Concorso letterario

Quest'anno la classe terza ha voluto cimentarsi in un concorso diverso dal solito, un concorso indetto dalla casa editrice Interlinea, collana Le rane, della città di Novara. Non abbiamo ricevuto ancora notizie ma il nostro racconto di Natale lo abbiamo scritto a più mani e a più menti, unendo i nostri cuori. BUONA LETTURA!


GLI AMICI DI NATALE

Ai margini di un bosco viveva una famiglia di coniglietti :Papà Pablo, la Mamma Bianca e il piccolo Gimmy.

Purtroppo il livello del fiume si era alzato in quel periodo e, in tutta fretta, avevano dovuto lasciare la loro accogliente tana, perché un grosso albero vi ci era caduto sopra, coprendo completamente l'ingresso.

Così avevano pensato di dirigersi verso un angolo del bosco che fosse un po' più riparato dalla piena del fiume.

Camminavano abbastanza pensierosi e demoralizzati, quando a Papà Pablo venne in mente un caro amico, con cui aveva trascorso giorni bellissimi, qualche tempo prima e la cui moglie era anch’essa molto amica della sua consorte.

Papà Pablo, se non stava sbagliando a calcolare le distanze, sembrava proprio abitassero oltre la collina, dall'altra parte del bosco. Erano passati però tre anni, potevano anche non abitare più da quelle parti !

Camminando Papà Pablo si preoccupava, ma non voleva che gli altri se ne accorgessero.

Arrivarono finalmente al luogo di cui ricordava, per esserci stati durante una bella passeggiata in un pomeriggio estivo, dove avevano mangiato fragoline, more, mirtilli e piccole radici tenerissime.

- Ehilà, Buongiorno, forestieri - si sentì una voce arrivare da un mucchio altissimo di rami e tronchi sottili, - Siate i benvenuti – diceva il signor Castoro e...- Oh, santo cielo, chi c'è qui...moglie vieni a vedere chi c'è !!! Io non posso crederci...- gridava scendendo dalla montagnotta di legni.

Nel giro di pochi attimi la famiglia era circondata da diversi castori, tutti amici e parenti di Alessandro.

- Cosa ci fate da queste parti ? E' successo qualcosa ? - nel frattempo anche la moglie Sofia aveva raggiunto la famigliola e presto tutti seppero la ragione di quella ''improvvisata''.

- Potreste ospitarci ? - concluse papà coniglio con un po' di imbarazzo.

- Certo – risposero in coro marito e moglie, intanto che gli altri andavano a prendere un po' di provviste e foglie morbide per rendere confortevole la tana temporanea, che ora gli stavano offrendo.

- Non preoccupatevi, ora siete qui : una soluzione la troveremo...-

Il tempo passò velocemente, così circondati da amici. Insieme mangiarono un'abbondante cena e prima di salutarsi, Gimmy conobbe i due figli di castoro Alessandro : Rocky e Jenny.

Il giorno dopo intanto che i piccoli giocavano i conigli e i castori si misero d'accordo su come risolvere il problema casa.

Si addentrarono un po’ nel bosco e videro uno splendido, incredibile, assolutamente irrinunciabile PINO, uno di quelli che solo a guardarlo sentivi arrivare Natale.

Quale gioia nel sapere che avrebbero potuto fermarsi lì e sceglierlo come casa : i denti affilati di Alessandro, Sofia e altri castori scavarono giusto un po’ la base del grosso tronco, anche perché aveva già un buco vecchio di chissà quanti anni e completamente disabitato.

Rosicchia, rosicchia ed ecco che la tana fu pronta. Presto foglie e muschio portare calore e colore e presto la Famiglia conigli prese ad abitarci.

Ed ecco venire il freddo e avvicinarsi il Natale con tanta voglia di far festa da parte di tutti.

Il tronco del pino aveva molti rami bassi che facevano allegria e nello stesso tempo, teneva i tre conigli ben riparati e nascosti.

- Addobbiamo l’albero, dicevano i piccoli – altrimenti Babbo Natale neanche ci vedrà !

Così…viaaaaaaa, tutti alla ricerca di belle cose per abbellire i lucidi rami: ognuno raccoglieva e portava al centro dello spiazzo, vicino alle tane, ogni tipo di oggetto che potesse servire come decorazione : bacche, pigne, piccoli sassi, semini, legnetti, erbette, liane…coi fili d’erba intrecciarono ghirlande e fecero proprio un bel lavoro.

E venne così la notte di Natale. Aspettarono un po’ alzati, poi i grandi spensero il fuoco che bruciava nello spiazzo e tutti andarono a dormire.

Il mattino dopo, appena un momento dopo l’alba i castori e i coniglietti si alzarono e cercarono qua e là i doni, inutilmente…ma come Babbo si era dimenticato di loro ?

Si guardavano, grandi e piccoli, tristi tristi, poi all’improvviso cominciò a piovere : piccoli oggetti raggiungevano il terreno con piccoli tonfi e tutti correvano a prendere quello che cadeva. Ognuno trovava oggetti incredibili, colorati, dolci, profumati, e frutta, e carotine, e legnetti scolpiti…bamboline piccolissime, cavallini…

Dal cielo proveniva un fortissimo : - HO, HO HOOOO e qualcuno vide le zampe di una renna.