Cultura e società

IL PUNTO DI VISTA... ...sulla lettura.

Un libro, una finestra sull'anima!

A cura di Paola Ceruso Pergolo

Penso che solo i libri ci consentano di sognare veramente, facendoci vivere ogni singola storia come se fosse la nostra. Per me i libri non sono solo un passatempo, o semplici fogli di carta rilegati tra loro, no… sono molto di più!

Basta saperli usare, per poter accedere a centinaia di mondi diversi. Per quanto possa sembrare assurdo, il libro giusto può seriamente cambiare la vita di qualcuno! Una persona che si sente persa, spenta, inutile o invisibile può davvero trovare la forza di rialzarsi, grazie alla lettura!

Personalmente considero i libri degli amici, proprio come le persone. Sono loro con cui passo la maggior parte delle mie giornate, che mi confortano e riescono a donarmi idee, luce e forza! Per quanto possa essere difficile da capire, ogni volta che mi sento triste o giù di morale, apro un libro e tutte le emozioni negative svaniscono; come per magia, vengo trasportata in un mondo solo mio, fatto di sogni e spensieratezza. Sfogliando le pagine, mi sento veramente libera, non sono più su questo pianeta, sono all’interno del libro, mi immedesimo nelle situazioni, divento io la protagonista! “Che cosa farei? Come reagirei?”, queste sono le domande che mi faccio più frequentemente quando leggo una storia, ad esempio.

In generale, però, i libri che preferisco sono quelli che riescono a farmi viaggiare dentro me stessa; che, in qualche modo, riescono a farmi accedere ai margini più nascosti della mia anima. Un altro motivo per cui amo leggere è la libertà che i libri consentono di raggiungere, sono la nostra arma più potente contro l’ignoranza.

Molto frequentemente i ragazzi della mia età considerano la parola “libro” sinonimo di “noia”. “Leggere è da sfigati, usciamo.”, oppure: “Non mi piace parlare di libri, tanto sono tutti uguali, parliamo di qualcos’altro!”. Queste sono alcune delle frasi che un lettore è costretto a sentire ogni giorno! Ho perso il conto delle volte che, a causa della mia passione, sono stata definita un’“asociale”!


Ad essere sincera, un tempo questi commenti mi facevano male, mi sentivo sbagliata, sempre fuori luogo; oggi, invece, non mi importa più, non mi vergogno di essere ciò che sono, non voglio e non intendo nascondermi!

La mia passione per i libri la devo soprattutto a mia madre, che oltre ad avermi trasmesso la passione per la lettura mi consiglia e presta moltissimi libri.

A mio modesto parere, i lettori hanno solitamente una mentalità più aperta e una fantasia più fervida, e a volte possono anche risultare più empatici perché più abituati a immedesimarsi nelle situazioni proposte dall’autore.

Insomma, credo che leggere non dovrebbe essere un peso, o peggio ancora un obbligo, ma una passione che tutti noi dovremmo cercare di approfondire o coltivare!


Paola Ceruso Pergolo – 6 giugno 2022


La copertina del libro di M. Zusak, edito dalla Pickwick.

Una scena tratta dall'omonimo film del un film del 2013 diretto da Brian Percival.

IL CORAGGIO DIETRO LE PAROLE

Germania, 1939, il giorno del funerale del suo fratellino, Liesel trova un piccolo libro nella neve e, senza pensarci due volte, lo ruba.

Inizia così la storia di una piccola ladra e del suo amore per i libri, che diventano protezione, distrazione e salvezza contro l’orrore che la circonda …

Una storia strana, si direbbe.

I libri che proteggono. Pazzesco. È assolutamente insensato.

E invece no. Perché Liesel, con il suo coraggio e la sua voglia di sapere, nei libri trova rifugio.

Trova un posto magico, lascia libera la fantasia. Trova il modo di volare. Volare lontano da tutto e da tutti, anche dall’orrore della Germania nazista e della guerra.

Perché leggere permette tante cose.

Permette di avere un posto per sé, dove poter essere sé stessi senza dover rendere conto a nessuno.

Scappare, anche solo con la mente, ecco cosa puoi fare con i libri. Con le parole.

Perché dietro alle parole c’è un mondo.

C’è la determinazione.

L’amore.

L’odio.

La paura.

Il coraggio.

Tutte queste cose assieme. E molto di più.

Le parole sono testimonianze, ricordi, pensieri.

E questo, Liesel lo sa bene.

Perché alla fine, nonostante tutto, le parole arrivano sempre, ovunque.

Le parole prevalgono sempre, anche sugli orrori della guerra.

Un bestseller mondiale, che ha venduto milioni di copie nel mondo, che è stato tradotto in decine di lingue e da cui è stato tratto anche un film.

Con questo libro, Markus Zusak ci trasporta in un mondo che sembra lontanissimo, ma in realtà è a due passi da noi, attraverso gli occhi di una ragazzina piena di sogni e la voglia di leggere.

Definito dal New York Times “il tipo di libro che ti cambia la vita”.

E io non posso che esserne completamente d’accordo.

“Una persona vale quanto la sua parola”, - Liesel Meminger.

Greta Mirtilla Petrini - 5 giugno 2022

La classe seconda a Torino.

Alcuni studenti di seconda: Filippo Maggiolo, Gabriele Rossi, Lorenzo Caruggi, Filippo Lastrego, Giorgio Sciallero e Gianni La Rosa.

Shana Sommariva, Anna De Angelis, Filippo Maggiolo, Gabriele Rossi.

UN VIAGGIO NEL RISORGIMENTO!

Il 13 maggio 2022 tutti noi della classe seconda con Padre Ignazio e l’educatore Andrea ci siamo ritrovati alle 6.30 alla Stazione ferroviaria di Genova Brignole e alla volta della città di Torino.

Arrivati a destinazione verso le 9, abbiamo iniziato la visita di questa importante città.

Abbiamo visitato la Real Chiesa di San Lorenzo che si trova in piazza Castello, commissionata dai Savoia. Questa chiesa è senza facciata per volontà degli stessi Savoia, che non volevano intaccare l’armonia della piazza e il colpo d’occhio su Palazzo Reale.

Dopo una piccola passeggiata siamo andati a visitare il Duomo di Torino, dedicato a San Giovanni Battista. Anche il Duomo è stato fatto costruire dai Savoia e ampliato per permettere di conservare al meglio la Sacra Sindone che, gli stessi Savoia, portarono a Torino. Nel Duomo abbiamo visto una copia del famoso dipinto di Leonardo Da Vinci, l’Ultima Cena.

Alle 11:00 siamo andati a visitare il Palazzo Reale; immenso, uno dei più importanti edifici storici di Torino, è stato il centro del potere dei Savoia per tre secoli!

All’interno del Palazzo siamo rimasti affascinati dai grandi quadri, dagli affreschi, dagli stucchi in oro sui soffitti e sulle pareti e dalle moltissime statue.

Ci ha stupito la sala del trono con il suo soffitto in legno dorato, l’enorme baldacchino rosso e l’imponente balaustra in legno dorata.

Un altro ambiente che ci è piaciuto molto è la galleria dell’Armeria. Qui siamo rimasti affascinati dalle armature di soldati, cavalieri e samurai.

Dopo il pranzo al sacco e un momento di relax con risate e scherzi, abbiamo fatto una lunga passeggiata per visitare il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

Come dice il nome, il museo è dedicato al periodo storico durante il quale avvenne l’unificazione dell’Italia e in cui Torino ricoprì un ruolo importante.

All’interno del museo abbiamo ammirato: dipinti, statue, armi, documenti, libri e uniformi.

La parte più bella della visita è rappresentata dalla Camera dei deputati del parlamento subalpino, unico esemplare originale in Europa dei parlamenti istituiti dopo i moti del 1848.

In una stanza si trova anche il telaio usato per tessere le bande rossa, bianca e verde della bandiera d’Italia.

É stato un viaggio d’ istruzione molto interessante e ben organizzato che ci ha consentito, in un solo giorno, di vedere molto di questa bella città.

Ci siamo anche divertiti, tra compagni di classe è inevitabile!

Battute, risate e scherzi ci hanno accompagnati anche nel viaggio di ritorno in treno.


Filippo Lastrego e Filippo Maggiolo – 20 maggio 2022

Da sinistra: F. Maggiolo, A. De Angelis, S. Sommariva, F. Lastrego, G. Prati, R. Bellebuono, F. Galante, G. Rossi.

UN'ESPERIENZA STORICA...

Il 5 maggio 2022 gli alunni più appassionati di storia sono stati scelti per partecipare ad una manifestazione presso il Monumento di Genova Quarto in occasione del 162esimo anniversario della partenza della spedizione dei Mille, condotta da Giuseppe Garibaldi. Dallo scoglio di fronte alla statua, i Mille si imbarcarono per la Sicilia la notte del 5 maggio 1860: quell’impresa fu molto importante, perché portò all’Unità d’Italia 162 anni fa.


Quella mattina, quando ci siamo recati al Monumento per assistere alla cerimonia, abbiamo trovato diverse autorità e molte altre scolaresche di ogni ordine e grado.


Dopo i saluti iniziali del Presidente del municipio della Liguria e la deposizione della corona di alloro in onore dei Mille garibaldini, è stata la volta degli alunni! Siamo saliti sul palco per leggere i nostri interventi preparati per l’occasione. Eravamo felici ma super emozionati!


Terminati i nostri discorsi, ci siamo incamminati con il corteo e le autorità fino a Villa Garibaldi, dove sono state depositate altre due corone, e la Filarmonica ha intonato l’Inno di Mameli, concludendo così la cerimonia.


Questa esperienza è stata molto bella ed emozionante dal punto di vista storico e allo stesso tempo divertente per averla condivisa con la mia classe.

Gabriele Rossi – 12 maggio 2022

In ordine da sinistra: A. De Angelis, S. Sommariva, F. Galante, F. Maggiolo, G. Prati, R. Bellebuono, F. Lastrego, G. Rossi.

UNA MATTINA CON "LE SIMPATICHE CANAGLIE"

Il 4 maggio 2022 sono arrivati improvvisamente tre fantastiche moto nel nostro cortile della scuola! Tutti si chiedevano chi osasse disturbare le nostre lezioni con il rombo dei motori! Erano " le Simpatiche Canaglie”, un gruppo di bikers parte di un'associazione che svolge la sua attività nelle scuole per trattare alcuni temi molto attuali per noi giovani.

Nello specifico, erano tre i volontari del gruppo: Stecco, Mauce e Lady. Tutte le classi della scuola media si sono allora dirette a teatro per ascoltarli.

Abbiamo iniziato introducendo i vari tipi di moto, rappresentati in una slide alle loro spalle. Successivamente, ci hanno fatto vedere qualche video che descriveva i vari tipi di bullismo diffusi tra i giovani, mostrandoci anche qualche esempio.

Tra tutti, quello che ci ha colpito di più è stato il cyberbullismo, perché è davvero grave che alcuni possano nascondersi dietro uno schermo (magari fingendosi un’altra persona) e pubblicare video non graditi a insaputa della vittima! A proposito di questo, Mauce ci ha mostrato un video di una ragazza morta suicida, vittima del cyberbullismo. E non è l’unica, purtroppo.

Abbiamo riflettuto a lungo anche durante l’anno su questo tema: i nostri comportamenti sono determinanti per salvare qualcuno da situazioni davvero difficili e pericolose. Denunciare questi fatti, se si è testimoni di fenomeni di questo genere, è responsabilità di tutti noi!

Gianni La Rosa e Giorgio Sciallero – 11 maggio 2022

IL PUNTO DI VISTA...

Dall'Odissea, lettere tra amici per riflettere sull'attualità.

Genova, 22 marzo 2022

Caro Matteo,

Come stai? Scusa se non ti ho più scritto ultimamente, ma sono stato un po’ impegnato con la scuola. Poi ci si è messa anche mia mamma, che ha promosso una raccolta per alcune famiglie ucraine accolte nella scuola elementare di mia sorella, la stessa che frequentavo fino all’anno scorso.

Mamma ha coinvolto me e Giulia nella raccolta in giro per casa di giocattoli praticamente nuovi, che ormai non usiamo più, e di alcuni vestiti per questi bambini arrivati qui da noi. Molti di loro sono scappati in fretta e furia a causa della guerra, senza poter portare nulla con sé.

Anche nella mia scuola sono arrivati alcuni profughi ucraini: due ragazze e alcuni bambini che ho visto giocare nel cortile.

A tal proposito volevo dirti una cosa: sai quando a volte ti dico che alcuni argomenti di scuola, anche se mi interessano, mi sembrano parecchio distanti dalla nostra realtà? Ecco, stavolta devo ricredermi!

L’altro giorno la nostra professoressa di italiano ci ha fatto leggere un brano dell’Odissea: lo sbarco di Odisseo sull’isola dei Feaci e l’incontro con Nausicaa, la principessa.

La storia racconta di come Odisseo, naufragato dopo 20 giorni di naufragio, arriva su quest’isola stremato dalle difficoltà, nudo e senza niente. Nonostante la paura iniziale, la principessa ordina alle sue ancelle di accoglierlo, vestirlo e sfamarlo in nome dell’ospitalità del loro popolo. La professoressa infatti ci ha spiegato che l’ospitalità è sacra per i Feaci e ritengono che qualsiasi ospite sia inviato dagli dèi; quindi è perfino un onore poter essere loro d’aiuto.

Ecco, analizzando il testo e commentandolo con i miei compagni, mi sono accorto di quanto questo brano così lontano nel tempo, sia invece molto attuale, oggi più che mai con quello che sta succedendo in Ucraina.

In questi giorni vedo nei telegiornali le immagini di queste donne e bambini, che per fuggire dalla guerra sono costretti a scappare dalle loro case e dalla loro terra. Arrivano in paesi stranieri, dopo un lungo viaggio pieno di difficoltà, senza sapere, come Odisseo, se troveranno accoglienza e riparo o invece ostilità.

In molti pensano che chi arriva possa toglierci qualcosa o creare problemi, a volte ne abbiamo anche paura. Ma io penso che chi scappa dal proprio paese lasciando parenti e amici, abbia solo bisogno di aiuto, sia per le cose materiali sia per ricevere comprensione e accoglienza.

Chi può dire che un giorno non potremmo essere noi a dover scappare e chiedere aiuto in qualche paese straniero di cui non conosceremo nemmeno la lingua? Cosa vorremmo trovare? Accoglienza o ostilità?

Molti di noi, anche se in modo diverso, si sono trovati in situazioni simili: chi ha cambiato scuola ed è arrivato non conoscendo nessuno, o chi deve cambiare paese per il lavoro dei genitori e si trova solo in una realtà diversa… Certo, niente in confronto a queste persone costrette a scappare da un giorno all’altro.

Allora ti dico, caro Matteo, che anche io cercherò di dare una mano nel mio piccolo, fosse anche solo con un mio vecchio giocattolo, che un po’ mi dispiace dare via, ma soprattutto con un sorriso o una stretta di mano, perché anche per noi l’ospitalità dovrebbe essere un valore per tutti.

Speriamo davvero che tutto vada bene e che questa situazione diventi un ricordo, ora ti saluto che mamma dice che devo fare i compiti.

A presto

Leonardo

Nervi, 22 marzo 2022

Caro Marco,

come stai? Sai, in questi giorni penso spesso alla tragica situazione che sta attraversando l’Ucraina. Sento di dare il mio sostegno a queste persone che pur di salvare la vita sono costrette a rifugiarsi in altri paesi. Vorrei offrire un po’ di conforto e solidarietà; anche un sorriso a volte può aiutare a ritrovare un minimo di pace. Spero che questo mio messaggio di aiuto arrivi a queste persone in modo da poter dare loro una mano a superare questo triste momento.

A presto,

Edoardo Calò

Genova Nervi, 22 marzo 2022

Carissima Carola,

sai che ci sono tanti bambini ucraini che scappano dalla guerra per salvarsi; alcuni di loro hanno dovuto lasciare il padre in patria per combattere, oppure sono orfani che non hanno un tetto dove dormire. Hanno lasciato tutto nella loro casa e cercano un posto con una famiglia che li accolga. Sono molto spaventati dalle bombe e noi dobbiamo far di tutto per farli sentire come a casa. Quindi sarebbe molto bello ospitare uno di loro nelle nostre case, per farli diventare di nuovo felici e non farli più pensare alla guerra che hanno dovuto vivere. Ora ti saluto e facciamo ogni giorno una preghiera per questi bambini.

Marta De Marco

Genova Nervi, 22 marzo 2022

Cara Sara,

immagino che anche tu stia vedendo le terribili immagini della guerra in Ucraina. Sono rimasta molto colpita dai video che mostrano i cittadini ucraini in fuga: famiglie con bambini, anziani, ragazzi. Ho visto che in Italia tutti si sono attivati per dare aiuto e accoglienza. Anche nella mia città e nella mia scuola ci sono raccolte di beni di prima necessità, a cui sono felice di partecipare. Penso che queste persone stiano subendo tutto questo senza avere nessuna colpa. Improvvisamente si ritrovano senza niente, lontane da casa, e alcuni senza i propri cari. È importante dare loro il nostro aiuto e il nostro supporto perché la stessa cosa potrebbe accadere a noi e sicuramente desidereremmo essere aiutati, capiti, supportati.

Spero tanto che questa situazione si risolva presto e sono convinta che tutto il bene che riusciamo a dare porterà i suoi frutti.

Un abbraccio,

Camilla

La lapide presente oggi in Campo Pisano

Pisa, Campo dei Miracoli


"SE VUOI VEDERE PISA..."

Da una lezione di storia medievale, alla nostra splendida città!

Questo detto risale a molti secoli fa, a un'aspra e rivalità tra Genova e Pisa, culminata nel 1284 con la battaglia della Meloria. Si trattò di uno scontro decisivo dopo secoli di lotte tra le due repubbliche marinare.

La flotta genovese riuscì a sbaragliare le navi pisane, che in gran numero vennero affondate. Migliaia di pisani sopravvissuti vennero fatti prigionieri dai genovesi e sistemati nell’area del Campo Pisano, allora appena fuori dalle mura del Barbarossa. La maggior parte di loro, morta di fame e di stenti, sarebbe stata sepolta in quel luogo.

Proprio per questo il nome Campo Pisano, situato nel centro storico di Genova, in prossimità di Piazza Sarzano.

Da questi fatti nacque un detto, drammatico e beffardo: “Se vuoi vedere Pisa, vai a Genova”.

Edoardo Calò e Martina Marcolini – 25 marzo 2022

Veduta di Campopisano, Genova

FARE DEL BENE AGLI ALTRI E ANCHE UN PO’ A SE STESSI!

Lunedì 24 gennaio, nella nostra scuola è intervenuto un ospite importante dal centro Celivo - Centro Servizio Volontariato – di Genova, per parlarci dell’importanza del volontariato. Ci ha raccontato le sue esperienze e i suoi progetti per il futuro, ma soprattutto ci ha fatto capire l’importanza di dedicare il nostro tempo e investire il nostro denaro per persone e animali che ne hanno più bisogno di noi. In modo particolare ha voluto dirci quanto sia gratificante aiutare chi ha bisogno, quanto possa rendere più felici non solo chi riceve, ma anche chi dona.

Una delle parole chiave del volontariato è “fiducia”, perché abbiamo imparato che fare una donazione (in denaro, in tempo, o in energie) è necessario fidarsi dell’associazione per cui si lavora in maniera gratuita. È stata un’attività molto costruttiva e utile per il futuro perché, per esempio, ci sono molti studenti che prima di iniziare a lavorare o iscriversi all’università fanno del volontariato inerente al modo in cui vogliono proseguire gli studi.

È un’esperienza che bisognerebbe provare almeno una volta nella vita per fare del bene agli altri e anche un po’ a se stessi!


Lucrezia Risso - 31 gennaio 2022

La classe terza dopo l'incontro con il centro Celivo.


La locandina del concorso "Piccoli Artisti del Natale" del Santuario di Gesù Bambino di Arenzano (GE).

I diplomi dei nostri studenti: Marta Manzoli, Leonardo Scarrone, Pietro Mingardi.

PICCOLI ARTISTI DEL NATALE... TRA NOI

Anche quest'anno la classe prima del Collegio Emiliani ha partecipato alla 55esima edizione del concorso internazionale di disegno "Piccoli Artisti del Natale", dedicato alla memoria di Papa Paolo VI e Giovanni Paolo II sul tema della nascita di Gesù. e indetto dal Santuario di Gesù Bambino di Arenzano (GE).

E siamo pieni di orgoglio e soddisfazione nell'annunciarvi che alcuni nostri studenti hanno conseguito il Diploma per l'esposizione del loro disegno alla mostra di Arenzano, dal 25 dicembre 2021 al 2 febbraio 2022.

La medaglia, creata nel 1971 dal Prof. Angelo Biancini, scultore e di fama internazionale, autore delle maioliche del Santuario, rappresenta i ragazzi e la Natività egli stessi ragazzi coi loro disegni intorno a Gesù Bambino.

Le nostre più sentite congratulazioni ai nostri piccoli artisti!

La redazione - 23 dicembre 2021

La classe prima, che ha partecipato con i suoi lavori al concorso "Piccoli artisti del Natale".

La copertina del libro di J. Austen, in versione integrale

Una scena tratta dall'omonimo film del 2005 diretto da Joe Wright, con Keira Kneightley e Matthew Macfadyen

CON UN PO’ DI ORGOGLIO MA SENZA PREGIUDIZI

J. AUSTEN, ORGOGLIO E PREGIUDIZIO, (1813).

Essere bella, istruita, brillante, ma non avere nessuna intenzione di sposarti. Almeno non finché non avrai trovato il vero amore. E poi trovarlo, il vero amore, trovarlo negli occhi di mr. Darcy, un uomo affascinante, colto e ricco. Ma negli occhi di un uomo allo stesso tempo estremamente irritante e orgoglioso. Trovarlo negli occhi di un uomo che ti definisce: “Passabile, ma non abbastanza bella da attirarmi”. Eppure, lo stesso che poi si scioglie e diventa un incredibile galantuomo solo per conquistarti.

Il romanzo bestseller di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio, rappresenta una della più belle storie d’amore di sempre. Romantico, appassionante e sempre attuale. Sempre unico, straordinario, senza tempo. Il classico per eccellenza.

Una storia che fa ancora sognare, che ti fa specchiare e riconoscere nei personaggi e che soprattutto rimane nel tuo cuore per sempre.

“Non si legge orgoglio e pregiudizio per dovere. Si legge sempre per piacere, e dietro fervido consiglio. Il consiglio di una ragazza con gli occhi accesi di emozione”.

Greta Mirtilla Petrini - 3 giugno 2021

"NEL MEZZO DELLE RIPRESE DI NOSTRA VITA…"

Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo alle prese con una ripresa ambita… "Quattro passi con Dante".

Dante Alighieri: lo conosciamo tutti, no? Il sommo poeta nato 760 anni fa che ha composto una delle più grandi opere letterarie di tutti i tempi e a cui noi studenti della classe seconda abbiamo voluto dedicare questo lavoro.

Un video in cui abbiamo messo davvero noi stessi, in cui abbiamo avuto la possibilità di esprimere le nostre potenzialità, di metterci in gioco e allo stesso tempo divertirci. Un video in cui abbiamo voluto raccontare varie sfaccettature della grande opera, della vita e della persona che era Dante.

Delle riprese durate a lungo per rendere omaggio al sommo poeta morto 700 anni fa. Un poeta che è stato, è e sempre sarà ricordato non solo nei libri, ma soprattutto nella mente e nei pensieri di tutti, grazie alle emozioni che ci ha donato e fatto provare nella lettura della sua splendida “Divina Commedia”.


Clicca sul link per vedere il video "Quattro passi con Dante"

https://drive.google.com/file/d/1fE_Oxr_MBihSTGReb5F6sqUu39MVTA5p/view?usp=sharing

Paola Ceruso Pergolo e Greta Mirtilla Petrini - 3 giugno 2021

Il poeta Dante Alighieri

La classe seconda del Collegio Emiliani, a. s. 2020/2021

La classe seconda in gita a Sant'Ilario

IL PUNTO DI VISTA... su una splendida esperienza durata tre anni!

Arrivavo da un’altra scuola in cui non mi trovavo bene, quindi ero felice ma allo stesso tempo preoccupata: chissà come sarebbe stata la mia vita agli Emiliani!

Mi sono sentita subito a casa: i professori sono sempre stati disponibili e il loro rapporto con noi alunni era completamente diverso; anche con i compagni mi sono trovata benissimo.

Durante il secondo anno purtroppo ci sono stati problemi dovuti alla pandemia, che ci ha tolto la possibilità di continuare a stare insieme, di fare le numerose gite come avevamo fatto l’anno precedente; improvvisamente, la pandemia ci ha catapultato in un mondo fatto di schermi. Per fortuna abbiamo potuto continuare a frequentare le lezioni a distanza, ma è stato tutto più difficile.

A settembre 2020 abbiamo finalmente ripreso in presenza il nostro ultimo anno di questo percorso. È stato bello ritornare in classe tutti insieme, rivedere i compagni e i professori: numerose sono state le esperienze affrontate insieme, i successi e i momenti faticosi, ma siamo arrivati finalmente alla fine!

Adesso ci stiamo avvicinando all’esame di terza media, che ognuno a modo suo teme, ma sono certa che per tutti sarà una esperienza indimenticabile. Mi mancheranno i miei compagni, i professori e l’atmosfera sempre gioiosa che ha caratterizzato la nostra scuola, ma sono contenta e curiosa di affrontare una nuova avventura: il liceo (che chiaramente farò agli Emiliani!).


Matilde Arra - 17 maggio 2021

La classe terza a. s. 2020/2021 l'ultimo giorno di scuola sulla Passeggiata A. Garibaldi

Alcune ragazze della classe terza l'ultimo giorno di scuola giocano con le prof!

Alcuni studenti della classe terza ricevono l'attestato del corso propedeutico di latino, tenuto dalla prof.ssa Mistrali del liceo Emiliani.

Vittoria Gatti in La nascita di Venere, S. Botticelli (1485)

Matilde Trevisan in La Monnalisa, L. Da Vinci (1503)

QUADRI VIVENTI: COME DARE VITA ALLE OPERE D'ARTE

Da un'iniziativa della prof.ssa Laura Adorno, la classe seconda si è cimentata nella realizzazione dei quadri viventi.

"L'idea nasce dalla sfida che il Getty Museum di Los Angeles ha lanciato online durante il lockdown", afferma la professoressa "Lo studio del periodo rinascimentale, con opere iconiche come La nascita di Venere o la Monnalisa, mi è sembrata un'occasione d'oro per avvicinare i ragazzi ai grandi maestri del Rinascimento attraverso l'interpretazione di questi splendidi capolavori".

Ed ecco che i nostri studenti hanno dato libero sfogo alla creatività, divertendosi e mettendo a frutto le competenze digitali, dando vita a splendide opere d'arte viventi!

La redazione - 30 maggio 2021

Lucrezia Risso e Tommaso Arbocò, Doppio ritratto dei duchi di Urbino, Battista Sforza e Federico da Montefeltro, Piero della Francesca (1467-1472)

La copertina del libro "Stargirl", di J. Spinelli

TANTI "IO" O UN GRANDE "NOI"?

Essere diversi. Distinguersi. Avere le proprie idee, le proprie ambizioni, senza temere il pensiero e il giudizio degli altri. Strano, vero? Da pazzi, no? Beh, no. Per Stargirl Caraway proprio no.

Stargirl è un libro di Jerry Spinelli, pubblicato per la prima volta nel 2000 e distribuito in Italia a partire del 2004.

Stargirl: la ragazza figlia delle stelle che piange al funerale di gente che non conosce, gira con lunghe gonne che strisciano a terra, con un ukulele a tracolla, un topo sulla spalla e che conosce a memoria i compleanni di tutti. Eppure, è una ragazza che scatena tanto stupore e tanta indignazione in una scuola dove tutti sono uguali: vestiti, hobby, comportamento. Una scuola dove senza saperlo usano tutti uno schema preciso, lo stesso per tutti. Dove non esiste un “io” ma un solo, grande “noi”. Dove la gente ha paura di mostrarsi per ciò che è. E Leo Borlock, il ragazzo che ruba il cuore di Stargirl, spingendola anche a cambiare solo per amor suo, non è da meno.

Questo è un libro che dovrebbe far riflettere non solo noi ragazzi, ma anche gli adulti. Sono pagine che potrebbero anche far sentire in colpa il lettore, di fronte all’esclusione a cui poi sarà sottoposta la protagonista, e ci insegnano che in ognuno di noi si nasconde una Stargirl: una persona sensibile, rivoluzionaria, stravagante e gentile.

Un romanzo che tratta del primo amore visto con gli occhi di un ragazzo innamorato ma indeciso; un libro che parla di esclusione, che spesso può far soffrire, e del coraggio, il coraggio di non dare peso al giudizio degli altri, il coraggio di essere come vogliamo, senza troppi dubbi o paure. Un libro che fa sognare, senza eccessivo romanticismo, che fa pensare, ma senza troppa durezza; insomma, un libro che permette di capire. Capire che possono esistere tanti “io”, tanti individui diversi, ma proprio per questo speciali e unici. Tanti individui che non tentano di adeguarsi, di omologarsi a una massa solo per sentirsi qualcuno, ma che sanno essere se stessi, liberi nella diversità e nella singolarità.

E allora… in questa grande scuola esistono tanti Stargirl e Starboy o solo un grande “noi”?


Greta Petrini - 22 febbraio 2021

IL PUNTO DI VISTA… sulla DaD

Ciò che si nasconde dietro la didattica a distanza

Il Coronavirus ha costretto noi studenti a stare tutti in casa per proteggerci: così, per poter continuare a frequentare la scuola, abbiamo utilizzato la didattica a distanza. Purtroppo però la DaD, così com’è stata chiamata, ha privato noi ragazzi di tante opportunità, conoscenze, esperienze e molto altro ancora. Tutto da casa era diverso, strano, nuovo per tutti: quello schermo rendeva tutto più triste.

Per fortuna poi, a settembre siamo tornati a scuola in presenza, nonostante tutte le restrizioni (banchi distanziati, uso costante della mascherina...). In realtà, le scuole secondarie di secondo grado sono tornate in DaD dopo poco a causa dei nuovi contagi, e alcuni ragazzi sono tuttora a casa, ancora a distanza.

Ma non posso non ammettere che la scuola in presenza è totalmente diversa: i ragazzi possono stare insieme, divertirsi, studiare insieme, instaurare rapporti, trascorrere un po’ più di tempo fuori casa. Certo, non posso nascondere che sia anche per certi versi più faticosa e impegnativa.

Ma in fin dei conti, è meglio la didattica a distanza, o quella presenza? Di fronte a questa domanda, i giovani si dividono in due fronti: molti miei coetanei sostengono che la DaD sia più bella perché più comoda, più veloce, perché puoi alzarti cinque minuti prima della video lezione e dormire fino a tardi. Altri invece si lamentano perché vogliono tornare a scuola, rivedere i compagni, giocare con loro “dal vivo”.

Io penso che sia meglio la scuola in presenza, perché è più vera, più reale; passare il tempo con i compagni, poterli guardare negli occhi, poter ascoltare le loro voci mentre parlano dal vivo e non attraverso uno schermo, mi rende felice.

Sfortunatamente, in questo periodo di pandemia, la DaD continua a essere in molti casi un modo utile per evitare ulteriori contagi, nonostante sia sicuramente più bello andare a scuola!

Io quindi sostengo la didattica in presenza, e voi?

Matilde Arra - 28 febbraio 2021

IL BREAKING

Il breaking o b-boying è una disciplina che fa parte della cultura hip hop insieme a DJing, MCing e graffiti.

Si ritiene che il breaking nacque nel 1973 durante le feste, i Block Party, organizzate dal DJ Kool Herc nel Bronx (New York). Durante i momenti di pausa dei concerti, alcuni ragazzi e ragazze iniziarono a ballare seguendo le percussioni che accompagnavano queste pause (break). Fu lo stesso Kool Herc a definire questi ragazzi b-boys e b-girls: erano, insomma, i break-boys e le break-girls. Sul nome, però, c'è chi sostiene che la "b" in origine fosse un riferimento al Bronx, zona della città in cui questa disciplina nacque e si affermò.

I MIEI FREEZE

Sono momenti di posa o stasi subito dopo un movimento veloce o dinamico. Queste figure sono caratterizzate da un forte controllo, equilibrio e forza fisica.


Davide D'Abramo - 5 marzo 2021

Freeze sul gomito o elbow freeze

Air chair

Chair freeze in bandiera

TOP TEN

Le nostre serie Netflix preferite!

Ecco la Top Ten delle serie TV piú votate dagli studenti e dai professori della nostra scuola.

Con oltre il 25 % delle preferenze, la serie preferita da noi studenti è “Cobra Kai”, seguita subito dopo da “Lupin”.

Risultati diversi per i professori, dove nessuno ha votato “Cobra Kai”, ma “Lupin” e “Prison Break” si aggiudicano il primo posto a pari merito.

Pronti per il prossimo sondaggio? Buona visione a tutti!

Ginevra Goglia e Luca Sommariva - 28 febbraio 2021