Materiali

Le analisi sulla vulnerabilità climatica di Roma  del CMCC

Fonte: https://www.cmcc.it/it/report-roma

SCHEDA DI CONTESTO

Fonte: https://cambiamenticlimatici.isprambiente.it/index.php/impatti-vulnerabilita-ed-adattamento/adattamento/ 

I cambiamenti climatici sono già in atto sul nostro territorio e, in assenza di politiche di mitigazione drastiche ed immediate, sono destinati a proseguire: le temperature sono in aumento, l’andamento delle precipitazioni sta variando, i ghiacci e la neve si stanno sciogliendo e il livello del mare si sta innalzando. Gli eventi meteorologici e climatici estremi, con conseguenti impatti quali inondazioni e siccità, diventeranno più frequenti e intensi in molte regioni: gli impatti e la vulnerabilità dei sistemi naturali e dei settori socio-economici sono disomogenei sul territorio nazionale. Sebbene gli sforzi globali volti a ridurre le emissioni siano indispensabili (mitigazione), gli impatti dei cambiamenti climatici sono inevitabili e continueranno a produrre effetti nei prossimi decenni. Sono quindi necessarie azioni complementari di adattamento, a livello nazionale, regionale e locale, finalizzate a limitare la vulnerabilità dei sistemi esposti e rafforzarne la resilienza, prevenendo o riducendo quindi i rischi associati ai cambiamenti climatici.

NORMATIVE E STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE 

ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI

EUROPA

Nel 2021 viene approvata la Legge sul Clima dell’Unione Europea che introduce gli obiettivi legalmente vincolanti della neutralità climatica entro il 2050 e della riduzione del 55% delle emissioni nette al 2030 rispetto al 1990, istituisce un organismo indipendente per monitorare i progressi e valutare un carbon budget dell’UE fino al 2050 sulla base del quale stabilire un target intermedio di riduzione delle emissioni al 2040 e obbliga gli stati membri a rivedere i propri Piani per l’Energia e il Clima in modo da allinearsi al nuovo target europeo. 

Risale sempre nel 2021 la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale europeo e al Comitato delle Regioni “Plasmare un’Europa Resiliente ai cambiamenti climatici - a nuova Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici.


All’interno di questa strategia, tappa attesa fin dall’approvazione del Green Deal del 2019, sono previste azioni di adattamento più sistemiche e interventi per aumentare la conoscenza sull’adattamento, così da consentire di migliorare la qualità e la quantità di dati raccolti sui rischi e le perdite connessi al clima. La piattaforma europea di condivisione delle conoscenze sull'adattamento (Climate-ADAPT) sarà potenziata e ampliata e sarà affiancata da un osservatorio per migliorare la comprensione dei rischi per la salute legati al clima. 

ITALIA

Nel 2015 viene adottata la Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, che include le misure e le politiche di adattamento da attuare mediante Piani di Azione settoriale nonché dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici

Il CIPE nel 2017 approva la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, ponendo le basi per declinare a livello nazionale gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Al fine di attuare le indicazioni previste nella strategia nazionale di adattamento, è redatto il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, il cui percorso di adozione è tutt’ora in corso e il cui obiettivo è quindi quello di essere lo strumento attuativo della strategia. 

Il DL 111/2019 c.e. “Decreto Clima”, introduce disposizioni per una politica strategica nazionale di contrasto ai cambiamenti climatici e miglioramento della qualità dell’aria. Viene anche varato il Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico, per la messa in sicurezza del territorio e per le opere di prevenzione del rischio.

È inoltre inviato alla Commissione Europea il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

REGIONE LAZIO

L’adattamento ai cambiamenti climatici da parte della Regione Lazio è stato trattato per mezzo dell’approvazione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile (SRVS) del Lazio del 2021. 

Parallelamente alle attività di stesura della strategia la Regione Lazio ha sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente un accordo di collaborazione, per approfondire il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Il lavoro è stato presentato agli inizi del novembre 2022 per mezzo di una presentazione pubblica. 

COMUNE DI ROMA

Il comune di Roma ha aderito al Patto dei sindaci nel 2013. Si trattava di un impegno volontario che avrebbe portato alla definizione del PAES (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile). Il piano, per come è stato definito, avrebbe trattato solo la tematica della mitigazione ai cambiamenti climatici.

Nel 2014 è stata lanciata l’iniziativa Mayors Adapt che aveva lo scopo di allargare la discussione e gli impegni delle città non solo al tema della mitigazione ma anche dell’adattamento. Per tale ragione nel 2015 è stato lanciato il nuovo Patto dei Sindaci per il clima e l’energia per allineare gli impegni delle città al nuovo target temporale del 2030 che avrebbe incluso anche gli impegni per l’adattamento. 

Nel 2020 è stato adottato il Piano d'Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima grazie al lavoro svolto dall’Ufficio Osservatorio Ambientale sui Cambiamenti Climatici.

Roma (assieme a Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato e Torino) è tra le 100 città europee selezionate per una missione Ue che nel 2022-2023 riceverà 360 milioni tramite Horizon Europe per avviare percorsi verso la neutralità climatica entro la fine del decennio.  

A giugno del 2022 il Sindaco di Roma istituisce l’Ufficio di Scopo Clima al fine di raggiungere lo scopo andando ad agire su “comunità energetiche, ’efficientamento energetico degli edifici e la riforestazione urbana, che è necessaria per ridurre il calore per le strade, oltre a investire sugli autobus elettrici”.

PROTEZIONE CIVILE E CAMBIAMENTI CLIMATICI

A tutto questo si aggiunge la risposta agli eventi estremi causati dalla crisi climatica e la preparazione delle comunità, ovvero tutto il comparto della gestione del rischio afferente ai sistemi di protezione civile.

Nel marzo 2022 il Consiglio d’Europa ha adottato conclusioni in cui invita ad adattare ulteriormente i sistemi di protezione civile alle conseguenze dei cambiamenti climatici sia in materia di prevenzione che di preparazione, risposta e ripresa.

In tale contesto, gli Stati membri sono incoraggiati a:

In Italia quali primarie attività di prevenzione non strutturale, il decreto-legislativo 1 del 2 gennaio 2018, “Codice della protezione civile”, contempla espressamente la pianificazione di protezione civile e l’allertamento del Servizio nazionale, nonché l’informazione alla popolazione e la diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile.

In relazione alla pianificazione di protezione civile, il 6 luglio 2021 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri 30 aprile 2021 recante “Indirizzi per la predisposizione dei piani di protezione civile ai diversi livelli territoriali. Che prevede l'elaborazione di piani a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale e d’ambito.

In questo contesto ha rilevanza la Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni, attuata in Italia con il decreto-legislativo 23 febbraio 2010, n. 49, con la finalità di istituire un quadro di riferimento comune per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvione, con particolare attenzione alle misure relative alla previsione delle piene e al sistema di allertamento, alla pianificazione di protezione civile e all’informazione alla popolazione.

Il “Codice della protezione civile” introduce lo strumento della pianificazione partecipata che consente all’Amministrazione di avviare un percorso di confronto organizzato con la popolazione in fase di redazione o aggiornamento del Piano di protezione civile.

Lato allertamento e comunicazione d’emergenza nel 2016, con le Indicazioni operative per l'omogeneizzazione dei messaggi di allertamento e delle relative Fasi operative per rischio meteo-idro”, si è voluto dare impulso a un percorso di omogeneizzazione dei “codici colore” e delle “fasi operative”, fino ad allora non omogenei sul territorio nazionale.

Sul sito del Dipartimento della protezione civile sono state pubblicate: (i) la pagina “Rischio meteo-idro – L’allertamento”, nella quale sono riportati il più recente Bollettino di criticità nazionale contenente le allerte in corso, e il più recente Bollettino di vigilanza meteorologica nazionale; la pagina “Allertamento meteo-idro”, che raccoglie i link alle pagine web dove sono pubblicati i bollettini giornalieri di vigilanza, di criticità e i messaggi di allertamento di competenza  regionale e provinciale; e la pagina “Piattaforma radar”, che consente di visualizzare, su scala nazionale, i fenomeni in corso e quelli registrati nelle ultime 24 ore attraverso  l’elaborazione in tempo reale di dati provenienti dalla rete radar nazionale, dalla rete delle stazioni pluviometriche e termometriche, da acquisizioni satellitari e dalla rete delle fulminazioni. Infine, la sezione “Sei preparato” suggerisce norme di comportamento da adottare per diversi rischi, fra i quali i rischi-meteo idrologici.

La protezione civile svolge annualmente la campagna informativa “Io non rischio”, la campagna 2022, è stata dedicata al rischio “alluvione”.

La città di Roma ha aggiornato il suo piano di protezione civile nell’ottobre 2021.



Presentazione "Soluzioni basate sulla Natura. Le buone pratiche di adattamento ai cambiamenti climatici" a cura di Legambiente

Adattamento CC Asud.pptx

Approfondimento sul Vivaio Forestale Roma Est

2022 FORESTAZIONE contributo L. Fusaro su Vivaio Forestale Roma Est (1).pdf