categoria che Arvind Gupta [4], inventore di giochi e noto divulgatore scientifico, definì Trash Toys, a cui ci siamo ispirati per definire poi la siglaT24L: Trash Toys For Learning. T24L sono quindi oggetti educativi, come robot, strumenti musicali, e giochi scientifici la cui caratteristica è di essere realizzati con materiali casuali, magari recuperati dal cestino della spazzatura, e riutilizzati in maniera atipica e creativa".

VIDEO: ScaraBot &Co: School as a Maker Space

Altre attività

Fablab

in3Dire è un server basato su schede SBC (Single Board Computer) che, tramite l'erogazione di una rete Wi-Fi privata, mette a disposizione un insieme di servizi web dedicati alla modellazione e alla stampa 3D.

Nato nell'ambito della sperimentazione del progetto di ricerca "Maker@Scuola", SugarCAD è un software di modellazione 3D gratuito che, grazie alla sua semplicità di utilizzo, permette a docenti, studenti e makers di dare forma alle loro idee.

Area progettazione

Area fabbricazione con settore tessile

Modellazione e stampa 3D grazie al progetto di Indire “Maker@Scuola” che studia le ricadute che questo strumento può avere sulla didattica laboratoriale nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. 

Per accedere all’ambiente di sviluppo del progetto potete collegarvi su http://3d.indire.it/