Esempi di DRM e di DRAB

Medicina del Lavoro*PAT SIST 1

Per rischio per la salute s’intende:

  1. la probabilità che si verifichi un danno per la salute
  2. la possibilità che si verifichi un danno per la salute
  3. un fattore nocivo per la salute
  4. la presenza di fattori patogeni in ambiente di lavoro
  5. la probabilità di un evento

Nel nuovo elenco delle malattie professionali la lista 1 comprende:

  1. malattie la cui origine lavorativa è di limitata probabilità
  2. malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità
  3. malattie la cui origine lavorativa non è dimostrata
  4. malattie la cui origine lavorativa è solo possibile
  5. malattie la cui origine lavorativa è occasionale

Lavoro e salute sono legati tra loro da un rapporto:

  1. nel senso che la salute condiziona il lavoro
  2. nel senso che il lavoro è responsabile di danni
  3. nel senso che la salute può condizionare il lavoro e quest’ultimo può influire sul benessere di chi lavora
  4. nel senso che il lavoro può essere responsabile di danni alla salute
  5. nel senso che la salute è un fattore limitante all’esecuzione di alcuni lavori

La più precoce alterazione del metabolismo delle porfirine conseguenti all'aumentato assorbimento di piombo consiste nella:

  1. inibizione della sintesi dell'acido deltaamminolevulinico
  2. inibizione della coprogenossidasi
  3. inibizione della ferrochelatasi
  4. inibizione della delta-amminolevulinico deidratasi
  5. inibizione dell’emesintetasi

Chi fuma:

  1. sopravvaluta il rischio di un danno presente
  2. sottovaluta il rischio di un danno presente
  3. sottovaluta il rischio di un danno futuro
  4. sopravvaluta il rischio di un danno futuro
  5. sottovaluta il rischio di un danno passato

L’infortunio sul lavoro può essere definito:

  1. un danno alla persona determinato da una causa lesiva lavorativa oppure extraprofessionale che agisce in maniera diluita nel tempo
  2. un danno alla persona determinato da una causa lesiva che agisce in due giorni
  3. un danno alla persona determinato da una causa lesiva che agisce in maniera diluita nel tempo
  4. un danno alla persona causato da una causa lesiva presente in ambiente di lavoro che agisce in un breve periodo di tempo
  5. un danno alla persona determinato da una malattia infettiva che agisce in maniera diluita nel tempo

La prevenzione primaria è rivolta:

  1. all’eliminazione dei fattori di rischio
  2. alla diagnosi precoce di malattia
  3. alla prevenzione degli esiti di una malattia
  4. alla diagnosi di malattia
  5. all’esecuzione di test di screening

DRA

Descrivi brevemente quali sono le differenze tra “malattia da lavoro” (o malattia occupazionale) e “malattia professionale”

Medicina del Lavoro*PAT SIST 2

1 Amianto – L’esposizione professionale ad amianto è estremamente limitata essendo proibito per legge l’impiego di amianto. Tuttavia l’esposizione extraprofessionale è un problema ancora attuale a causa delle numerose fonti di esposizione nell’ambiente di vita. È importante pertanto conoscere il rapporto esistente tra esposizione ad asbesto e fumo di sigaretta. Indica la risposta esatta tra le seguenti

A. fumo di sigaretta e esposizione ad amianto non sono in relazione tra loro

B. fumo di sigaretta e esposizione ad amianto hanno un’azione sinergica nell’eziologia del cancro polmonare

C. fumo di sigaretta e esposizione ad amianto hanno un’azione sinergica nell’eziologia dell’asbestosi

D. fumo di sigaretta e esposizione ad amianto hanno un’azione additiva nell’eziologia del cancro polmonare

E. fumo di sigaretta e esposizione ad amianto hanno un’azione sinergica nell’eziologia di ogni patologia da amianto

2 Anamnesi - L'anamnesi professionale consiste

A. nell'indagare la storia lavorativa del paziente nel momento in cui si è verificata la malattia

B. nell'indagare se il soggetto è assicurato dall'ente di assicurazione contro le malattie professionali

C. nell'indagare la storia lavorativa del soggetto e dei compagni di lavoro attraverso un'indagine mirata alla verifica dei fattori di rischio presenti nel luogo di lavoro

D. nell'indagare la storia lavorativa del soggetto con riferimento anche ai lavori svolti in precedenza

E. nell'indagare la storia lavorativa con riferimento anche alle attività extraprofessionali

3 Diagnosi - Si può fare diagnosi di malattia professionale allorquando tale patologia:

A. sia causata da fattori di rischio presenti negli ambienti di lavoro

B. sia presente in un particolare elenco di malattie

C. sia presente in particolari elenchi oppure sia possibile dimostrare il rapporto causale con l’attività

D. sia in qualche misura correlata con il lavoro

E. sia presente con una incidenza più elevata in gruppi di lavoratori

4 Diagnosi - Indica l’associazione FATTORE DI RISCHIO/MALATTIA che ritieni NON dimostrata con certezza:

  1. isocianati/asma
  2. rumore/cancro polmonare
  3. benzene/emopatia
  4. micobatterio tubercolare/ tubercolosi
  5. micropolispora/ alveolite allergica

5 Pneumoconiosi - Quale è la definizione di pneumoconiosi?

A. un gruppo di patologie legate ad una reazione alle polveri a che si manifesta a livello cutaneo

B. sono patologie legate ad un accumulo di polvere a livello polmonare con conseguente reazione tissutale

C. patologie polmonari legate a fenomeni allergici

D. patologie polmonari la cui eziopatogenesi non è ancora conosciuta

E. patologie legate all’introduzione di polveri dannose

6 Prevenzione - La prevenzione primaria è rivolta:

  1. alla diagnosi precoce di malattia
  2. alla prevenzione degli esiti di una malattia
  3. alla diagnosi di malattia
  4. all’eliminazione dei fattori di rischio
  5. all’esecuzione di test di screening

7 Rischio biologico - I principali rischi infettivi per il personale ospedaliero sono:

  1. virus epatite B, virus epatite C, Bordetella pertussis
  2. virus epatite B, virus epatite C, HIV, virus dell’influenza
  3. Herpes virus, virus dell’influenza, Clostridium tetani, Mycobacterium tubercolosis
  4. HIV, virus epatite B, virus epatite C, Mycobacterium tubercolosis
  5. HIV, virus dell’influenza, Herpes virus, Mycobacterium tubercolosis

8 Rischio biologico Un operatore sanitario durante un’attività di prelievo ematico si punge con una siringa.Quale infezione è maggiormente probabile tenendo conto della copertura vaccinale?

A. HIV

B. HBV

C. HCV

D. TB

E. Sifilide

Rischio – Ipoacusia e sordità da rumore sono la patologia più frequente nell’ambiente di lavoro. Per la sua ubiquitarietà e per l’importanza sociale il rumore è tuttavia associato a diverse altre forme morbose. Indica la patologia della quale NON è stata dimostrata con certezza l’associazione con l’esposizione a rumore.

  1. Disturbi cognitivi, soprattutto nel bambino
  2. Cardiopatia ischemica
  3. Disturbi del sonno
  4. Neoplasia dell’orecchio interno
  5. Ipertensione arteriosa

DRA

Sei un giovane medico di base in una città a economia prevalentemente industriale. Quali domande dovresti porre al paziente per poter sospettare la natura professionale della patologia dalla quale è affetto? Rispondi sinteticamente in 5 righe al massimo.

Nelle strutture sanitarie il principale rischio per la salute degli operatori è il rischio biologico.

Spiega brevemente qual è il principale rischio, considerando la diffusione e la prevenibilità.

Medicina del Lavoro*PAT SIST 4

1 Si calcola che 40 milioni di lavoratori europei lamentano problemi legati a stress e che il 50% delle assenze dal lavoro per malattia sono riconducibili a stress. Quale/i fattore/i è/sono comunemente chiamato/i in causa:

A Il troppo o il troppo poco da fare

B la responsabilità nulla o eccessiva

C la ripetitività della mansione

D l’elevato carico psicologico e la concomitante esposizione ad altri fattori di rischio

E tutti i precedenti possono giocare un ruolo importante

2 La patologia neoplastica si manifesta generalmente nei lavoratori esposti con 4 delle seguenti caratteristiche. Individua quella ERRATA.

A. con breve latenza (ore, giorni) tra esposizione e comparsa della malattia

B. con latenza variabile secondo il grado di assorbimento della sostanza

C. con latenza che dipende dalla sensibilità individuale

D. con latenza variabile tra esposizione e comparsa della malattia

E. con una latenza in genere lunga che dipende anche dall'entità dell'esposizione

3 Qual è l’azione che conclude il processo di valutazione del rischio in ambito lavorativo?

A. stima dell'esposizione e dei potenziali

B. programmazione delle misure preventive

C. identificazione della popolazione a rischio

D. visita degli ambienti di lavoro

E. identificazione dei fattori di rischio

4 Preoccupato per la progressiva perdita di peso (10 kg in 4 mesi), la comparsa di astenia generale e dispnea da sforzo Il sig. Rossi, fumatore, si reca dal dott. Bianchi. Il medico accerta che il sig. Rossi è addetto alla pavimentazione stradale mediante asfaltatura da circa 20 anni. Qual è l’ipotesi diagnostica del dott. Bianchi?

A. asma bronchiale

B. ca polmonare

C. embolia polmonare

D. tubercolosi polmonare

E. timoma

5 Gli idrocarburi aromatici policiclici (IPA) possono essere inalati in quantità notevoli dall'uomo in certe attività lavorative quali:

A. produzione di insetticidi

B. produzione di coperture per tetti

C. asfaltatura di strade

D. produzione di coloranti

E. esposizione a fumo di sigaretta

6 Si stima che le neoplasie occupazionali siano circa:

A. 40-60% di quelle totali

B. 1 % di quelle totali

C. 50% di quelle totali

D. 4-8% di quelle totali

E. 80-90% di quelle totali

7 L'esposizione professionale agli idrocarburi aromatici policiclici provoca soprattutto:

A. tumori polmonari e vescicali

B. tumori polmonari ed epiteliomi cutanei

C. leucemie mieloidi acute e più in generale linfomi

D. carcinoma bronchiale

E. tumori vescicali, polmonari e leucemie

8 Quale delle seguenti affermazioni sul processo di cancerogenesi è vera?

A. l’esposizione a un cancerogeno determina alterazioni cellulari quasi totalmente reversibili se si interrompe l’esposizione

B. non esiste una dose così bassa da poter essere considerata sicura

C. ciascun cancerogeno è responsabile solo di un tipo di neoplasia

D. l’esposizione concomitante a più cancerogeni non determina un rischio additivo

E. la durata dell’intero processo non supera i 6 mesi

9 Il lavoro a turni notturni costituisce un preciso fattore di rischio per la salute dei lavoratori. Individua quale tra le seguenti informazioni è ERRATA.

A. Tutti i lavoratori presentano uguale difficoltà di adattamento ai turni notturni

B. L’invecchiamento è un fattore di intolleranza al lavoro a turni

C. La motivazione è fattore favorente l’adattabilità al lavoro a turni

D. Alcuni tratti psicologici sono associati alla difficile tolleranza del lavoro a turni (nevrosi d’ansia, abitudini rigide)

E. Il lavoro notturno è riconosciuto alterare il cosiddetto orologio biologico

DRA

Un rischio presente in misura crescente nell’ambiente di lavoro è costituito dalla violenza, non limitata alla violenza fisica, ma intesa nella vasta accezione di violenza psicologica. Ciò comporta che il medico si trovi sempre più spessi di fronte a pazienti oggetto di violenza. Descrivi brevemente quali sono:

1 - i principali fattori di rischio del fenomeno

2 – le principali conseguenze del fenomeno sull’individuo

DRA

È noto che le malattie professionali costituiscono una patologia sottonotificata (ossia denunciata all’ente assicuratore e all’organo di vigilanza). Lo studente indichi in 3 righe le conseguenze che ha la sottonotifica sul piano sanitario, economico e sociale.