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Caposervizio MICHELLE (3C)

l'estinzione degli orsi polari: a rischio il 30% 

a cura di Michelle (3C)

Questa volta, come vedete, non fa parte della rubrica “Animali strani” che scrivo solitamente. Penso infatti che oltre a divertirsi vedendo creature un po' bizzarre si debba vedere “l’altra parte” meno divertente, cioè la consapevolezza che molte specie si stanno estinguendo per colpa dell’uomo.

Oggi parlerò di una delle più discusse estinzioni, quella dell’orso polare. Gli studi scientifici sostengono che entro 35 anni potrebbe sparire oltre il 30% degli orsi polari.

Come sappiamo l’orso polare proviene dal Polo Nord, posto dove ogni anno si stanno sciogliendo immense quantità di ghiaccio. Ecco qui cosa afferma  la NASA: “La banchisa si ritira del 9% per il riscaldamento globale ogni dieci anni. Lo spessore medio del ghiaccio si è ridotto da 7 a 3 metri Entro la fine di questo secolo il Polo Nord, sinonimo di ghiacci eterni, di temperature estreme e di venti violentissimi, potrebbe non esistere più.”

Ma quindi cosa c’entra questo con la loro estinzione? Sciogliendosi l’habitat naturale, gli orsi bianchi polari sono costretti anche a spostare le proprie zone di caccia, andando quindi a modificare le proprie abitudini e il proprio stile di vita. Molti muoiono di malnutrizione, perchè appunto le zone di caccia si sono ridotte. Quindi orsi denutriti e meno sani hanno un tasso di riproduzione più basso, aumentando le possibilità di estinguersi.  

Il WWF, World Wide Fund for Nature, afferma: “Di anno in anno la “casa” dell’orso polare si riduce sempre più velocemente per colpa del riscaldamento globale”. Ecco alcune foto scattate da degli scienziati che hanno affermato di aver visto animali affamati, malati e denutriti.

MA COSA POSSIAMO FARE?

Ridurre il più possibile le emissioni di gas serra. Risparmiare, riutilizzare e gestire meglio l’acqua. Fare in modo che boschi e suolo stocchino la maggior quantità possibile di CO2 sottraendola all’atmosfera. 

Certo, i problemi non si risolvono con solo una persona, ma se ognuno di noi fa la sua parte, si può ancora avere speranza.

Spero questo articolo ti sia piaciuto, alla prossima!!