SPORT

sport stravaganti e creativi - 2^ parte

di Mariavittoria

“La stranezza più assoluta risiede nella assoluta normalità.” (Marco Marcoaldi)

A volte ci capita di pensare: “Quella cosa è strana!” Ma lo facciamo solo perché si trova al di fuori di quello che noi chiamiamo “NORMALITÀ”. Ma la nostra normalità deve essere limitata? Se lo pensi, allora prova ad ampliare i tuoi orizzonti: sperimenta cose nuove e intraprendi avventure sempre diverse!

Oggi, infatti, sono tornata per raccontarvi la seconda parte degli sport più strani praticati al mondo. Vorrei parlarvi della… corsa con la moglie! Non l’avevi mai sentita? Allora continua a leggere!

È uno sport finlandese a cui, ogni anno dal 1992, dedicano dei mondiali. Consiste nel trasportare sulle spalle la propria moglie e riuscire a superare vari ostacoli tra cui: oltrepassare una vasca di acqua alta un metro e mezzo. La donna che viene trasportata deve superare i 49 kg e se non li raggiunge, deve indossare uno zaino per raggiungere il peso richiesto. Quando la persona che portano sulle spalle cade, vengono aggiunti quindici secondi di penalità al loro record finale. E qual è la ricompensa? Beh… chi termina il percorso con il minor tempo, vince tanti litri di birra quanto il peso che aveva sulle spalle.

Il secondo sport di cui voglio parlarvi è il Ferret Legging, viene praticato soprattutto nel Regno Unito e consiste nel stare fermi in piedi. E voi vi chiederete: “Cosa c’è di tanto strano in questo?” La sfida è rimanere fermi con un furetto dentro ai pantaloni! Se ti lamenti o mostri segni di dolore vieni squalificato. Si basa sulla resistenza che una persona possiede avendo un animale libero di spostarsi dentro i pantaloni.

Pratichereste mai uno tra questi sport? Fatecelo sapere nei CONTATTI!

MELISSA E LA PASSIONE PER IL CALCIO

di Pierluigi

Appena si parla di calcio ci vengono in mente solo calciatori, ma sappiate che questo meraviglioso sport non è solo al maschile. Questo lo possiamo dimostrare anche dal fatto che esistono squadre femminili. Oggi abbiamo avuto la fortuna di poter intervistare una ragazza che pratica calcio da diversi mesi e ci mette passione: Melissa, che frequenta la classe 3c della Scuola secondaria.

In che squadra giochi e come ti trovi?

Gioco nella squadra maschile di Bojon, con i ragazzi di un'anno di meno (con i 2008): questo avviene per una regola della FIGC, la federazione che organizza i vari campionati di calcio professionistico e non professionistico italiani. Mi trovo bene a Bojon e anche insieme ai miei compagni.

In che ruolo giochi?

Di solito gioco come centrocampista o come attaccante, ma dipende da quello che dice il mister. Pratico questo sport da 6 mesi circa.

Perché hai iniziato a giocare a calcio?

A dire la verità non so perché ho iniziato. Credo sia stato quando un giorno mio fratello doveva andare al compleanno di alcuni suoi amici (fatalità anche suoi compagni di calcio) e si sono messi a giocare. Si sono aggiunti i genitori per divertirsi e mio papà ha tirato dentro anche me. Mentre giocavamo alcuni genitori mi avevano chiesto se facevo calcio e che avrei potuto iniziare a praticarlo. Io non ero sicura perché all'inizio il calcio non mi piaceva molto, però ho iniziato perché mi annoiavo.

Prima di iniziare a giocare a calcio hai praticato altri sport?

Sì, ho fatto hip-hop, pattinaggio e nuoto.

Hai un idolo nel calcio?

Sì e no. Non ho un idolo, perché penso che i veri calciatori siano i ragazzi che si trovano sotto casa per giocare, non le persone che lo fanno per soldi in campo.

Quindi non ti piacciono i calciatori che lo fanno per lavoro?

No, secondo me è un lavoro come tutti gli altri, solo che i soldi sono esagerati: sono bravi per carità, ma si vendono come oggetti e sinceramente non definisco idolo qualcuno che gioca per soldi, per fama e che si fa trattare con un oggetto.

Grazie mille a Melissa per l’intervista, è stata fantastica e ci ha dimostrato che il calcio non è uno sport solo per maschi. Lasciate sui CONTATTI il vostro commento.