La prima cosa da fare per capire dove gettare un imballaggio poliaccoppiato, ovvero composto da più materiali non separabili, è chiedersi quale sia il materiale prevalente.
Poliaccoppiati a prevalenza plastica
Sono solitamente identificabili dalle sigle C/LDPE90, C/PP90, C/PET90.
Alcuni esempi: sacchetti del caffè sottovuoto, dei surgelati, del parmigiano grattugiato, di cibo per animali, tubetti del dentifricio
Si gettano sempre con gli imballaggi in plastica.
Poliaccoppiati a prevalenza alluminio
Sono solitamente identificabili dalla sigla C/ALU90
Alcuni esempi: tubetti di alcuni prodotti alimentari, alcuni tappi e coperchietti.
Si gettano sempre con l'alluminio.
Poliaccoppiati a prevalenza cartone/cartoncino
Sono solitamente identificabili dalle sigle C/PAP81, C/PAP84
Alcuni esempi: vassoi per pasticceria.
Si gettano con la carta.
Anche i cartoni per alimenti (Tetrapak, Pure-Pak, SIG ) sono riciclabili, ma in alcuni casi sono raccolti insieme alla plastica (Leggi la pagina dedicata!)
Poliaccoppiati a prevalenza carta
Sono solitamente identificabili dalle sigle C/PAP81, C/PAP84
Alcuni esempi: sacchetti dei biscotti, bustine dello zucchero a velo
Si gettano nella carta solo se hanno superato il test di riciclabilità e in questo caso viene attestato sull'imballaggio con la dicitura "RACCOLTA CARTA". Se non è presente nessuna indicazione devono essere conferiti nel secco residuo.