Il Memoriale della Shoah è un'area museale di Milano dedicata al ricordo delle vittime dell'Olocausto in Italia. È situato sotto la stazione Centrale, ed è stata ideata con lo scopo di “...realizzare un luogo di memoria e un luogo di dialogo…”
Il sito è stato riportato al suo aspetto originario, eliminando tutti gli elementi aggiunti nel dopoguerra con pareti di cemento e senza colorazioni. La prima zona è divisa in due sale: “il Memoriale”, sala dedicata alla testimonianza degli eventi, e “il Laboratorio della Memoria” spazio dedicato allo studio e alla documentazione. Il percorso ha inizio con la “Sala delle testimonianze”, riempita dalle voci dei sopravvissuti, e prosegue con lo spazio di manovra dei vagoni, chiamato “Binario della Destinazione ignota” si conclude con il “Muro dei Nomi”, un simbolo della lotta contro la Shoah.
Il binario 21 è un'installazione del memoriale di Milano dedicato alle persone che sono state deportate a causa delle loro origini ebree. Dal "binario 21" partirono anche diverse centinaia prigionieri politici antifascisti imprigionati nel carcere di San Vittore di Milano.
In questo binario ferroviario, partirono il 30 gennaio 1944 circa 650 ebrei tenuti in prigionia nel carcere di San Vittore. Queste persone vennero deportate ai campi di Auschwitz-Birkenau. Ci furono altri due trasferimenti: uno il 6 dicembre 1943 con circa 250 ebrei e l'altro nel maggio del 1944
Persone Deportate
Il viaggio durava 7 giorni e non tutti arrivavano a destinazione. Lungo il Muro dei Nomi si trova una grande installazione in cui sono riportati i nomi delle 774 persone che vennero deportate nei primi due convogli che partirono da qui (il secondo è quello in cui c'era anche Liliana Segre).