La sequenza curricolare

"La complessità della storia è lo sfondo ineludibile del curricolo. Essa dipende dalla diversa natura dei soggetti che la costituiscono (il genere, il censo, i gruppi sociali, le religioni, gli stati e così via), dall'intervento intenzionale degli individui, dalla molteplicità delle scale e dei punti di vista a partire dai quali può essere ricostruita."

Indicazioni per il curricolo, 2007

Nella progettazione curricolare, il gruppo, supportato dal coordinatore scientifico, ha cercato di delineare un curricolo verticale caratterizzato da unitarietà metodologica, gradualità e adeguatezza delle proposte, in particolare, alle competenze e alle modalità di apprendimento dei bambini di scuola primaria. L'intenzione è stata principalmente quella di gestire positivamente significativi elementi di continuità e discontinuità.La sequenza che ne è scaturita si presenta in sintonia con quanto proposto nelle Indicazioni del 2007: "Nella fase del primo insegnamento i docenti cureranno la formazione dei concetti di base del ragionamento storico e si soffermeranno su aspetti di storia locale, esperibili da vicino, ma anche su fatti e racconti di storie lontane nel tempo e nello spazio, dalla preistoria ai giorni nostri, purché presentati in forme comprensibili e utilizzabili dagli allievi. (...) La conoscenza sistematica e diacronica della storia verrà realizzati fra il secondo biennio della primaria e la fine della secondaria di primo grado. Si inizierà focalizzando l'attenzione degli alunni sugli aspetti della vita sociale, culturale e materiale delle società preistoriche, protostoriche e del mondo antico..." (pag.82)