Cittadinanza Attiva

Tagliavia Désirée , Scurato Giulia - 4Q a.s. 2021/22

Il Volontariato

Il volontariato è un'attività di aiuto gratuito e spontaneo verso persone in condizioni di indigenza o che necessitano di assistenza oppure per fronteggiare emergenze occasionali o prestando opera e mezzi nell'interesse collettivo in maniera individuale o collettivamente in associazioni costituite per specifici scopi benefici. In Italia si è iniziato a parlare di volontariato a metà degli anni Settanta. Il volontariato costruisce dei rapporti sociali tra sconosciuti, puntando solo su una forte motivazione e uno slancio emotivo nell'aiutare gli altri, contrastando l'individualismo, l'egoismo, l'isolamento, l'antagonismo, il danneggiamento, i comportamenti distruttivi e aggressivi. Il numero dei volontari italiani continua a crescere. Secondo gli ultimi dati ISTAT, 9% della popolazione si dedica ad attività di volontariato per un totale di 5.500.000 persone. Un numero di cui andare orgogliosi, ma ancora lontano dalle cifre registrate in altri paesi europei

L'Abbandono Scolastico

L'abbandono scolastico è una problematica che può nascondere scarsa autostima e una mancata valorizzazione delle competenze di un ragazzo. La lotta all’abbandono scolastico prevede interventi a livello istituzionale e nazionale. Tuttavia, nel piccolo è possibile provvedere a progetti di intervento sul bullismo, favorendo lo sviluppo si relazioni positive e prosociali, che riducano la sofferenza e il senso di solitudine di quei ragazzi vittime di violenze e favoriscano integrazione e supporto reciproco.Sfruttare al meglio le potenzialità dei giovani, rendendoli partecipanti attivi del loro apprendimento e primi promotori, con iniziative e modalità stimolanti, vicine ai loro interessi in cui oltre alla cultura possano sperimentare la sua importanza e i valori fondanti. lo scopo principale delle associazioni é quello di riuscire a rimettere sulla buona strada i ragazzi coinvolgendoli in attività sociali per aiutarli a inserirli di nuovo nell' ambito scolastico.

AMORE NON AVER PAURA

STROFA 1

Anche stamattina mi sono svegliato presto

metto una camicia, una giacca, sono un po' spento

aspetto che mi chiami, dopo saluto i miei cari

stamattina c'ho qualcosa ma non capisco

in che senso

tipo ho qualcosa dentro,

so che è un presentimento,

ma non ci faccio molto caso prendo le chiavi ed esco.

Dopo mi guardo un po' la brina,

tra un mese mi sposo e sorrido in macchina

chissà cosa penserà mia mamma

guido per qualche metro

senza sapere che non guarderò mai più indietro

rido un poco con Giovanni

senza pensare agli anni, senza pensare ai danni

e dopo: BOOM BOOM

vedo sangue, pianti, disperazione

e mi sento più perso degli sguardi delle persone

in mezzo alle macerie sono come una monarca,

perché una farfalla, dopo aver volato in alto, muore

è come un match a scacchi, si, questa vita,

contro il rivale sbagliato perdi la partita

dopo il lavoro ti chiamavo, circa un mese ed eri mia

è stato più veloce chi porta la guerra nella terra mia.


RITORNELLO

Amore non aver paura se non ci sarò

ti guarderò dall'alto e ti sorriderò

quel mattino di luglio tu diventerai

mia moglie

ti bacio sulla guancia, volano le foglie


STROFA RECITATA

Rocco aveva soltanto 23 anni quando ha lasciato la sua terra per scortare Giovanni!

Giovanni Falcone!

Rocco!

Rocco credeva in quei valori, i valori della giustizia e della legalità!

Quegli stessi valori in cui adesso crediamo anche noi che vogliamo un'Italia "Libera dal male, dall'indifferenza e dal silenzio e lo vogliamo gridare al mondo! Basta alla mafia!


STROFA 2

Non è facile spiegare la tristezza che ho dentro

riempire il vuoto che mi buca il centro del petto

la notte chiudo gli occhi e gli incubi sono cento.

Come posso porre fine a questo tormento?

La rabbia di aver perso contro questo gran nemico,

bagno di sangue e per questo io ti maledico

non ho più paura di puntarti il dito,

Rocco non c'è più, il suo ricordo è vivo

ricordo quel giorno come se fosse ieri,

il rumore di quel botto invade i miei pensieri

la gente cerca di placare la mia angoscia,

sulla mia schiena sento come il peso di una roccia

un dolore lacerante mi fa male al cuore

mi rimane la tua frase "a stasera amore"

mi addormento con il tuo cappello fra le braccia

poi sogno una luce e il tuo volto che mi bacia.

AUTORI E INTERPRETI:

Gabriele Glorioso, Federica Santodonato e Alessandro Salerno.

MUSICISTI:

Valerio Cipolla, chitarra

Valerio Riccobono, chitarra

Matteo Vetrano, sassofono

Lorenzo Savioli, basso

DOCENTI: Valeria Prezzemolo e Samuele Spilla


AMORE NON AVER PAURA

La storia di Rocco Dicillo nella nostra canzone. Ricordare per un mondo più giusto.

Giorno 23 maggio in occasione del 29° esimo anniversario della strage di Capaci, gli studenti dell'I.S. Majorana di Palermo partecipanti al progetto #SiamoCapaci promosso da Tina Montinaro (Presidente dell'associazione "Quarto Savona Quindici" e moglie dell'agente di scorta ucciso nella strage di Capaci Antonio Montinaro) si sono esibiti al Giardino della memoria a Capaci con il proprio inedito "Amore non aver paura" ispirato alla storia di Rocco Dicillo (agente di scorta del giudice Giovanni Falcone). Oltre alla scuola Majorana, si sono esibite altre 4 scuole superiori di Palermo ognuna con un proprio inedito. "Il rap è sempre contro lo Stato ed io ho voluto fare parlare i giovani facendo loro capire che si può rappare anche alla memoria" queste sono le parole di Tina Montinaro che, credendo nei giovani, ha voluto organizzare questo evento scegliendo il rap come linguaggio più adatto per far raccontare ai ragazzi e alle ragazze le vittime di mafia. La nostra terra per molto tempo è vissuta sotto il pieno controllo mafioso e non si può nascondere il legame che la mafia per anni ha stretto con lo stesso Stato che avrebbe dovuto tutelare l'Italia; per questo la scuola e i giovani non hanno voluto rinunciare alla possibilità di dimostrare il loro impegno sociale nella lotta contro le mafie che si sono fatte e si fanno ancora oggi forti nel silenzio. Gli studenti hanno chiesto a gran voce giustizia per tutte le migliaia di familiari che hanno vissuto sulla propria pelle la morte di un loro caro innocente ucciso per mano mafiosa. Alla manifestazione hanno partecipato anche il Questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, il Ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi, il Vicecapo del DAP, Roberto Tartaglia, il Presidente di "Libera contro le mafie", Don Ciotti, e l'attore siciliano PIF, che si sono complimentati con i ragazzi per l'impegno messo in questo progetto. "Oggi questi ragazzi hanno dimostrato come si può veramente lottare contro le mafie, attraverso un regolare impegno collettivo e grazie anche alla musica che fa da legame tra la scuola, i giovani e l'impegno sociale" queste sono le parole del Ministro Bianchi, il quale è rimasto affascinato dal desiderio di avere un'Italia più bella e libera dal sistema criminale manifestata dalle canzoni dei ragazzi. A tutte le scuole è stato assegnato un premio diverso e alla scuola Majorana è stato assegnato il premio dell’EMPATIA, per essere riusciti a condividere emozioni e trasformarle in musica e testo.

Siamo molto felici di questo premio.

Io e i miei compagni abbiamo scritto il testo dopo aver ricercato informazioni su Rocco Dicillo, abbiamo intervistato il fratello Michele, che abbiamo avuto modo di incontrare anche nel corso dell’evento il 23 maggio. E leggendo e ascoltando la storia di Rocco abbiamo voluto raccontare non l’agente di scorta, ma il ragazzo innamorato che si sarebbe dovuto sposare un mese dopo la strage. Attraverso la presenza dell’amore nel testo, ci siamo immedesimati e abbiamo fatto immedesimare il pubblico in Rocco, un uomo che sin da giovane aveva capito che la sua strada sarebbe stata quella della lotta per portare avanti gli ideali di giustizia e legalità, ma che amava la sua ragazza e non ha potuto realizzare il suo sogno d’amore a causa della mafia. Noi ragazzi ci impegneremo ogni giorno affinché tutto quello che è successo 29 anni fa, non accada più, portando avanti la memoria facendo continuare a vivere attraverso noi stessi, tutte le vittime innocenti delle mafie, perché è soltanto grazie a loro che noi adesso viviamo in un paese dove il tasso di criminalità è diminuito rispetto a quegli anni. È per questo ci rivolgiamo alle istituzioni affinché non si abbassi la guardia gridando: “Vogliamo un'Italia libera dal male, dall’indifferenza e dal silenzio!"

A.S. Classe 2^T


Il 23 maggio: insieme con la musica per non dimenticare

Di V. C. classe 2^A

Ricordo ancora quando circa a metà marzo è arrivata la notizia di un progetto scolastico dal titolo #SiateCapaci, dedicato al 23 maggio, alla strage di Capaci del 1992: chiunque suonasse uno strumento e fosse interessato a partecipare avrebbe dovuto mandare una email alla professoressa V. Prezzemolo, referente per la legalità dell’Istituto Superiore Majorana che frequento. Inizialmente erano interessati in tanti ma dopo un po' di tempo siamo diminuiti. In un anno triste e vuoto come questo, suonare con compagni che non si conoscono è stato come fuggire! Nella fase iniziale del progetto, dopo alcuni incontri online per la stesura del testo e per l’organizzazione del lavoro, abbiamo fatto tre prove, con l’aiuto del professore S. Spilla e con l’aiuto del rapper napoletano Luca Caiazzo, in arte Lucariello. Delle cinque scuole di Palermo che hanno partecipato all’iniziativa, la nostra, il Liceo Margherita, il Liceo Basile, il Liceo Vittorio Emanuele II e l’IPSIA Medi, ognuna doveva presentare il testo di una canzone rap che parlasse di una delle vittime del 23 maggio 1992; il Majorana ha scelto di ricordare Rocco Dicillo. Il 23 maggio, dopo tante prove, è arrivato! Siamo stati più volte intervistati e siamo anche finiti sul TG1. L’esibizione live non ha fatto altro che aiutare il rapporto che si era creato tra di noi, divertendoci mentre suonavamo una nostra canzone. Ogni canzone di ogni scuola è stata eseguita perfettamente ma per quanto l’esecuzione fosse fatta bene così come i testi, le idee, la volontà mostrata, è stato molto bello il fatto che ci siamo aiutati fra di noi durante le esecuzioni cantando i ritornelli altrui, battendo le mani a tempo insieme al ministro dell’Istruzione Bianchi. Dopo un anno di vita sedentaria, tornare a suonare in pubblico davanti a così tanta gente è stato bellissimo anche se molto pesante, ma la collaborazione vissuta fra noi ha indubbiamente aiutato a stare più sereni e ad alleggerire il peso di dover suonare per un evento così importante. Alla fine, questo evento è stato un fatto umano, e come tutti i fatti umani ha avuto un inizio e anche una fine ma nei ricordi di chi ha partecipato e nei ricordi della scuola rimarrà.


RICORDARE PER CRESCERE INSIEME

Il Gruppo della Memoria è nato nel corso di quest’anno scolastico, nell’ambito del Progetto Legalità, con lo scopo di istituire, all’interno del nostro Istituto, un gruppo di studenti e studentesse che, attraverso un percorso formativo in itinere, assumano il compito di “promotori della legalità” al fine di favorire lo sviluppo di una coscienza collettiva che aiuti a vivere la “legalità” quale responsabilità condivisa. Di seguito il Diario di bordo redatto da alcuni dei dodici studenti e studentesse delle classi seconde che hanno partecipato all’attività laboratoriale.

Di N. O. e M. G. classe 2^F e S. C., G. G., classe 2^Z

Palermo, 2 marzo 2021

Oggi abbiamo iniziato, insieme ad altri compagni della scuola, un percorso sulla “MEMORIA DELLE VITTIME DI MAFIA”. Abbiamo cominciato facendo un brainstorming sulla parola "MEMORIA" associando al termine uno o più parole che ci venivano in mente, abbiamo immaginato che le parole fossero legate da un filo così da poterle collegare alla parola memoria. Il tutto è stato poi trascritto su un quaderno. Successivamente abbiamo visto dei video tratti dal sito dell’Associazione Libera contro le mafie, (https://www.facebook.com/543259939082809/videos/2829020227181183/ e https://vivi.libera.it/ ) nei quali venivano ricordati i nomi delle ben 1023 persone uccise per mano mafiosa e le loro storie. A questo punto siamo stati chiamati a scegliere un nome di cui approfondire la storia e farla rivivere, dandole un po’ di giustizia, almeno, tenendola in vita nel ricordo. Abbiamo scelto GIUSEPPE RUSSO e, iniziate le mostre ricerche, abbiamo trovato due storie: due vittime di mafia con lo stesso nome. Abbiamo terminato l’incontro stabilendo di approfondire la vita personale e lavorativa delle vittime e ciò che avesse causato la loro uccisione.

Palermo, 9 marzo 2021

Oggi abbiamo letto i diversi articoli che ognuno di noi ha trovato online e abbiamo scoperto e spiegato le differenze tra i due Giuseppe Russo: il primo era un ragazzo, vittima di mafia, “colpevole” soltanto di essersi innamorato di una ragazza parente di un mafioso; il secondo era un carabiniere, capo scorta di Carlo Alberto Dalla Chiesa, rimasto vittima della mafia per le indagini condotte su alcune cosche mafiose. Di comune accordo con il resto del gruppo abbiamo deciso di scrivere un’intervista immaginando un confronto tra i due personaggi. La nostra idea ha iniziato a prendere forma, ci siamo confrontati e abbiamo scambiato le nostre impressioni; abbiamo anche formulato delle ipotetiche domande che avrebbe potuto fare il ragazzo al carabiniere e viceversa. Abbiamo infine visto un video e ascoltato una canzone dedicata al giovane Giuseppe Russo davvero molto bella e commovente (https://youtu.be/0ZG-_mdsE_w ). E questo ci ha suggerito l’idea di realizzare un video con le immagini delle vittime ed un ipotetico dialogo post morte tra i due Giuseppe Russo.

Palermo, 16 marzo 2021.

Oggi abbiamo rinviato il lavoro su Giuseppe Russo, perché tra tre giorni, il 19 marzo, a scuola, si terrà l’evento collegato alla “Giornata della Memoria delle vittime innocenti delle mafie” organizzata dall’Associazione Libera per il 21 marzo. Così ci si è dedicati all'organizzazione. Abbiamo letto il lunghissimo elenco dei nomi delle vittime innocenti di mafia, a ciascuno di noi è stato assegnato un numero di nomi da leggere, intervallato da frasi pronunciate dai i due più rappresentativi ed emblematici magistrati impegnati nella lotta contro la mafia: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Siamo dunque pronti a riferire tutto ai compagni delle altre classi e condividere con loro questo importante momento di memoria collettiva.

Palermo, 23 marzo 2021.

Ci siamo riuniti per un ultimo incontro. Abbiamo discusso su come organizzare il video e l'intervista tra le due vittime Giuseppe Russo, il nostro lavoro sarà poi condiviso con i compagni della nostra scuola. Dagli interventi e dalle considerazioni fatte, ci siamo resi conto inoltre, che, questo percorso fatto insieme è stato solo l'inizio di un grande progetto-cammino, fatto da noi giovani che abbiamo progetti e sogni da realizzare in prospettiva di un futuro migliore. Di seguito il video realizzato dal Gruppo della Memoria. https://drive.google.com/file/d/1T2D3mcJErhvRNcUqtFDQDb8W96XbBfVA/view?usp=sharing