Opere giovanili (fino al 1959 circa)

Dipinto a olio eseguito, secondo Federico, in quinta elementare (1939) ma sul retro porta la data a matita del 1941 e il titolo di "Scene di vita veneziana nel '500" ma la calligrafia di questa scritta è quella della maturità.

Quindi la scritta a matita è stata posta molti anni dopo la realizzazione del quadro.

E' un olio su faesite e misura (base x altezza = cm 29 x 25)

Ecco un autoritratto del periodo precedente al periodo in miniera (1939-1942)

Ecco un altro autoritratto giovanile:

Il Quadro seguente è intitolato "la ricerca della verità". Non conosco il motivo di questo titolo singolare. Forse qualcosa che ha a che fare con il periodo di frequenza all'Accademia di belle Arti.

Scultura in tufo degli anni giovanili:

La successiva opera è un olio su tela dal titolo "Ultime Luci".

In esso si riconosce la via che, a fianco del Municipio di Colognola ai Colli, sale verso il monte. Negli ultimi mesi Federico mi ha parlato di questo quadro, che io non ricordavo di aver mai visto e che è riapparso solo dopo la sua morte, durante i lavori di riordino preliminari alla catalogazione delle opere. Mi aveva parlato della incredibile luce dorata, tipica della pittura veneta, che segue il tramonto del sole e che immerge le cose in un'atmosfera magica e sognante. Mi ha parlato a lungo dell'incredibile e meravigliosa luce del "Concerto campestre" del Giorgione, che lui amava follemente, conservato al Louvre, e di come questo quadro giovanile, segnasse per lui un punto di svolta importante, una presa di coscienza delle possibilità poetiche della luce e del colore.

Ecco un'altra testa in tufo del periodo giovanile:

Esistono alcune fotografie di opere giovanili, della cui collocazione non si è ancora trovata traccia.

Eccole:

Foto di angelo musicante. Forse soffitto di una chiesa (Badia Calavena?)

Bozzetto per una crocifissione:

In realtà la foto seguente sembra essere un particolare di un quadro, che è presente fra le opere, ma che evidentemente è stato ritoccato, come si può capire confrontando la foro recente a colori successiva e poi la foto dell'intero quadro così com'è oggi.

La seguente foto, come si vede, è firmata da Federico. Forse si tratta di uno dei suoi primissimi dipinti.

Altro dipinto di cui si è persa ogni traccia:

Idem come sopra:

idem come sopra:

Il seguente dipinto c'è ancora. Si intitola, misteriosamente, "la ricerca della verità" e risale probabilmente, ho un vago ricordo, agli anni dell'accademia e ai non sempre facili rapporti con gli insegnanti Nardi e Trentini.

Foto di un affresco realizzato su di un muro della casa di Colognola.

L'affresco è stato "strappato" da Federico prima dei lavori di ristrutturazione della casa e si trova ora in via Anfiteatro, con le altre opere.

Altro dipinto di ignota collocazione:

Ragazza che legge con brocca in mano. La brocca c'è ancora, il dipinto no.

Disegno giovanile:

Vecchia (la madre?) e giovane (Gabriella?) "Lavanda dei piedi?":

Nudo femminile:

Porta dipinta della vecchia casa di Colognola.

(la porta è stata probabilmente bruciata)

Progetto per soffitto, chiesa di s. Croce Colognola ai Colli 1953:

La presente opera è invece ancora presente a Colognola:

si intitola "Il viatico":

Ecco una foto recente della stessa:

Della seguente opera "Scene di vita familiare" del 1958 rimangono diverse fotografie, ma nessuna notizia, fino ad ora, su dove realmente si trovi:

ecco un particolare frontale: la seconda figura da destra è il ritratto della futura moglie Gabriella Modenese.

altro particolare:

Con il matrimonio inizia un nuovo periodo della produzione di Bellomi.

Il primo importante lavoro si svolgerà nella chiesa di San Matteo a Quaderni di Villafranca, Verona.

In questa chiesa lavorerà per circa tre anni (1959-1962) dipingendo i soffitti, il catino absidale e il lunotto sopra la porta di ingresso.