CULTURA

recensione serie tv. la regina degli scacchi

Di Alessia

La regina degli scacchi è una miniserie TV americana creata da Scott Frank e Allan Scott, basata sull’ omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis. Genere drammatico che racconta la storia drammatica di una ragazzina cresciuta in orfanotrofio che scopre il suo talento e allo stesso tempo lotta per un problema di dipendenze.

La serie è composta da 7 episodi, i quali hanno una durata media di 50-68 minuti. Gli interpreti sono: Anya Taylor-Joy, Bill Camp, Marielle Heller,Thomas Brodie-Sangster, Moses Ingram,Harry Melling, Isla Johnston, Christiane Seidel, Rebecca Root,Chloe Pirrie, Jacob Fortune-Lloyd.

Siamo negli anni 50, la serie è ambientata in un orfanotrofio in cui vive Beth la nostra protagonista a seguito della morte del padre… In orfanotrofio Beth conosce Jolene, una ragazza vivace e divertente che le dà alcuni consigli per la sopravvivenza nell’ orfanotrofio.

Un giorno Beth trova per caso il signor Shaibel che stava giocando a scacchi, la ragazza incuriosita si avvicina e cerca di capire qualcosa in più su questo gioco, ma il signor Shaibel non ha tempo per insegnarle a giocare. Nel frattempo Beth inizia ad avere delle strane allucinazioni causate dalle pillole che le venivano date tutti i giorni, queste pillole le permettono di immaginare gli scacchi ed è così che comprende il modo di giocare. Beth si appassiona al gioco degli scacchi inoltre ,grazie al signor Shaibel, riesce anche ad avere delle lezioni da un maestro molto importante e a diventare molto brava. Arriva il giorno in cui Beth viene adottata e la sua nuova mamma le permette di partecipare a tornei molto importanti grazie ai quali riesce ad affermarsi nel mondo degli scacchi.

Ho trovato questa serie tv coinvolgente e di grande spunto per la crescita di una persona: la protagonista infatti grazie alla sua tenacia e all’impegno, riesce ad affermarsi nel campo degli scacchi.

Trovo che possa essere uno spunto per ciascuno di noi quello di appassionarsi ad un gioco, ad uno sport e renderlo il nostro obiettivo di crescita. Alcuni di noi, per esempio, hanno iniziato a giocare a scacchi durante il periodo della quarantena, quindi questa serie può essere presa come esempio per portare avanti una passione con impegno e determinazione.

Per oggi è tutto, se volete consigliarci delle nuove serie da descrivere, fatecelo sapere cliccando su CONTATTI. Alla prossima!

recensione. lo stile "aesthetic"

Di Alice (3C)

In questo articolo ti parlerò di uno stile molto diffuso in questo momento, specialmente nei social come TikTok, ecc. Si chiama “aesthetic” (dall’inglese estetica). Si può dividere in molte tipologie, ora ti spiegherò lo stile in generale, per poi espandermi verso il resto!

Lo stile aesthetic caratterizza una persona (generalmente ragazze adolescenti) ad ascoltare specifici generi musicali, decorare la stanza in un certo modo, vestirsi in un certo modo… Dunque si può definire una ragazza aesthetic, una che ha lo stile di vita in un modo specifico, dal punto di vista dei gusti e del modo di essere.

L’aesthetic ha molte tipologie, io descriverò per ognuno cosa si tratta, come si decora una stanza con quello stile e come ci si veste per avere quello stile.

Iniziamo qui sotto:

  • retro: lo stile riguarda gli anni ‘80 e ‘90. La stanza viene decorata principalmente con CD in vinile sulle pareti, oggetti di quell’epoca, edere finte sulle pareti. Il modo di vestire è caratterizzato da maglie con loghi, simboli, ecc. del periodo, pantaloni di solito larghi o corti e con colori che variano dal giallo alle tonalità arancioni, le calzature spesso sono stivali o semplici scarpe sportive.

  • vintage: lo stile è simile al retro, però si fa più riferimento alle piante. La stanza viene decorata come il retro ma con piantine grasse e non appese, CD decorati, fairy lights (lucette decorative) e poster vintage. Il modo di vestire non cambia dal retro e nemmeno le calzature.

  • baddie: dall’inglese “bad girl” è uno stile particolare che si basa sui canoni di bellezza attuali. Questo stile influisce solo sul modo di vestire, caratterizzato da crop top, magliette attillate, jeans attillati, pantaloncini corti, scarpe di marca come Vans, Nike e Adidas.

  • cottagecore: lo stile in questione, si basa sulla vita di campagna (o nella natura) e il mondo fiabesco (fate, principesse, ecc.). La stanza viene decorata con molte piante, quadri e disegni fatati, fairy lights e oggetti vintage (ad esempio teiere e set da tè). Il modo di vestire è caratterizzato da maglie in pizzo con colori delicati e con accenti “magici”, vestiti interi tinta unita o in pizzo, salopette in jeans e pantaloni con disegni ricamati. Le calzature sono semplici scarpe bianche o scarpe ballerina.

  • dark academia: questo stile si basa sui colori scuri; è simile al tema di Harry Potter! La stanza viene decorata con molte librerie e libri, oggetti storici e molte altre cose simili. Il modo di vestire è basato su abiti scuri, come le calzature (di solito stivali neri).

  • fairycore: questo stile è simile al cottagecore, ma con più attenzione alle cose luccicanti, piante, natura, vita, con una nota di vintage; è tutto più “fatato”. La stanza si decora con piante, oggetti color pastello, fairy lights e molta illuminazione naturale. Il modo di vestire è caratterizzato da vestiti con gonna vintage e sandali, il tutto con qualche accessorio luccicante!

  • indie: è uno stile particolare poiché costituito da una vita molto colorata! La stanza è decorata con CD in vinile e non, poster di Manga e disegni colorati, edere finte, molte piante, giocattoli anni ‘70, ‘80 e ‘90 e specchi. Il modo di vestire si distingue molto da una persona che non segue l’aesthetic; si indossano felpe colorate larghe, jeans larghi e salopette. Le scarpe sono semplici e gli accessori sono anche loro colorati e sgargianti.

  • naturecore: si basa specificamente sulla natura e la sua bellezza. La stanza è principalmente decorata da piante vere e non. Il modo di vestire è classico.

  • pastel: caratterizzato da uno stile di vita pieno di colori pastello, tutto sembra soffice e leggero! La stanza ha colori tenui e si può basare su un unico colore (chiaramente pastello). Il modo di vestire è come quello della stanza; vestiti classici ma con outfit dello stesso colore (ad esempio: tuta gialla con pantaloni gialli, tuta rosa con pantaloni rosa). Le scarpe non hanno nulla di particolare.

  • witchcore: si basa sul mondo delle streghe. Chi segue questo stile ha la stanza piena di materiale per esercitare meditazione e stregoneria (ad esempio boccette per la protezione, tavole ouija, cristalli ecc.). Le ragazze che seguono questo stile si vestono in modo dark.


Ho elencato gli stili aesthetic più conosciuti e importanti, ma ce ne sarebbero di tutti i tipi! E tu cosa ne pensi? Sei un* ragazz* aesthetic? Faccelo sapere cliccando su CONTATTI.

RUBRICA. "LO SAPEVI CHE..." edizione natalizia

di Riccardo

Il Natale si sta avvicinando sempre di più e le nostre case si stanno riempiendo di tantissimi addobbi e luci, per celebrare la magnifica festa, almeno è questo che si realizza in Italia. In questo articolo vedremo come gli altri paesi nel mondo si preparano per l’avvenimento del Natale, una delle feste più importanti e rinomate da tutti.

Il Natale è una festa in cui si addobbano le proprie abitazioni, ma sicuramente il Natale più luminoso lo troviamo qui…

Lo sapevi che in America (USA)... Gli abitanti non si sanno regolano per niente con gli addobbi natalizi: all’esterno riescono a decorare in maniera a dir poco kitch, con miriadi di luci, alberi e perfino pupazzi di neve. Per non parlare dell’interno dove vengono posti alla perfezione rami di agrifoglio, vischio e le immancabili calze per depositare i dolciumi per chi si è comportato bene durante l’anno. Curioso è anche quello che la notte si offre da mangiare a Babbo Natale, al posto del latte coi biscotti, vengono messi dei mince pies, il dolce preferito da Babbo natale, accompagnato da un buon bicchiere di Brandy e una carota per la renna.

Infine per il gran cenone di Natale si cucinano il tipico tacchino con una salsa di mirtilli e il dolce tipico inglese, il Pudding.

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Andiamo dall’altra parte del mondo, Babbo Natale è un personaggio che conosciamo tutti, ma in questo stato la sua figura è rappresentata in maniera del tutto diversa...

Lo sapevi che in Giappone… Non tutti festeggiano il Natale come una festa importante, poiché solo l’ 1% della popolazione crede nella religione cristiana e quindi riconosce il Natale come una festività vera e propria. Per questo pochissime dimore sono addobbate e queste sono piene di alberi sempreverdi, cioè pini.

Molto insolito è anche il loro Babbo Natale che non è il famosissimo omone vestito di rosso, ma un monaco, chiamato Hotei-Osho che secondo la tradizione giapponese è vestito come un monaco asiatico, con occhi anche dietro la testa, per mettere in soggezione i bambini che in questo modo si comportano in modo migliore.

Si perde inoltre il senso dello stare in famiglia, infatti alcune persone decidono di festeggiare il Natale al Fast Food da soli, in particolare al KFC che col suo pollo fritto ricorda il tipico pollo natalizio con salsa ai mirtilli…

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Quando noi italiani pensiamo al Natale ci vengono in mente la neve i pupazzi e il caminetto acceso, ma al sud del mondo il natale è molto più esotico…

Lo sapevi che in Australia… date le condizioni climatiche tipiche dell’emisfero australe, il Natale viene festeggiato in spiaggia organizzando barbecue di pesce, inoltre quando Babbo natale arriva in questa terra calda e soleggiata fa riposare le proprie renne è usa per consegnare i regali i canguri. Come nella tradizione italiana, le case australiane sono addobbate con alberi e luci natalizie anche se, la mancanza della neve, non permette la costruzione di pupazzi, inoltre durante il pranzo, il pasto principale, natalizio, è solito mettere sui tavoli dei “Christmas Crackers”, che sono oggetti con le sembianze di grosse caramelle, che al tiro di uno spago scoppiano ed escono barzellette o indovinelli, con l’aggiunta di alcuni doni.

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