AMBIENTE AGENDA 2030

Gabriele Randazzo, Silvana Guercio - 4Q a.s. 2021/22

Che cosa è l'agenda 2030?

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile, OSS, sono una serie di 17 obiettivi interconnessi, definiti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite come strategia "per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti". Essi riconoscono lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi.

Gli obiettivi di sviluppo sostenibile includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all'istruzione, l'accesso all'acqua e all'energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente, l'urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l'uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.

Gli Obiettivi di sviluppo del Millennio si rivolgevano in modo diversificato ai paesi sviluppati e in via di sviluppo, gli obiettivi di sviluppo sostenibile hanno carattere universale e sono fondati sull'integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: ambientale, sociale ed economica.


Tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite ogni anno possono presentare lo stato di attuazione dei diciassette OSS nel proprio paese, attraverso l'elaborazione di Rapporti Nazionali Volontari. Per supportare tale attività e garantire la comparabilità delle valutazioni, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite ha costituito un' agenzia con il compito di definire un insieme di indicatori per il monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda 2030 a livello globale.

Ipazia Alessandra

Ipazia è stata una matematica astronoma e filosofa greca antica.Nata nel 350/370 Alessandra d'Egitto morta nel 415.Rappresentante della neo-platonica la sua uccsione da parte di una falla di crstiani .Insegnava dentro la biblioteca di Alessandra insieme a suo padre che si chiamava Taone . Ipazia risolveva equazioni e formule aveva nuove teorie di geometria . Costruì uno strumento chiamato astrlobio , per calcolare la posizione del Sole , della Luna e delle Stelle.

In un terreno confiscato alla mafia nascerà la prima Food Forest siciliana

A Partinico, accanto a Borgo Parrini, al progetto dell'ecologo brasiliano Rafael Da Silveira Bueno lavorano la cooperativa sociale Noe e la Valdibella di Camporeale, con gli svizzeri di "Crowd Container" che hanno lanciato sul web la raccolta fondi


di Antonio Sansonetti


Ecomafie, crescono i reati del 23%, affari dei clan per 20 miliardi

È boom dell'illegalità ambientale. Quattro reati accertati ogni ora nel 2019. Rifiuti sequestrati pari a unacolonna di 95mila tir lunga 1.293 chilometri. Ventimila nuove costruzioni abusive, il 17,7% del totale delle nuove costruzioni. E a crescere sono anche le regioni del Nord a conferma che ormai questa criminalità non conosce confini. Disastri ambientali e ricchi affari. Il business potenziale complessivo dell’ecomafia, è stimato in 19,9 miliardi di euro per il solo 2019, e dal 1995 a oggi ha toccato quota 419,2 miliardi. A spartirsi la torta, insieme ad imprenditori, funzionari e amministratori pubblici collusi, sono stati 371 clan (3 in più rispetto all’anno prima), attivi in tutte le filiere: dal ciclo del cemento a quello dei rifiuti, dai traffici di animali fino allo sfruttamento delle energie rinnovabili e alla distorsione dell’economia circolare. È decisamente preoccupante il "Rapporto ecomafia 2020" di Legambiente presentato solo oggi a causa della pandemia.

I numeri degli affari a danno dell'ambiente, del territorio e della salute sono impressionanti: 34.648 i reatiaccertati con un incremento del 23,1% rispetto al 2018. Campania, Puglia, Sicilia e Calabria le regioni dove si commettono più reati ambientali, ben il 44,4%. E non è una novità, visto che si tratta delle regioni a tradizionale e asfissiante presenza mafiosa. Ma suona il campanello per la Lombardia che colleziona più arresti per reatiambientali, 88 in tutto l'anno, più di Campania, Puglia, Calabria e Sicilia messe insieme, che si fermano a 86 (secondo il Lazio con 62). In testa gli illeciti nel ciclo del cemento con 11.484 (+74,6% rispetto al 2018), che superano quelli contestati nel ciclo di rifiuti che arrivano a 9.527 (+10,9%). Impennata anche dei reati contro la fauna arrivati a 8.088 (+10,9%) e quelli connessi agli incendi boschivi con 3.916 illeciti (+92,5% rispetto al 2018). E nella Terra dei Fuochi, nel 2019 sono tornati a crescere di circa il 30% rispetto al 2018 i roghi censiti sulla base degli interventi dei Vigili del fuoco, arrivati quasi a quota 2mila.