IL NOSTRO LEONARDO
Giornale dell'Istituto Da Vinci - De Giorgio di Lanciano
IL NOSTRO LEONARDO
Giornale dell'Istituto Da Vinci - De Giorgio di Lanciano
NUMERO 3 - APRILE 2024
ATTIVITA' SCOLASTICHE
PCTO: Un'esperienza illuminante
“E’stata un’esperienza illuminante! Comprendi che esiste un’altra realtà che neanche immaginavi”, così De Laurentiis, alunno della 4^ Chimica, si è espresso dopo che insieme ai compagni di classe ha concluso lo stage all’interno del PCTO (ex alternanza scuola – lavoro).
Gli alunni hanno trascorso un periodo di due settimane, circa 80 ore, in cinque Aziende del territorio quali Ecolan, Farmacie Anxanum, Filsiva, Sasi e Valagro. Il professore Berardi Patrizio, che li ha supportati nella veste di tutor scolastico, ha posto loro alcune domande per raccoglierne le testimonianze.
Ragazzi, cerchiamo di capire cos’è il PCTO e come è iniziato prima di arrivare a quest’ultima attività di stage, chi ce lo spiega?
Martelli: << Per PCTO si intende Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento, ex ASL. Sono dei percorsi formativi di alternanza utili a orientare gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori al mondo del lavoro, al proseguimento degli studi e sviluppare competenze trasversali, cosiddette soft skills. Abbiamo iniziato l’anno scorso con dei seminari tenuti da esperti nel campo scientifico e dei corsi online su questioni più tecniche sulla chimica, sull’energia e sull’industria chimica più in generale. Quest’anno, invece, oltre ad aver avuto comunque la possibilità di incontrare ricercatori importanti nel campo della chimica dei materiali e biochimica, siamo entrati in azienda da tirocinanti per svolgere un PCTO più attivo.>>
Considerate le vostre attitudini lavorative, l’azienda che vi è stata assegnata ha soddisfatto le vostre aspettative?
D’Alessandro:<< Più in generale il matching ha soddisfatto tutti, alcuni speravano proprio nella multinazionale, altri in un contesto più familiare, altri di stare vicino casa, qualcuno conosceva già l’Azienda perciò la preferiva, molti si sono iscritti al corso di Chimica appunto perché hanno sempre amato il laboratorio, io avevo già preso contatti con la farmacia e l’ho suggerito al prof che ha avviato tutto l’iter burocratico per poter iniziare.>>
Come è iniziato il vostro stage-PCTO?
D’Orazio:<< A me hanno chiesto di passare da loro qualche giorno prima di iniziare per conoscere il tutor aziendale e per consegnare due fototessere. E’ stato un bel momento, mi hanno fatto sentire subito parte di loro, già prima di iniziare il PCTO e, questo, mi ha aiutato molto a superare le difficoltà tipiche dei primi giorni in contesti nuovi. Mentre il resto della classe ha iniziato direttamente lunedì 19 febbraio e, quasi tutti, con un ulteriore corso di formazione specifico inerente la Sicurezza sul lavoro.>>
Quindi vi siete trovati ad avere due tutor, uno scolastico ed uno aziendale?
Mattoscio:<< Esattamente: il primo elabora il percorso formativo, assiste e guida gli studenti, gestisce le relazioni, monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse, promuove l’attività nella sua interezza, informa gli organi scolastici preposti; il secondo selezionato dalla struttura ospitante rappresenta la figura di riferimento dello studente all’interno dell’impresa o ente ed interagisce col tutor scolastico al fine di elaborare anche la valutazione finale.>>
Cosa avete provato il primo giorno di stage in un ambiente completamente diverso da quello scolastico?
Stampone:<<Penso che entusiasmo sia la parola chiave del primo giorno, ma anche di quelli a seguire. Ho provato una sensazione particolarmente nuova, forse perché non ho mai lavorato nella mia vita, cioè di iniziare le attività, terminarle ed avviarne altre senza accorgersi neanche che la mattinata stava passando e quando ce ne accorgevamo era già finita l'intera giornata.>>
Ma eravate preparati ai nuovi compiti, a svolgere mansioni lavorative oppure siete partiti senza nessuna preparazione?
Di Nardo:<<Le attività da svolgere in azienda le conoscevamo sommariamente, ma non potevamo prepararci a qualcosa che solo lì poteva essere svolto. Ammetto che avevamo un po’ di ansia, ma in realtà un po’ tutti i docenti ci hanno dato un supporto tecnico su come affrontare lo stage da diversi mesi, ma anche nelle ultime settimane. Sapevamo di dover affrontare tante cose nuove e volevamo essere pronti per non farci trovare troppo impreparati. La nostra motivazione era alta, quindi il nostro atteggiamento, il nostro approccio a questa nuova esperienza sono stati oggetto di studio a scuola.>>
Come vi hanno accolto?
Palmieri:<< Benissimo, sono capitato in un ambiente veramente bello e soprattutto giovane. In sostanza sono stato trattato non molto diversamente da quello che poteva essere un loro collega. In generale, quindi non ho avuto problemi a relazionarmi con il tutor ed i suoi colleghi e soprattutto non mi sono mai sentito fuori luogo, ogni persona con cui ho lavorato infatti ha sempre avuto la premura di spiegarmi tutte le procedure e farmi capire le operazioni che venivano effettuate. Mi hanno accolto in modo gentile e caloroso facendomi sentire uno di loro.>>
Che ambiente avete trovato?
Di Camillo:<< Per quanto mi riguarda, ho trovato laboratori efficienti, ma ciò che più mi ha colpito è l'organizzazione del lavoro: si lavora sempre in team, poi tra i vari team avviene il confronto, quindi c'è un unico obiettivo, comune, al quale tutti devono rispondere, seppur ognuno ha sempre un sotto obiettivo. Cosa molto importante, durante le giornate sono frequenti i meeting in inglese…DEVO assolutamente studiarlo meglio!!!>>
Quali attività avete svolto?
Magliocca:<<La prima settimana è servita a capire come funzionavano i luoghi di lavoro, ma comunque giorno dopo giorno diventavamo sempre più autonomi. A seconda dell’Azienda, ci siamo occupati di front office, gestione del pubblico/cliente, catalogazione tecnica e commerciale dei prodotti, ricerca e sviluppo, ingegneria dei processi, analisi in laboratorio chimico oppure biologico, prove sulle piante, analisi delle acque. Insomma, un po’ tutto ciò che ha a che fare con il nostro corso di studio.>>
Che tipo di atteggiamento hanno avuto i tutor nei vostri confronti?
Di Bucchianico:<< Le persone con cui ho lavorato e parlato si sono presentate tutte disponibili e fiduciose nei miei confronti, così tanto che certe volte dubitavo se le responsabilità che mi stavano dando fossero troppo per me. Mi è stato detto che un atteggiamento positivo e disponibile aiuta sempre a superare le difficoltà.>>
Quali competenze pensate di aver raggiunto?
Giancristofaro:<< In queste due settimane ho potuto osservare la serietà con la quale si deve affrontare un compito, ho appreso che la scienza e la ricerca sono fatte di prove, tentativi, domande e fallimenti. Ho potuto lavorare anche in modo autonomo, sbagliando e cercando soluzioni alle problematiche. Ma ho potuto anche osservare l’importanza della serietà sul posto di lavoro e di come un ambiente tranquillo e sereno è molto più produttivo di un ambiente caotico e freddo.>>
Cosa porti a casa al termine di queste due settimane?
Di Biase:<< Si è creato un bell’ ambiente, i tutor veramente gentili, disponibili e amichevoli. Mi mancherà molto stare in azienda, in laboratori all’avanguardia, ma soprattutto mi mancherà confrontarmi e parlare con coloro che ho conosciuto, persone veramente brillanti. In queste 2 brevi settimane di PCTO ho imparato come lavorare in un contesto professionale, come gestire le relazioni interpersonali con i propri colleghi e quanto siano importanti il valore della comunicazione e il rispetto verso i propri colleghi.>>
Che giudizio complessivo daresti all’esperienza e cosa proporresti per migliorarla?
Pasquini:<< Un’esperienza indimenticabile, piena di emozioni forti, è stata più che positiva. Le persone che avevo accanto mi hanno permesso veramente di imparare. Mi sono state insegnate nuove conoscenze e competenze tecniche specifiche, molto utili e interessanti. Questa esperienza mi ha aperto la mente per gli studi futuri, mi ha appassionato molto. Spero che quello che ho imparato possa aiutarmi a orientarmi meglio verso le scelte che dovrò fare in futuro. L’unica cosa che non mi è piaciuta è il fatto che questa esperienza sia stata così breve, 2 settimane sono davvero poche.>>
In conclusione l'esperienza è piaciuta a tutti. Molti hanno conosciuto persone nuove, hanno fatto nuove esperienze, si sono messi alla prova, hanno vissuto appieno lo spirito del PCTO, con la speranza magari di poter tornare di nuovo con qualcosa in più di un tirocinio da diplomati o laureati. Ad onor del vero, qualcuno ha già stretto rapporti per un prosieguo estivo…to be continued.
Classe 4 Chimica
Di Muzio Stefano: il nostro campione
Intervista al vincitore della corsa campestre della fase regionale
L'alunno Di Muzio mostra orgoglioso la sua medaglia
Stefano Di Muzio della classe 1 B con il pettorale 194, categoria AM, si è aggiudicato il 28 febbraio 2024 il primo posto in 3 minuti e 50 il Campionato Studentesco di Corsa Campestre - Finale Regionale organizzato dal MIUR- FIDAL di Chieti Scalo.
I compagni di classe, al ritorno dalla gara, hanno fatto un’intervista al campione della scuola.
D: Come ci si sente ad arrivare ad un traguardo così importante?
R: Per me è una grande soddisfazione, e sono felice di aver vinto perchè ho portato sia me che la scuola a un grande livello.
D: Che sensazione hai avuto al taglio del traguardo?
R: Io non ci credevo per l’emozione, una sensazione di incredulità, non avevo capito di aver vinto.
D: Quanto tempo hai impiegato per la preparazione?
R: Mi tengo allenato tutti i giorni, costantemente, ma in previsione della corsa ho aumentato l’allenamento.
D: Pensavi di arrivare alle nazionali?
R: Io non pensavo di arrivare primo vedendo l’allenamento degli altri atleti che sembravano più forti e agili di me.
L'alunno Di Muzio con il prof. Sigismondi
D: Dopo questa vittoria la tua vita è cambiata?
R: La mia vita non è cambiata a livello economico, ma dal punto di vista della soddisfazione personale sì.
D: Quanto è durata la corsa e qual’ è il tuo tempo personale?
R: La corsa è durata circa 6 minuti e mezzo (ultimo arrivato). Io ho impiegato 3 minuti e 50 secondi.
D: Come ti sei appassionato allo sport?
R: Essendo iperattivo, mi piaceva correre, e pian piano mi sono appassionato sempre di più, partecipando anche alle prime gare.
D: Quanto era lungo il percorso da fare?
R: 1 km e 100 metri.
D: A cosa pensavi mentre correvi?
R: Speravo di arrivare tra i primi classificati per poter accedere alle nazionali.
La classe 1B ha festeggiato con un applauso la vittoria del compagno di classe.
Classe 1 B
Scuola Volley 2024
Terzo posto per l'I.I.S DA VINCI - DE GIORGIO
Giovedì 21 marzo si è tenuta la seconda giornata di Scuola Volley, un torneo di pallavolo che ha coinvolto tutte le scuole che hanno aderito, al Pala Masciangelo di Lanciano.
In questa giornata si sono sfidati gli “Juniores”, ragazzi frequentanti le classi 4° e 5° degli istituti superiori della provincia di Chieti ma hanno avuto la possibilità di partecipare, come rappresentativa, anche gli “Allievi” del nostro istituto. Le partite, giocate al meglio di un solo set, hanno determinato la vittoria del Liceo V. Emanuele II di Lanciano mentre la squadra degli “Juniores” del nostro Istituto, accompagnata dai docenti: Monia Caniglia, Antonio Olivastri e Luigi Sigismondi, si è classificata al 3° posto.
Al termine di tutte le partite c’è stata la premiazione; sono state consegnata le coppe, le magliette con il logo e le medaglie ai ragazzi mentre ai docenti è stato dato un pensierino per aver aiutato nell’organizzazione e per la riuscita del Torneo.
Per aver avuto la possibilità di partecipare a questa magnifica manifestazione
bisogna ringraziare il segretario organizzatore Walter Di Gregorio, grazie a lui tutti i ragazzi hanno passato una mattinata all’insegna dello sport e del divertimento.
G. D.D. Classe 3 MB-CH
IMMAGINI DI ALCUNI MOMENTI SPORTIVI DEL NOSTRO ISTITUTO
Complimenti alla squadra di calcio a 11 dell'IIS Da Vinci De Giorgio che ha riportato un grande successo diventando campione provinciale di Chieti. La squadra si è aggiudicata il titolo vincendo contro il Liceo Masci di Chieti, il Mattioli di San Salvo, il Galiani de Sterlich di Chieti e l'Istituto agrario di Scerni. Vittorie nette e pesanti che permetteranno alla squadra di partecipare il 29 aprile a L'Aquila per la finale regionael. Grazie ai ragazzi che hanno partecipato e al prof. Antonio Olivastri che li ha accompagnati in questa avventura sportiva.
Grande squadra dell'I.I.S Da Vinci De Giorgio per l'A.I.R.C. - Segniamo e doniamo per l'A.I.R.C.
L’I.I.S. “Da Vinci-De Giorgio” di Lanciano si riconferma ancora una volta campione provinciale di atletica su pista.
Venerdì 19 aprile 2024 si sono svolti presso lo Stadio “Angelini” di Chieti Scalo, le finali provinciali di Atletica Leggera su Pista, manifestazione organizzata dall’USR di Chieti e inserita nei programmi dei Campionati Studenteschi del Ministero dell’Istruzione. Tante le scuole partecipanti del 1° e 2° grado della provincia di Chieti aderenti alla manifestazione e tantissimi gli alunni ed alunne partecipanti nelle varie specialità previste.
L'I.I.S. “Da Vinci-De Giorgio” di Lanciano ha partecipato con 20 dei propri alunni che si sono brillantemente distinti nonché vincendo diverse specialità. Tali ottimi risultati hanno contribuito alla conquista del titolo a squadre di campioni provinciali Allievi e qualificandosi per la finale Regionale che si terrà il prossimo 3 maggio a Pescara. La squadra della Staffetta 4X100, composta dagli alunni JAITEH, DI CIANO, FERRARA, CINALLI si è classificata al primo posto.
Un ringraziamento speciale ad Ecolan S.P.A
Consegnati il 4 marzo 2024 i premi per il progetto GRAFE-PACK!
Competenze, dedizione e passione premiati dalla Ecolan S.P.A. che ha apprezzato il lavoro realizzato dagli alunni del triennio del corso Chimica e Biotecnologie ambientali del nostro Istituto.
Nella mattinata del 4 marzo 2024 il Presidente della Società Ecolan S.P.A., Dott. Massimo Ranieri e l’Ing. Letizia Finamore hanno fatto visita al nostro Istituto per complimentarsi per il progetto Grafe-Pack, presentato il 23 Novembre 2023 in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, e donare, quale premio, attrezzatura da laboratorio per un valore complessivo di 1400 euro.
E’ stato un momento di festa per tutti gli alunni del triennio di Chimica, assistiti dall’ insegnante di riferimento del progetto, prof.ssa d’Orazio Angela, e dai docenti del Dipartimento di Chimica e Biologia (prof.ssa Ciccotelli Ernestina, prof.ssa Di Campli Concetta, prof. D’Adamo Antonio, prof. Berardi Patrizio, prof.ssa D'Orazio Maria Concetta), alla presenza del Vicepreside prof. Di Nunzio Giuseppe e della Dirigente Scolastica, prof.ssa Francesca Iormetti, la quale non ha mancato di manifestare enorme soddisfazione per il risultato ottenuto e profonda gratitudine per una Società sempre così vicina al mondo dell’istruzione e attenta ai temi della ricerca e della sostenibilità ambientale.
La strumentazione ricevuta va ad implementare i vari laboratori di Chimica della sede ‘Da Vinci’ e l’aula di Scienze Integrate del ‘De Giorgio’, permettendo un potenziamento della didattica laboratoriale quotidiana.
M. D., E. B., V. M. classe 3CH
APPROFONDIMENTO
GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLE DONNE - 8 MARZO
La festa della donna (8 Marzo) è dedicata al ricordo e riflessione sulle conquiste politiche, sociali ed economiche del genere femminile. Ma come nasce? L’origine risale ai primi del ‘900, infatti l’8 Marzo 1908, nell’industria tessile “Cotton” di New York morirono le operaie a causa di un incendio. Questo evento fece luce sul fatto che lì le donne erano sfruttate e le condizioni di lavoro erano pessime. I fatti che portarono all’ istituzione della festa della donna, però, sono legati di più alla rivendicazione dei diritti delle donne (specialmente il diritto di voto). Molte donne inglesi, infatti, stavano protestando contro lo sfruttamento delle operaie, le discriminazioni sessuali e il diritto di voto, così il Partito Socialista Americano decise di dedicare l’ultima domenica del febbraio 1909 alla manifestazione per il voto alle donne. Quindi la prima “giornata della donna” si svolse il 23 febbraio 1909. In Italia invece è stata svolta il 12 marzo 1922. Nel 1946 poi, tre donne: Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei, decisero che il simbolo della giornata della donna sarebbe stata la mimosa, perchè, oltre ad essere di stagione, appare fragile ma nasce comunque sui terreni più difficili:
perfetta per rappresentare l’emancipazione femminile.
D. P. classe 1B
Donne che hanno segnato la storia
Ada Lovelace
La storia di Ada Lovelace è affascinante e ricca di contributi significativi nel campo informatico essendo la prima donna ad interessarsene. Augusta Ada Byron, nata il 10 dicembre 1815, era figlia del poeta Lord Byron e di Lady Anne Isabella Milbanke. Fin dalla giovane età, Ada mostrò un interesse per la matematica e la scienza, infatti la madre voleva che ricevesse un'istruzione rigorosa, lontana dall'instabilità emotiva di suo padre. All'età di 17 anni, Ada incontrò il matematico Charles Babbage, con il quale sviluppò un’amicizia ed una collaborazione intellettuale. Babbage stava lavorando su un progetto ambizioso chiamato l'Engine Analytical, una macchina per calcolare concettualmente simile a un computer moderno. Ada si appassionò al progetto e cominciò a collaborare insieme a lui. Il suo contributo più significativo alla storia dell'informatica consiste nelle sue note al testo di una conferenza su una macchina analitica di Babbage, dove Ada descrisse un algoritmo per calcolare i numeri di Bernoulli, considerato il primo programma informatico mai scritto. Ada comprese il potenziale delle macchine di Babbage non solo per eseguire calcoli, ma anche per controllare simboli e testare ipotesi, anticipando così il concetto di programmazione generale e di computer moderno. La macchina era progettata per eseguire una varietà di operazioni matematiche complesse. Benché la macchina analitica non sia mai stata completata durante la vita di Babbage, il suo progetto e i concetti che lo sottendevano erano innovativi per quell'epoca e anticipavano in modo significativo il concetto dei computer. Le funzionalità previste per la macchina analitica erano estremamente avanzate per il periodo, e se fosse stata completata e costruita, avrebbe potuto rivoluzionare il modo in cui venivano affrontati i problemi matematici e scientifici. Ada, con le sue note e i suoi algoritmi, ha contribuito a individuare il potenziale della macchina analitica, aprendo la strada alla programmazione e all'elaborazione di informazioni che caratterizzano i moderni computer. Dobbiamo ringraziare lei se siamo un passo avanti nel campo informatico. Purtroppo, Ada morì all'età di soli 36 anni, a causa di un cancro nel 1852. In suo ricordo si svolge l'Ada Lovelace Day, un evento internazionale che celebra il contributo delle donne nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Di lei sappiamo che oltre all'informatica era molto appassionata alla musica e alla scrittura, infatti è stata anche una scrittrice riprendendo le orme del padre Lord Byron.
G.G. classe 1 A
Marie Curie
La Giornata Internazionale della Donna, è una celebrazione che fa riflettere sull’importanza del progresso femminile nella società. Questa giornata offre l’opportunità di riconoscere le conquiste delle donne in vari settori, compresi quelli scientifici, culturali, politici ed economici. Marie Curie è stata la prima donna a vincere un Premio Nobel e l’unica donna a vincerne due in campi scientifici diversi. Lei rappresenta un simbolo di determinazione e successo per le donne di tutto il mondo. Il suo lavoro pionieristico nella ricerca scientifica, soprattutto nell’ambito della radioattività, ha aperto la strada a molte altre donne nel campo della scienza e della tecnologia. La sua eredità continua a ispirare generazioni di donne a perseguire i propri sogni e ad affrontare sfide anche in settori tradizionalmente dominati dagli uomini. Pertanto, durante la Festa della Donna, è importante onorare non solo Marie Curie, ma anche tutte le donne che hanno contribuito e continuano a contribuire al progresso e all’uguaglianza di genere in tutto il mondo.
Ma chi è Marie Curie? Cosa ha scoperto?
Marie Curie è stata una celebre scienziata polacco-francese, nata il 7 novembre 1867 e morta il 4 luglio 1934. È stata una pioniera nel campo della fisica e della chimica ed è famosa per le sue scoperte rivoluzionarie sulla radioattività. Nel 1903 ha vinto il Nobel per la Fisica insieme a suo marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel per la loro ricerca sui fenomeni della radioattività, e nel 1911 ha vinto il Nobel per la Chimica per la scoperta dei due elementi radioattivi, il polonio e il radio. La sua vita e il suo lavoro hanno ispirato molte donne a seguire una carriera nella scienza e nella ricerca.
Purtroppo nelle donne c’è ancora discriminazione e lei può essere un punto di riferimento per tutte quelle che vogliono “distinguersi”.
L.C. classe 1 A
KATHRINE SWITZER “Non mi fermerete”
Alla Boston Marathon il suo pettorale numero 261 è diventato un simbolo di libertà per tutte le atlete.
Quest’anno la professoressa di Educazione fisica ci ha parlato di una delle donne che ha lottato per i diritti femminili, ci ha fatto riflettere sulle discriminazioni maschili di quel tempo. Kaperthrine Virginia Switzer è una maratoneta e attivista statunitense, iniziatrice e sostenitrice del movimento sportivo femminile in disciplina atletica. La sua iscrizione alla maratona di Boston del 1967 avvenne eludendo il divieto di partecipazione imposto alle donne: l'atleta, infatti, si registrò come "K.V. Switzer", indicando, cioè, le sole iniziali del nome e del secondo nome. Ottenne il pettorale numero 261.
I giudici di gara si accorsero e cercarono di impedirle la continuazione della gara, strattonandola per costringerla a uscire fuori dalla pista a tre chilometri dalla partenza. La Switzer, tuttavia, riuscì a resistere al tentativo di esclusione e portò a termine la gara nel tempo di 4 ore e 20 minuti. Fu proprio la reazione violenta degli organizzatori a suscitare un movimento di opinione che portò all'apertura della maratona di Boston alle donne nel 1972. Dopo l'exploit di Boston, Kathrine Switzer si è impegnata in modo attivo per promuovere la partecipazione femminile alle maratone organizzate in vari paesi del mondo.
Lei stessa ha preso parte a oltre trenta di tali competizioni, riuscendo anche a vincere la maratona di New York nel 1974. La crescita del movimento atletico della maratona femminile ha poi portato alla successiva introduzione tra le specialità olimpiche nel 1984, in occasione delle Olimpiadi di Los Angeles in California. Il 17 aprile del 2017, in occasione del cinquantenario della sua impresa, ha preso parte ancora una volta alla gara di Boston, indossando lo stesso numero di pettorale, il 261, della sua prima partecipazione. Gli organizzatori, in suo onore, hanno deciso di ritirare il pettorale 261 dalle future competizioni. La Switzer è una delle figure che afferma i diritti delle donne nell’ambito sportivo dimostrando che le donne hanno delle ottime potenzialità e non sono inferiori all’uomo. Grazie a questa coraggiosa donna, noi ragazzi siamo riusciti a comprende che le donne hanno e devono avere gli stessi diritti dell’uomo.
A.P., F.L. classe 2 A
Federica Pellegrini: la regina del nuoto
Federica Pellegrini è nata il 5 agosto 1988 a Mirano. È diventata una delle nuotatrici più famose e decorate della storia italiana. Il suo talento nel nuoto è emerso fin da giovane, e ha iniziato a competere a livello internazionale già nell’adolescenza. Uno dei momenti più significativi della sua carriera è stato il suo debutto alle Olimpiadi estive del 2004 ad Atene, all’età di 16 anni. Da allora, ha gareggiato in molte altre edizioni delle Olimpiadi, conquistando medaglie e stabilendo record. La Pellegrini è particolarmente nota per le sue performance nei 200 metri stile libero, una disciplina in cui ha ottenuto numerosi successi a livello mondiale e olimpico. È stata la prima donna nella storia a vincere quattro titoli mondiali consecutivi nei 200 metri stile libero, dal 2009 al 2015.Oltre ai suoi successi individuali, lei ha anche rappresentato l’Italia in staffette e in altre discipline di nuoto, contribuendo al successo complessivo della squadra nazionale. Fuori dalla piscina, Federica Pellegrini è diventata un’icona dello sport italiano, apprezzata non solo per le sue prestazioni atletiche, ma anche per il suo stile e la sua personalità carismatica. Ha ispirato una generazione di giovani nuotatori italiani e ha guadagnato il rispetto e l’ammirazione degli appassionati di sport in tutto il mondo. Federica Pellegrini ha partecipato agli Europei di nuoto a Belgrado del 2021 gareggiando in varie discipline, tra cui i 200 metri stile libero, dimostrando ancora una volta il suo talento e la sua determinazione a livello internazionale. La sua presenza ha attirato l’attenzione dei media e dei fan, contribuendo a rendere l’evento ancora più emozionante e seguito. Gli Europei di nuoto a Belgrado del 2021 hanno rappresentato un palcoscenico cruciale per Federica Pellegrini. Partecipando a questa competizione ha confermato il suo status di icona dello sport italiano e internazionale.
Gli Europei rappresentano per gli atleti un’importante opportunità di testare le proprie capacità in vista di competizioni internazionali più importanti, come i Mondiali e le Olimpiadi, e Federica Pellegrini ha sfruttato al meglio questa vetrina per mostrare il suo valore e la sua costanza nel raggiungere risultati di alto livello.
Tra le figure femminili che si sono distinte in questi anni Federica Pellegrini è senza dubbio un personaggio prestigioso nel panorama mondiale perché è riuscita a seguire il suo sogno. È partita da una semplice scuola nuoto ed è diventata una campionessa del nuoto. Ha dimostrato che se ognuno ha un sogno lo può realizzare, ci vuole tempo ma si realizza.
L. C. classe 1A
Riflessioni sulle violenze contro le donne
La giornata dedicata ai diritti delle donne dovrebbe essere una festa, ma le donne ancora oggi sembrano aver perso questi diritti. Infatti, non c’è giorno che non si parli in televisione di casi di femminicidio e violenze. “Per femminicidio si intende una qualsiasi forma di violenza esercitata sulle donne sulla base di una presunta superiorità maschile, attraverso l’assoggettamento sia fisico che psicologico.” Questa è la definizione ufficiale di un nuovo termine inventato a causa del numero in crescita di atti di violenza di questo genere, anzi sarebbe più corretto dire verso questo genere, il genere femminile. Ma questo numero è effettivamente in crescita? Le statistiche parlano chiaro: ogni due giorni in Italia una donna viene uccisa dal compagno, per non parlare di tutti gli altri tipi di violenza non casalinghi. In totale più di sette milioni di donne hanno subito violenza di qualche tipo. Dall’ omicidio allo stupro, dallo stalking all’insulto verbale, i tipi di violenza sono numerosi, ma tutti colpiscono la sfera intima della persona sia sul piano fisico che sul piano psicologico. G. S. classe 2 A
MUSICA, PAROLE E CULTURA
Irama
La sua bellissima carriera da cantante
Il suo vero nome è Filippo Maria Fantini ed è il famosissimo cantante nato a Carrara nel 1995. Lui canta solo in italiano e tutte le sue canzoni sono molto belle. Quest’anno era ad un passo dalla vittoria a Sanremo. Irama era andato per la prima volta a Sanremo nel 2016 presentando la sua prima canzone che si chiamava “Cosa resterà” senza, purtroppo, riuscire a vincere. Aveva partecipato nel 2019 ad Amici di Maria De Filippi dove presentò la nuova canzone “Plume”, il cui successo gli aveva fatto guadagnare notorietà in tutto il mondo, perché il ricavato dei suoi incassi lo aveva destinato all’associazione per l’emergenza covid che purtroppo quell’anno si stava diffondendo. Da lì era stato richiamato a partecipare a Sanremo 2021 dove, risultato positivo al COVID non era potuto andare: così aveva girato un filmato dove lui cantava nel suo studio, classificandosi al quinto posto. Le sue ultime tournèe sono state:
2022 – Palazzetti Live
2022 – Irama Live
2023 – No Stress Tour
2024 - Irama Live Tour
Purtroppo la vita di Irama non è stata molto bella perché in un’intervista ha raccontato di essere cresciuto in mezzo alla strada, guardando persone che gli hanno voluto bene e persone che gli hanno voluto male, e di aver rischiato anche di morire per uso di alcool e droghe.
Irama ha parlato bene della sua famiglia perché la madre e il padre sono due avvocati e la nonna è stata anche un'insegnante di lettere.
Ovunque Sarai
Se sarai vento, canterai
Se sarai acqua, brillerai
Se sarai ciò che sarò
E se sarai tempo, ti aspetterò
Per sempre
Se sarai luce, scalderai
Se sarai luna, ti vedrò
E se sarai qui, non lo saprò
Ma se sei tu, lo sentirò
Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai, io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Se sarò in terra, mi alzerai
Se farà freddo, brucerai
E lo so che mi puoi sentire
Dove ogni anima ha un colore
Ed ogni lacrima ha il tuo nome
Se tornerai qui, se mai, lo sai che
Io ti aspetterò
Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai, io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Io ti ascolterò
Se sarai vento, canterai
Questa canzone fa molto riflettere perchè Irama con questa canzone vuole ricordare la sua adorabile nonna che purtroppo è venuta a mancare. Questo si evince soprattutto in queste strofe
Se sarai vento, canterai
Se sarai acqua, brillerai
Se sarai ciò che sarò
E se sarai tempo, ti aspetterò
Per sempre
Se sarai luce, scalderai
Se sarai luna, ti vedrò
E se sarai qui, non lo saprò
Ma se sei tu, lo sentirò
Irama ci vuole far capire che il suo legame con la nonna era tanto forte che la vede in tutto ciò che lo circonda: sente il suo canto nel soffio del vento, la vede brillare nell’acqua e nella luna. Eppure sa che non sarà facile avvertire la sua presenza, ma era tanto grande il sentimento che li legava che lui in qualche modo continua a sentirla. Questa è la foto con la nonna che ha fatto commuovere tutti.
Ecco perché a me piace Irama, mi piace perché le sue canzoni hanno tutte un significato profondo e trasmettono molte emozioni che provo nella mia quotidianità e condivido: infatti, questa canzone mi ha fatto pensare a mia nonna che non c’è più e quando la ascolto sempre mille lacrime scendono perché so cosa significa perdere qualcuno di caro, per questo mi piace e ho voluta descriverla.
A.C. classe 2 A
Poesia
Odio la guerra
Odio i miei occhi, che solo orrore vedono
Le mie mani, che morte seminano
Detesto la mia bocca, che nel dolore può solo urlare
I miei piedi, che i corpi dei miei compagni devono calpestare
Aborrisco le mie braccia che nessun amico può raccogliere
Le mie membra, che davanti alla morte si sentono sciogliere
Abominio la mia mente, in cui ricordi felici è impossibile ritrovare
Le mie gambe, che sempre avanti mi costringono ad andare
Dolorose son le ferite, che tanto sangue perdono
E le mie orecchie che solo grida sentono
Odio la mia gola, ove l’aria comincia a mancare
Disprezzo il mio corpo, che man mano la mia anima inizia a lasciare
Ma ora
Felici i miei occhi, che la luce iniziano a scorgere
Le mie mani, che fiori colorati possono porgere
Libera la mia bocca, che di gioia può gridare
Veloci i miei piedi, con cui allegramente posso ballare
Fragili son ora le mie braccia, che calore fraterno possono sentire
Forti le mie membra, che davanti alla speranza sento rinvigorire
Giovane è la mia mente, che i volti amati riesce a rimembrare
Le mie gambe, che la strada di casa mi fanno ritrovare
Rimembranti son le mie ferite, che gli stessi errori non mi faranno più commettere
Le mie orecchie, che ora le risate non vogliono sentir smettere
Adoro la mia gola, che canti di vittoria comincia ad intonare
Amo il mio cuore, che con voglia di vivere ricomincia ad amare
E. B classe 3 Ch
LE NOSTRE PASSIONI!
Le campane
Tra arte, storia, scienza e fede
Spesso non ci facciamo caso, ma in cima ai nostri campanili c’è un capolavoro figlio di un’antichissima tradizione. È la campana, l’unico suono che non ha mai smesso di suonare nei millenni. Alcune campane ritrovate risalgono a diversi secoli prima di Cristo, mentre nelle chiese vennero utilizzate solo a partire dalla fine dell’impero romano, nel 300/400 d.C.
Nella nostra epoca la campana viene vista come un elemento “simbolico” principalmente attribuita a luoghi di culto cristiani ovvero le chiese e vengono suonate per la morte o la nascita di qualcuno, matrimoni, sacramenti, solennità religiose e feste padronali. Una volta erano considerate un elemento essenziale per la vita popolare perché oltre a scandire le ore e i quarti, venivano suonate per segnalare al popolo l’arrivo di temporali, le incursioni dei pirati, gli incendi, il coprifuoco, le pestilenze, i terremoti ed erano quindi un elemento fondamentale, insomma erano un po’ la radio dell’epoca.
La campana non è solo un pezzo di un metallo che produce suoni ma è un vero e proprio strumento musicale nonché un’opera d’arte, e la sua realizzazione non è affatto facile. Per produrre una campana bisogna avere competenze in fisica, chimica, musica, arte. Le campane infatti sono realizzate da veri e propri maestri fonditori appartenenti a storiche famiglie che portano avanti la tradizione da secoli. Nel caso della fonderia Marinelli di Agnone siamo di fronte a più di mille anni di storia di famiglia.
Durante l'alto medioevo la diffusione delle campane inizia ad essere sempre più presente, ma la creazione di questi strumenti era legata al sapere dei monaci. Non a caso, le prime testimonianze e scritti in materia sono redatti da religiosi come Teofilo.
In Italia, oggi sono presenti ed attive 6 fonderie di campane, un unicum a livello mondiale, non esiste nazione al mondo che abbia un numero di fonderie di campane attive superiore. Nella nostra regione Abruzzo, e precisamente nelle città di Castel Frentano, Lanciano ed altre era presente l’antichissima nota Fonderia di campane MARI, chiusa nella seconda metà del Novecento.
La realizzazione di una campana prevede l’uso di materiali semplici come la terra, l’acqua, la cera, la canapa, il bronzo.
La lavorazione si può dividere in 3 passaggi: si realizzano ovvero 3 stampi, uno sopra l’altro, con l’aiuto di una sagoma in legno.
Il primo passaggio consiste nel creare l’anima (interno della campana) in mattoni e poi rivestirla di strati di canapa e argilla.
Sostituendo la prima sagoma con un’altra si realizza una falsa campana in argilla con tutte le caratteristiche della campana che si vuole realizzare.
A questa si applicano le scritte, le decorazioni, i fregi e le figure religiose. Queste decorazioni vengono realizzate prima facendo un calco in gesso in negativo, in cui dopo si applica la cera fusa, là si lascia raffreddare e una volta fatto la decorazione desiderata, si applica alla campana.
L’ultimo passaggio prima della fusione è la realizzazione del mantello: si applica prima un’argilla leggera con un pennello in modo che tutte le decorazioni verranno impresse in negativo sul mantello, poi si procede con strati sempre più spessi in modo che l’argilla durante una fusione non si spacchi.
Finito il mantello si riscalda il tutto con carbonella e fuoco in modo che la cera si sciolga e le decorazioni quindi restino impresse in negativo al mantello.
Distrutta la falsa campana, il mantello viene prima sollevato e poi riposizionato in modo preciso sull’anima in modo che tra questa e il mantello ci sia un vuoto, in cui si cola il bronzo alla temperatura di 1200 gradi.
In seguito per far solidificare il bronzo, la campana viene messa in una fossa. Poi viene rotto il mantello e finalmente essa vede per la prima volta la luce.
Si procede pulendola completamente, cesellandola con martello e scalpello per eliminare bave di fusione e lucidandola.
Dopo si fa il test sonoro con il diapason, in caso ci sia bisogno la si tornisce internamente per calibrare eventuali spessori in modo che sarà perfettamente intonata e il suo suono risulti armonioso. La campana finalmente è pronta per suonare.
La nascita artistica della fonderia Mari viene fatta risalire al 1019 secondo un documento redatto dai Padri Cappuccini di Ortona e secondo una carta campanaria di pelle di pecora. Altre fonti citano il ritrovamento di una campana a Popoli (Pe) fusa nel 1200 da Aloysius Mari. Tra le campane più antiche oggi esistenti e funzionanti si annoverano la campana della chiesa di San Francesco di Urbino fusa nel 1789 da Giovan Battista Donati e Angelo Mari. La tradizione campanaria è la più antica, ma non l’esclusiva della famiglia, che nel corso dei secoli ha abbracciato, raggiungendo la stessa punta di eccellenza delle campane, anche l’arte di fabbricare corde armoniche e, in epoca più recente, la costruzione di macchine olearie.
La famiglia Mari è di origine aquilana come testimoniato non solo dalle iscrizioni sulle campane, ma dalla presenza in pieno centro de L’Aquila, in via Crispomonti 12, di “casa Mari”, palazzo del XVII secolo, dove i Mari abitarono.
In seguito la campana deve essere collocata sul suo campanile e automatizzata, attraverso un processo molto complesso che viene eseguito da persone specializzate e qualificate.
Sauro Corinaldi, appassionato e tecnico di campane ci spiega che la sua figura professionale in realtà non esiste burocraticamente. Ma colui che esegue questo lavoro deve avere numerose conoscenze sulla campana: dove deve battere il battaglio, con quale forza deve battere, sapere come pulire le campane, come poggiare un isolatore, quanto si può consumare il battaglio e quando cambiare il cuoio. Inoltre il tecnico campanaro deve avere una conoscenza musicale: saper rilevare le note e sapere le scale.
Egli ha bisogno anche di conoscenze meccaniche poiché per realizzare strutture per il sostegno delle campane è necessaria una certificazione. Deve saper saldare, conoscere i metalli, avere anche e soprattutto conoscenze e competenze elettriche e di automazione. Infatti deve sapere quali motori utilizzare, saper montare e programmare PLC, sapere quale spinta è corretta per ogni singola campana perché, ci spiega Corinaldi, una campana piccola ha modalità di spinta diverse da una campana di grosse dimensioni.
Il lavoro del tecnico campanaro è costituito da lavorazioni effettuate in officina, ma soprattutto dal girare continuamente i diversi paesi e le diverse città. Ma è anche un lavoro faticoso. Oltre alle manutenzioni ordinarie degli impianti, sono continue le chiamate da parte di parroci che richiedono modifiche alla programmazione degli orari di suono, di solito in prossimità di feste padronali e solennità.
Bisogna saper utilizzare argani, paranchi, catene e bisogna svolgere il lavoro con massima perfezione e rilasciare le certificazioni sul prodotto consegnato. Inoltre Sauro ci spiega anche che bisogna saper svolgere il lavoro prestando attenzione alle tradizioni locali come la forma dei ceppi e il metodo di suono.
In sostanza il tecnico campanaro si occupa di realizzare strutture per la movimentazione ed il supporto delle campane.
In Italia, appassionati di campane e suonatori di campane, sono iscritti presso la Federazione Nazionale Suonatori di Campane che conta circa 20 sedi in tutta Italia. In Abruzzo, questa realtà è divenuta tale solo nell’ A.D. 2022 quando, diversi ragazzi sparsi nella regione, hanno fondato l’ Associazione Campanari d’ Abruzzo.
La federazione nazionale organizza e svolge i raduni nazionali di suonatori di campane, nella quale ogni gruppo porta con sé i concerti itineranti esponendo le tecniche di suono e le melodie tipiche della loro terra di provenienza. Il prossimo raduno si terra ad Agnone (IS) il 4 e 5 maggio 2024.
L.Z. , M.S. classe 2 A
La modellazione 3 D
Questa mia passione per la modellazione 3D è nata quest’anno, prima guardando dei video e dopo con la pratica. Ho iniziato dal programma Blender che è gratis e quindi ognuno può facilmente installarlo, poi ho seguito dei tutorial e con quello che ho imparato sono riuscito ad arrivare ad un livello di modellazione abbastanza buono. Oggi voglio farvi capire cos’è la modellazione e quali sono le diverse tipologie.
La Modellazione 3D serve a definire una forma tridimensionale su computer tramite dei programmi software adatti al compito.
Esistono due tipi di modellazione:
- Modellazione organica che viene usata per ricreare animali, essere umani, piante e altre risorse in natura;
- Modellazione geometrica che viene usata per creare oggetti artificiali (oggetti meccanici e tecnici).
Le tecniche per la modellazione 3D possono essere le seguenti:
• Modellazione procedurale
• Modellazione manuale
• Da dati provenienti da modelli reali
LA MODELLAZIONE POLIGONALE
La modellazione poligonale è una tecnica basilare nell'ambito della grafica 3D, lavora su delle superfici organizzate in maglie di facce poligonali.
Un modello poligonale a modellazione ultimata può essere formato anche da un numero molto elevato di facce.
LA MODELLAZIONE SOLIDA
E’ utilizzata soprattutto in campo tecnico e CAD. Si inizia a parlare di modellazione solida solo alla fine degli anni '60, mentre il primo modellatore solido commerciale è stato realizzato nel 1981, seguito dal rilascio di Pro/ENGINEER nel 1987, che introdusse il concetto di 3D parametrico e parasolido della Unigraphics.
LA SCULTURA
La scultura deriva dalla unione di tecniche di painting 3d e tecniche di Displacement map.
È molto simile alle tecniche di scultura tradizionale e opera utilizzando dei pennelli virtuali, variabili in dimensione e funzioni che passati sulla superficie del modello vanno a modificarne la geometria in tempo reale.
La scultura della Mesh viene utilizzata per la rifinitura e il dettaglio in alta definizione di modelli semplici realizzati con altri metodi, ma può essere utilizzata anche per definire dall’inizio un modello partendo da primitive (icosfera, sfera, cubo, cilindro ecc.).
Dato l'estremo numero di poligoni si rende quasi sempre necessario trasferire i dati tridimensionali della Mesh in mappe di displacement o in normal map, utilizzabili in modelli molto più leggeri. I migliori programma per il 3D sono: Blender, Maya, Autodesk, ZBrush, Wings 3D, Artec 3D, 3Dcoat e Freeform.
Qui trovate i miei lavori di modellazione.
A. D. classe 1 A
PAGINA SPORTIVA
I Mondiali del 2030
Nominati i paesi che ospiteranno il mondiale nel 2030, saranno 6; infatti la FIFA ha assegnato a Marocco, Spagna e Portogallo l’edizione del centenario, ma 3 dei match si giocheranno anche in sud America, patria nativa dell’evento.
Dopo l’ultima edizione che si è svolta in Qatar nel 2022, che ha visto trionfare la nazionale Argentina, guidata da Leo Messi, la FIFA (Federazione internazionale calcio) e la CONMEBOL (istituzione che governa il calcio sudamericano) hanno trovato un accordo e stabilito che la FIFA World Cup 2030 si giocherà in 6 stati diversi. L’edizione del 2030 coincide con il centenario della coppa svoltasi per la prima volta a Montevideo in Uruguay, sede della prima edizione del 1930; inoltre, le 3 partite inaugurali si giocheranno in Argentina, Paraguay e Uruguay, come omaggio alle origini di questa grande manifestazione.
Nonostante le diverse candidature, come ad esempio quella di Regno Unito e Irlanda, o Grecia e Egitto, alla fine la scelta è ricaduta su Spagna, Portogallo e Marocco, che sono riusciti a superare la concorrenza dell’Arabia Saudita, la quale si è concentrata particolarmente sull’edizione del 2034.
La decisione di coinvolgere tre continenti e sei paesi vuole essere, a detta del presidente della FIFA Gianni Infantino, un messaggio “di coesione sociale e cultura unica”, e ancora “un grande messaggio di pace, tolleranza e inclusione”. La decisione è stata comunicata da Gianni Infantino, presidente della FIFA e da Alejandro Dominguez, presidente della CONMEBOL in una conferenza stampa tenutasi al termine del Consiglio il 4 ottobre 2023 con un anno di anticipo rispetto al previsto.
Per quanto riguarda il coinvolgimento della nazionale russa, a seguito della decisione del Comitato Esecutivo UEFA del 26 settembre scorso di consentire nuovamente la partecipazione delle squadre giovanili russe a livello femminile e maschile Under 17, il Consiglio FIFA ha approvato l'estensione di questa decisione alla Coppa del Mondo FIFA Under 17 e Coppa del Mondo femminile FIFA Under 17 per la quale le competizioni UEFA fungono da percorso di qualificazione. Le squadre dovranno giocare con la denominazione di "Unione calcistica russa", senza la loro bandiera nazionale, il loro inno nazionale e, indossando divise con colori neutri. Ribadendo la sua condanna alla guerra ‘illegale’ della Russia in Ucraina, il Consiglio FIFA ha confermato che per il resto i termini della decisione assunta il 28 febbraio 2022 resteranno in vigore fino al termine del conflitto.
Riguardo questa vicenda, io credo che sia una bella iniziativa, perché ospitare il mondiale in diversi paesi e continenti, è un segno di fratellanza e uguaglianza, che mette da parte le differenze etniche, culturali e religiose, per giocare la coppa del mondo in un mondo più unito.
Questo messaggio, tralascia anche le differenze economiche, perché l’Europa è molto più sviluppata del Sud America e dell’Africa, ma poiché tutti dobbiamo avere gli stessi diritti, si è scelto di disputare alcune partite in questi continenti.
La scelta di svolgere la partita inaugurare nel centenario della nascita, dove tutto è iniziato, in Uruguay, dimostra come in tutti gli ambiti della vita, sia importante ricordare la storia e da dove tutto è iniziato per prendere spunto e rendere la competizione migliore, sotto tutti i punti di vista. D. C. classe 1 A
Giochi Olimpici di Parigi 2024: Nuoto
Tra pochi mesi, si terranno i Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove il nuoto sarà uno degli sport più attesi e seguiti. Due nazioni si contendono il ruolo di leader europeo nella disciplina: l'Italia e la Francia. Entrambe hanno dimostrato di avere una squadra forte e competitiva, capace di sfidare le potenze mondiali come Cina, Stati Uniti e Australia.
L'Italia arriva a Parigi forte del suo exploit ai Mondiali di Doha, dove ha conquistato 12 medaglie (4 ori, 5 argenti e 3 bronzi) e 15 pass olimpici. Tra i suoi punti di forza, ci sono i campioni del mondo Simona Quadarella, Alessandro Miressi, Benedetta Pilato, Nicolò Martinenghi e Federico Razzetti, che hanno impressionato per le loro prestazioni e i loro record. A questi si aggiungono altri atleti di alto livello, come Gabriele Detti, Gregorio Paltrinieri, Margherita Panziera, Thomas Ceccon ed Elena Di Liddo, che possono ambire al podio in diverse gare. Senza dimenticare le staffette, dove l'Italia ha dimostrato di avere una grande armonia e una grande velocità.
La Francia, invece, punta sulla sua tradizione e sulla sua esperienza, oltre che sul fattore casa. La squadra transalpina ha ottenuto 9 medaglie (3 ori, 3 argenti e 3 bronzi) e 13 qualificazioni olimpiche ai Mondiali di Doha. I suoi leader sono Florent Manaudou, che ha vinto i 50 stile libero e i 50 farfalla, e Charlotte Bonnet, che ha trionfato nei 200 stile libero. Altri nomi da tenere d'occhio sono quelli di Mehdy Metella, Maxime Grousset, Marie Wattel e Fantine Lesaffre, che hanno dimostrato di essere in forma e determinati.
La sfida tra Italia e Francia sarà sicuramente avvincente e appassionante, e potrebbe riservare sorprese e colpi di scena. Chi avrà la meglio? Lo scopriremo presto, seguendo le gare di nuoto a Parigi 2024.
M.B. classe 1 A
NEWS LOCALI
Fossacesia: salvato un capriolo
Quattordicenne di Fossacesia sfida il mare mosso per salvare un capriolo.
Il 24 febbraio 2024 Samuel Massa, un ragazzo di quattordici anni di Fossacesia, ha salvato un capriolo. Probabilmente l’animale era stato investito da un’auto lungo la statale 16 Adriatica ed era finito in mare lungo la Costa dei Trabocchi, tra Fossacesia e Rocca San Giovanni. Samuel, mentre stava pescando con un amico, ha notato fra le onde del mare agitato un capriolo affaticato, che cercava di raggiungere la riva. Si è tuffato subito in acqua con un grandissimo coraggio e lo ha salvato, senza rendersi conto del rischio che ha corso. Il gesto di Samuel dimostra l’autenticità della sua passione per gli animali e dei suoi valori di rispetto e amore per la natura.
Classe 1 E
La protesta degli agricoltori
Le proteste degli agricoltori contro l’Unione europea sono iniziate il 18 dicembre 2023 in Germania e successivamente in Francia nel gennaio 2024; in Italia hanno avuto inizio il 31 gennaio 2024. Gli agricoltori vogliono far conoscere i loro diritti. Le cause di questa protesta sono: il prezzo del gasolio agricolo alle stelle, l’utilizzo di prodotti sintetici, il basso prezzo del latte, i danni che sta creando il clima sull’ambiente. La crisi energetica ha aumentato i costi per le aziende, ma nonostante questo, vi è la riduzione del prezzo dei prodotti. Queste sono le ragioni della protesta.
Cosa è successo nei mesi scorsi in Abruzzo?
Il 24 gennaio 2024 la marcia dei trattori è arrivata anche a Vasto. Decine di mezzi, giunti anche dai paesi dell’entroterra hanno presidiato le zone adiacenti i caselli autostradali degli ingressi Nord e Sud della città, al confine rispettivamente con San Salvo e Casalbordino. Poi il 2 febbraio a Fossacesia si sono riuniti circa 200 trattori e da qui sono partiti per Atessa, dove sono rimasti a protestare fino a domenica 4 febbraio.
F.C., D. I. classe 2 A