ICF

International Classification of Functioning, Disability and Health

L'ICF per l'inclusione scolastica

Il 22 maggio 2001 l'OMS perviene alla stesura di uno strumento di CLASSIFICAZIONE innovativo, multidisciplinare e dall'approccio universale, adattabile alle esigenze dei diversi ambiti della Sanità, dei Servizi Sociali, della Scuola: "La Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute", denominato ICF (Manuale ICF in fondo alla pagina).

L'ICF è una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, scolastico, familiare, lavorativo).

L'ICF considera l’individuo non solo come portatore di malattia o di disabilità ma ne evidenzia la globalità e unicità, descrivendo nel "profilo di funzionamento" lo stato di salute in quel momento e come "funziona" in quella situazione di crisi/malattia.

ICF è un modello classificatorio integrato e universale adottato in 191 paesi.

È un ordinatore concettuale che concepisce il funzionamento e la disabilità in relazione all'ambiente di vita dell'individuo e fornisce modalità per descrivere l'impatto che i fattori ambientali e personali hanno sulla sua attività e partecipazione.

La logica dell'ICF è una logica descrittiva che si basa sull'evidenza. Con l'ICF si deve quindi descrivere non una propria ipotesi ma qualcosa che è oggettivabile con esempi, con scale di misura.

SCOPI dell'ICF

  • Fornire una base scientifica per la comprensione e lo studio della salute stabilendo un linguaggio comune.

  • Permettere una valutazione che tenga conto di più dimensioni del paziente: la situazione clinica, le relazioni sociali, la qualità di vita.

  • Facilitare la pianificazione degli interventi anche riabilitativi abbinandoli ai profili clinici.

  • Fornire un profilo di funzionamento di un determinato individuo confrontabile nel tempo (al fine di valutare gli esiti degli interventi).

  • Raccogliere dati che riguardano i facilitatori e le barriere che migliorano o limitano i livelli di partecipazione alla vita sociale.

L'ICF organizza le informazioni in 2 parti, ciascuna suddivisa in 2 componenti:

  1. FUNZIONAMENTO E DISABILITÀ

  • Funzioni e strutture corporee.

  • Attività e partecipazione.

  1. FATTORI CONTESTUALI

  • Fattori ambientali (ambiente fisico/sociale).

  • Fattori personali (non attualmente codificati).

Ogni componente è suddivisa in capitoli/domini.

Ogni capitolo è organizzato in categorie.

Ogni categoria è individuabile a diversi livelli.

PARTE 1 - FUNZIONAMENTO E DISABILITÀ

FUNZIONI CORPOREE: "cambiamenti osservabili" nei sistemi fisiologici (es. vista-udito). È la componente che porta con sé la valutazione dell'individuo e non più solo il suo deficit funzionale.

STRUTTURE CORPOREE: "cambiamenti osservabili" nelle diverse parti anatomiche (es. occhio-orecchio).

ATTIVITÀ e PARTECIPAZIONE: dove per attività si intende un compito da eseguire e per partecipazione il coinvolgimento in una situazione di vita.

PARTE 2 - FATTORI CONTESTUALI

FATTORI AMBIENTALI: ambiente fisico/psichico e sociale in cui vive l'individuo. L'ambiente può essere sia facilitatore che ostacolante per l'individuo e per la sua salute.

FATTORI PERSONALI: caratteristiche personali significative (religione, nazionalità).

L'ICF per l'inclusione scolastica

Si parte da una condizione di "malattia" che comporta una limitazione/menomazione che, in relazione ai fattori ambientali e personali, determinerà l'attività e partecipazione dell'individuo. Quindi, a parità di condizione di salute, i diversi fattori ambientali determinano la capacità e la partecipazione dell'individuo.

Per fare diagnosi con ICF occorre rispondere a semplici domande:

- Allegato B1 (Funzioni e Strutture corporee) - parte a cura dei sanitari

  • C’è una condizione di salute (codici ICD10);

  • I sistemi corporei sono integri (strutture);

  • I sistemi corporei funzionano (funzioni).

- Allegato B2 (Profilo Descrittivo di Funzionamento: Attività e partecipazione/Fattori contestuali)

  • Cosa fa la persona (con aiuto o senza);

  • Come l'ambiente della vita influisce sulla sua attività (intesa come esecuzione di un compito) e sulla sua partecipazione (intesa come coinvolgimento in una situazione di vita);

  • Ci sono caratteristiche individuali significative.

Occorre inoltre prima descrivere e poi codificare solo le informazioni rilevanti e oggettivabili.

CODIFICA

La codifica ICF utilizza un codice alfanumerico molto semplice. La prima posizione è indicata da una lettera che identifica quale componente è coinvolta:

  • b= funzioni corporee

  • s= strutture corporee

  • d= attività partecipazione

  • e= fattori ambientali

La seconda posizione, definita da un numero, identifica il capitolo/dominio.

La terza posizione identifica la categoria.

La quarta e la quinta posizione (se presenti) identificano le sottocategoria.

Esempio: b (funzioni) - b2 (funzioni sensoriali) - b210 (funzioni della vista) - b2100 (acuità visiva) - b21003 (acuità monoculare nella visione da vicino).

Poi arrivano i QUALIFICATORI che praticamente rispondono alla domanda QUANTO.

QUALIFICATORI

Per le Funzioni e Strutture corporee il qualificatore è uno solo e definisce la gravità della menomazione:

  • xxx.0 nessuna

  • xxx.1 lieve

  • xxx.2 media

  • xxx.3 grave

  • xxx.4 completa

  • xxx.9 non specificato

  • xxx.9 non applicabile


Per Attività e Partecipazione i qualificatori sono 3.

Si parte quindi dalla classificazione del capitolo e del dominio: d1 (apprendimento) > d140 (imparare a leggere).

Dopo il punto segue il primo qualificatore che indica la performance globale = cioè quello che la persona fa avvalendosi di tutti gli aiuti ambientali compreso quello della persona > d140.1

Il secondo qualificatore indica quello che la persona fa in presenza di ausili (PC/audiolibro/mappe concettuali) > d140.12

Il terzo qualificatore indica la capacità, cioè quello che una persona è in grado di fare senza alcun aiuto > d140.123

ESEMPI di QUALIFICATORI

d540.001

Carlo si veste autonomamente scegliendo gli indumenti adatti al clima e facili da indossare (es. tute); utilizza solo scarpe con il velcro perché non ha imparato ad allacciare le stringhe.

Qui il facilitatore è costituito da un ausilio e quindi non c’è differenza tra il qualificatore di performance globale e quello di performance 1 (cioè con ausili ma senza aiuto della persona).


d510.133

La madre di Carlo riferisce che lo deve guidare verbalmente per farsi il bagno e intervenire fisicamente per la cura delle unghie e dei capelli.

In questo caso con tutti i facilitatori Carlo si lava ma se non ha l’aiuto della madre la sua performance 1 è uguale alla capacità (tutto ciò in relazione all’età perché Carlo ha 16 anni).

Per i Fattori Ambientali i domini che più ci interessano sono: prodotti e tecnologia (PC o altri prodotti per la comunicazione); relazioni e sostegno sociale (famiglia, figure di sostegno, amici, compagni, colleghi).

Una volta individuato il fattore che ci interessa (ad esempio nelle relazioni e sostegno sociale e3 > l'affiancamento dell'insegnante di sostegno > e330), andrà posto un segno + o un segno – a seconda che lo si valuti facilitatore o ostacolo e330+. La stessa cosa vale per i Prodotti/Tecnologia utilizzati per l'istruzione (ad esempio e130+ > libri-manuali-giocattoli educativi).

Il Profilo di Funzionamento non sempre verrà compilato congiuntamente da più persone, ma sicuramente dovrà essere sempre condiviso. Per quanto basato su informazioni molto dettagliate, un Profilo di Funzionamento costituirà una base di partenza necessaria ma non sufficiente per il professionista (insegnante, pedagogista, logopedista, fisioterapista, educatore, TNPEE, assistente sociale ecc.) che deve programmare il suo intervento.

Il Profilo di Funzionamento è essenzialmente una descrizione significativa, esauriente, facilmente comunicabile e comprensibile per tutte le persone coinvolte in quella situazione.

Manuale ICF

ICF.pdf