Spagna

LUOGO: Spagna - Almunecar

SCUOLA ACCOGLIENTE: CEIP "LA SANTA CRUZ"

https://www.facebook.com/COLEGIOLASANTACRUZ?locale=it_IT 

DATA Dal 21/05/23 AL 27/05/23



Presentazione senza titolo

ERASMUS+ REPORT

JOB SHADOWING – ALMUNECAR 2023

ELISA BAJ


I left with two colleagues for the Job Shadowing - Erasmus + project on May 21 and returned on May 27.

I was welcomed by the Ceip. school La Santa Cruz in Almunecar (Spain). 

During this week I participated in several lessons into the school.

I was able to observe the activities offered in the preschool classes and lessons of different subjects in the primary classes and we were often involved in actively participating.

I gathered different information about the structure of the school and the Spanish educational institution. 

I had many moments of discussion with different teachers about the different teaching methodologies and approaches that are used.

In this experience I learned new ways through which to propose augmentative alternative communication; relaxation techniques to propose to the class to regain concentration; teaching strategies to keep the attention level always high enough; methodologies for organizing reading and comprehension work; and strategies for teaching pronunciation and foreign language from the earliest years of kindergarten.

It was truly a personally and professionally formative, wonderful experience that also allowed me to forge strong personal relationships with the Italian colleagues I left with and the Spanish colleagues I met in Almunecar.

It was also very nice to get to know and experience the wonderful Spanish culture.


Tiziana GHELLER 

12 luglio 2023 

RELAZIONE FINALE PROGETTO ERASMUS+ 

Grazie alla mobilità ERASMUS +, ho avuto la possibilità con altre due colleghe, Carla ed Elisa, di svolgere un’attività di job shadowing, presso la scuola CEIP DE LA SANTA CRUZ de Almuñécar, a Granada (Spagna), dal 21 al 27 maggio 2023. 

Attraverso domande, presentazioni e attività varie proposte dai colleghi spagnoli, ho potuto cogliere alcune peculiarità del sistema scolastico spagnolo. 

Il programma, ben articolato e calibrato, mi ha dato l’opportunità di visitare la scuola e i suoi spazi e di conoscere il funzionamento e l’organizzazione, nonché, di incontrare docenti spagnoli e confrontarmi con essi.

Il job shadowing è consistito nel seguire i colleghi spagnoli durante le loro quotidiane attività, osservandone prassi e metodologie, ambienti, organizzazione dei tempi e degli spazi, cercando di cogliere affinità e differenze per un confronto fatto di dialogo e di scambio reciproco. Le lezioni venivano svolte in modo da dare spazio agli alunni e promuovendo molto il fare e l’agire, anche in autonomia. Grande attenzione viene data al cooperative learning, ai giochi in squadre, alle attività in coppia. L’ atmosfera era estremamente rilassata e tranquilla sia che il docente svolgesse la lezione frontale sia durante i giochi a squadre o le attività di gruppo. 

Ineccepibile è stato il comportamento dei bambini che, seppur abbastanza numerosi, partecipavano alle lezioni con estremo interesse e motivazione senza mai disturbare o avere l’aria di annoiarsi. La nostra presenza in aula non li ha affatto destabilizzati, hanno continuato a svolgere il loro lavoro chiedendoci talvolta supporto relativamente al compito da effettuare oppure ponendoci qualche domanda personale. Mi ha colpito l'interesse che gli alunni dimostravano reciprocamente. Durante le singole esposizioni, tutti i compagni ascoltavano in modo rispettoso ed erano molto attenti al lavoro degli altri. Questa situazione l’abbiamo ritrovata nella maggior parte delle classi in cui siamo state in “osservazione”. 

Ritengo che il progetto Erasmus+ sia stata un' eccellente occasione per confrontarsi e ricercare strategie nuove alla luce di un contesto europeo. 

L’esperienza che ho vissuto mi ha fatto riflettere su alcuni aspetti del mio lavoro ed è stata dal punto di vista umano e professionale indimenticabile ed intensa. Mi ha dato una spinta motivazionale forte e un entusiasmo a sperimentare strategie didattiche differenti da quelle già messe in atto in questi anni. Questa esperienza particolarmente significativa e didatticamente arricchente mi permette di fare le seguenti considerazioni: 

- il livello di conoscenza e padronanza della lingua inglese da parte degli alunni è sicuramente superiore a quello dei corrispondenti alunni italiani;

- Il livello di conoscenza della lingua inglese da parte degli insegnanti è pressoché lo stesso di quello dei docenti italiani che insegnano inglese nella Scuola Primaria; 

- lo studio della lingua inglese dalla scuola dell’infanzia, con un’insegnante specialista, è sicuramente un valore aggiunto. 

- le attività didattiche, soprattutto all’infanzia, vengono introdotte da giochi e/o manipolazioni con materiale specifico e poi, solo successivamente, affrontate sul libro di testo. Nonostante si dia molta importanza alle attività manuali, alla tecnologia, alla progettazione, ho però notato che, in tutte le classi in cui io e le mie colleghe siamo state "accolte", nessun bambino disegnava e questo mi ha alquanto stranito perchè il disegno è sicuramente una delle prime forme di espressione. 

- l’ambiente è familiare e accogliente. Mi è piaciuto molto il fatto che alle 11:30 quasi tutti i docenti e personale ATA si ritagliassero una mezz'ora di pausa tutti insieme nell’aula insegnanti. Questo permette loro di confrontarsi come maestri e di conoscersi sicuramente meglio come persone.

- l’inclusione. Ho trovato ben ponderata la scelta di avere una pedagogista ed una logopedista come figure stabili a scuola mentre trovo invece limitate, e limitanti, le ore che lo Stato concede per i “bambini speciali”. 

Concludendo consiglierei un po’ a tutti di prendere parte ad un progetto di mobilità, anche a chi come me non possiede una conoscenza ottimale della lingua inglese perché è un'esperienza formativa e di condivisione, unica. Ritengo inoltre che siano occasioni preziose ed entusiasmanti di crescita professionale ma non solo, anche e soprattutto umana. 

Un grazie sincero va sicuramente a chi ha accettato la mia candidatura e mi ha dato questa grande opportunità, alle dolcissime “spanish teachers” e a Carla ed Elisa, insostituibili colleghe che hanno affrontato con me questa esperienza e che ho scoperto essere ottime compagne di viaggio con cui condividere opinioni, pensieri e tante risate. 

Tiziana Gheller

6