comunicati dicembre 2022

L'ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO ADERISCE ALL'APPELLO RECANTE "SETTE PROPOSTE PER ESTENDERE ED INTENSIFICARE LA MOBILITAZIONE PER LA GRAZIA CHE RESTITUISCA LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER"


L'associazione "Respirare" di Viterbo aderisce all'appello recante "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier".

Leonard Peltier e' l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente che da 47 anni e' detenuto innocente, condannato per crimini che non ha commesso in un processo-farsa basato su cosiddette "prove" e su cosiddette "testimonianze" dimostratesi false, come hanno successivamente riconosciuto gli stessi accusatori e giudici.

La sua liberazione e' stata chiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, il Dalai Lama, papa Francesco.

Milioni di persone ed autorevoli istituzioni di tutto il mondo chiedono al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Alleghiamo in calce il testo integrale dell'appello.


L'Associazione "Respirare" di Viterbo


Viterbo, 18 dicembre 2022


L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.


* * *


Allegato: testo integrale dell'appello "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier"

Carissime e carissimi,

vi proponiamo sette iniziative per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Il momento e' questo: in questo torno di tempo infatti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale sta crescendo la mobilitazione, ottenendo nuove, ampie e rilevanti adesioni che possono finalmente trovare ascolto alla Casa Bianca, nelle cui mani e' il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier attraverso la concessione della grazia presidenziale.

*

1. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America

La prima: scrivere a Biden e diffondere quanto piu' possibile la proposta di scrivere a Biden.

Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

*

2. Scrivere al sindaco di Roma

La seconda: scrivere al sindaco di Roma affinche' affinche' unisca la sua voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier. La voce del sindaco di una delle citta' piu' importanti del mondo puo' trovare favorevole ascolto sia presso la Casa Bianca che presso l'opinione pubblica non solo italiana ma internazionale.

Indirizzi di posta elettronica cui scrivere: segreteria_cg@comune.roma.it, donato.iannone@comune.roma.it, segreteriavcgv.debernardini@comune.roma.it, giorgio.piccarreta@comune.roma.it, pietropaolo.mileti@comune.roma.it, gianluca.viggiano@comune.roma.it, caterina.cordella@comune.roma.it, segreteria.direzionegac@comune.roma.it, accesso.semplice@comune.roma.it, ld.gabinetto@comune.roma.it, mariagrazia.tretola@comune.roma.it, seg.gen@comune.roma.it, laura.dimeglio@comune.roma.it, patrizia.bernardini@comune.roma.it, eufrasia.cogliandro@comune.roma.it, vicesindaco@comune.roma.it, assessorato.bilancio@comune.roma.it, assessorato.ambiente@comune.roma.it, assessorato.rifiuti@comune.roma.it, assessoratodecentramento@comune.roma.it, assessoratopersonale@comune.roma.it, assessorato.politichesociali@comune.roma.it, assessorato.cultura@comune.roma.it, assessorato.sviluppoeconomico@comune.roma.it, assessorato.pariopportunita@comune.roma.it, assessorato.sport@comune.roma.it, assessorato.turismo@comune.roma.it, assessorato.grandieventi@comune.roma.it, assessorato.mobilita@comune.roma.it, assessoratoallascuola@comune.roma.it, assessoratolavoroformazione@comune.roma.it, assessorato.infrastrutture@comune.roma.it, assessorato.urbanistica@comune.roma.it, tiziana.marrone@comune.roma.it, assessorato.patrimoniocasa@comune.roma.it, presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it, 

Modello di lettera:

Egregio Sindaco di Roma,

sicuramente conoscera' gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sicuramente sapra' anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricordera' anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Gia' lo scorso anno, su nostra sollecitazione, molti sindaci italiani (tra cui quelli di citta' importanti come Aosta, Bologna, Palermo, Pesaro...) espressero il loro sostegno alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Sarebbe di grande importanza che anche il Sindaco del Comune di Roma volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarla di voler anche lei richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

*

3. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani

La terza: scrivere alle ed ai parlamentari italiani affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari sono disponibili nel sito del Senato e della Camera (www.senato.it e www.camera.it).

Modello di lettera:

Egregie senatrici, egregi senatori,

Egregie deputate, egregi deputati,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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4. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo

La quarta: scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier, proseguendo nell'impegno gia' espresso dal Parlamento Europeo nel 1994 e nel 1999 e rinnovato nel 2021 dal compianto Presidente David Sassoli.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari europei sono disponibili nel sito del Parlamento Europeo (www.europarl.europa.eu).

Modello di lettera:

Egregie ed egregi parlamentari europei,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento Europeo volesse ancora una volta unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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5. Scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee"

La quinta: scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee" per far sentire direttamente la nostra solidarieta' a chi e' piu' vicino a Leonard Peltier e coordina la mobilitazione per la sua liberazione

Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.

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6. Scrivere direttamente a Leonard Peltier

La sesta: scrivere direttamente a Leonard Peltier.

L'indirizzo e': Leonard Peltier, #89637-132, USP Coleman I, P.O. Box 1033, Coleman, FL 33521.

Possono essere inviate solo lettere postali.

Ovviamente le lettere devono essere adeguate alla situazione. Possono bastare anche poche parole.

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7. Costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier

La settima: costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier.

Ovviamente una rete senza gerarchie o primazie, policentrica e plurale, in cui possano impegnarsi insieme persone provenienti da tutte le culture, le esperienze e le tradizioni.

Una rete di persone e realta' che si prefigga ad esempio di:

a) partecipare a iniziative comuni;

b) promuovere iniziative proprie, locali e non solo;

c) premere nonviolentemente sui media, locali e non solo, affinche' diano notizia della vicenda di Leonard Peltier e delle iniziative per la sua liberazione;

d) premere nonviolentemente sulle rappresentanze democratiche (istituzioni, associazioni, forze politiche e sindacali, esperienze della cultura e della solidarieta'...), locali e non solo, affinche' si impegnino per la liberazione di Leonard Peltier.

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E' ovvio che tutte le iniziative che proponiamo devono essere rigorosamente nonviolente, coerentemente con il fine dell'iniziativa: ottenere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Se necessaria, varia documentazione utile, in inglese e in italiano, puo' essere richiesta scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt@gmail.com

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione e l'impegno, un forte abbraccio dal

"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 9 dicembre 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

Piu' specificamente: dal giugno 2021 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha lavorato intensamente a qualificare ed estendere la solidarieta' con Leonard Peltier in Italia (ma anche in Europa e negli Stati Uniti d'America e in Canada).

Sul piano della qualificazione della solidarieta' ha promosso molti incontri di studio e ha fatto conoscere per la prima volta in Italia molti libri il cui studio e' fondamentale per chi vuole impegnarsi per sostenere Leonard Peltier e le lotte attuali dei nativi americani.

Sul piano dell'estensione della solidarieta' ha raggiunto ripetutamente decine di migliaia di interlocutori, e raccolto migliaia di adesioni: coinvolgendo figure di grande prestigio della riflessione morale e dell'impegno civile, della scienza e delle arti, dei movimenti e delle istituzioni.

Il criterio e' stato di coinvolgere persone, associazioni ed istituzioni in grado di esercitare un'azione persuasiva nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

In questa iniziativa, sul versante del coinvolgimento delle istituzioni, di particolare valore e' stata l'adesione del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, quelle di molti parlamentari e parlamentari emeriti, quelle dei sindaci di vari comuni d'Italia, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.


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A VITERBO UN INCONTRO DI PRESENTAZIONE DELL'APPELLO RECANTE "SETTE PROPOSTE PER ESTENDERE ED INTENSIFICARE LA MOBILITAZIONE PER LA GRAZIA CHE RESTITUISCA LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER"


La mattina di martedi' 13 dicembre 2022 si e' svolto a Viterbo, per iniziativa del "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", un incontro di presentazione dell'appello recante "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier".

L'incontro si e' aperto con il ricordo di due persone amiche recentemente scomparse, due autentici maestri e compagni di riflessione e di lotte per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, Osvaldo Ercoli e Delfino Santaniello.

Si e' poi osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime di tutte le guerre, di tutte le stragi, di tutte le uccisioni; riaffermando l'impegno nonviolento per abolire le guerre, gli eserciti, le armi; l'impegno nonviolento per la salvezza dell'intera umanita' e dell'intero mondo vivente.

Successivamente il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha illustrato ancora una volta la figura e la vicenda di Leonard Peltier e la situazione attuale della mobilitazione internazionale per la sua liberazione.

E' stata poi data lettura dell'appello recante le "Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier".

Le persone partecipanti all'incontro hanno espresso ancora una volta l'impegno comune per la liberazione dell'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

Free Leonard Peltier.

Mitakuye Oyasin.

Salvare le vite e' il primo dovere.


Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo, 13 dicembre 2022


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


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Di seguito il testo integrale dell'appello.

Sette proposte per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier

Carissime e carissimi,

vi proponiamo sette iniziative per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Il momento e' questo: in questo torno di tempo infatti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale sta crescendo la mobilitazione, ottenendo nuove, ampie e rilevanti adesioni che possono finalmente trovare ascolto alla Casa Bianca, nelle cui mani e' il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier attraverso la concessione della grazia presidenziale.

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1. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America

La prima: scrivere a Biden e diffondere quanto piu' possibile la proposta di scrivere a Biden.

Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

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2. Scrivere al sindaco di Roma

La seconda: scrivere al sindaco di Roma affinche' affinche' unisca la sua voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier. La voce del sindaco di una delle citta' piu' importanti del mondo puo' trovare favorevole ascolto sia presso la Casa Bianca che presso l'opinione pubblica non solo italiana ma internazionale.

Indirizzi di posta elettronica cui scrivere: segreteria_cg@comune.roma.it, donato.iannone@comune.roma.it, segreteriavcgv.debernardini@comune.roma.it, giorgio.piccarreta@comune.roma.it, pietropaolo.mileti@comune.roma.it, gianluca.viggiano@comune.roma.it, caterina.cordella@comune.roma.it, segreteria.direzionegac@comune.roma.it, accesso.semplice@comune.roma.it, ld.gabinetto@comune.roma.it, mariagrazia.tretola@comune.roma.it, seg.gen@comune.roma.it, laura.dimeglio@comune.roma.it, patrizia.bernardini@comune.roma.it, eufrasia.cogliandro@comune.roma.it, vicesindaco@comune.roma.it, assessorato.bilancio@comune.roma.it, assessorato.ambiente@comune.roma.it, assessorato.rifiuti@comune.roma.it, assessoratodecentramento@comune.roma.it, assessoratopersonale@comune.roma.it, assessorato.politichesociali@comune.roma.it, assessorato.cultura@comune.roma.it, assessorato.sviluppoeconomico@comune.roma.it, assessorato.pariopportunita@comune.roma.it, assessorato.sport@comune.roma.it, assessorato.turismo@comune.roma.it, assessorato.grandieventi@comune.roma.it, assessorato.mobilita@comune.roma.it, assessoratoallascuola@comune.roma.it, assessoratolavoroformazione@comune.roma.it, assessorato.infrastrutture@comune.roma.it, assessorato.urbanistica@comune.roma.it, tiziana.marrone@comune.roma.it, assessorato.patrimoniocasa@comune.roma.it, presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it, 

Modello di lettera:

Egregio Sindaco di Roma,

sicuramente conoscera' gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sicuramente sapra' anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricordera' anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Gia' lo scorso anno, su nostra sollecitazione, molti sindaci italiani (tra cui quelli di citta' importanti come Aosta, Bologna, Palermo, Pesaro...) espressero il loro sostegno alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Sarebbe di grande importanza che anche il Sindaco del Comune di Roma volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarla di voler anche lei richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

*

3. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani

La terza: scrivere alle ed ai parlamentari italiani affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari sono disponibili nel sito del Senato e della Camera (www.senato.it e www.camera.it).

Modello di lettera:

Egregie senatrici, egregi senatori,

Egregie deputate, egregi deputati,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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4. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo

La quarta: scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier, proseguendo nell'impegno gia' espresso dal Parlamento Europeo nel 1994 e nel 1999 e rinnovato nel 2021 dal compianto Presidente David Sassoli.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari europei sono disponibili nel sito del Parlamento Europeo (www.europarl.europa.eu).

Modello di lettera:

Egregie ed egregi parlamentari europei,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento Europeo volesse ancora una volta unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

*

5. Scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee"

La quinta: scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee" per far sentire direttamente la nostra solidarieta' a chi e' piu' vicino a Leonard Peltier e coordina la mobilitazione per la sua liberazione

Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.

*

6. Scrivere direttamente a Leonard Peltier

La sesta: scrivere direttamente a Leonard Peltier.

L'indirizzo e': Leonard Peltier, #89637-132, USP Coleman I, P.O. Box 1033, Coleman, FL 33521.

Possono essere inviate solo lettere postali.

Ovviamente le lettere devono essere adeguate alla situazione. Possono bastare anche poche parole.

*

7. Costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier

La settima: costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier.

Ovviamente una rete senza gerarchie o primazie, policentrica e plurale, in cui possano impegnarsi insieme persone provenienti da tutte le culture, le esperienze e le tradizioni.

Una rete di persone e realta' che si prefigga ad esempio di:

a) partecipare a iniziative comuni;

b) promuovere iniziative proprie, locali e non solo;

c) premere nonviolentemente sui media, locali e non solo, affinche' diano notizia della vicenda di Leonard Peltier e delle iniziative per la sua liberazione;

d) premere nonviolentemente sulle rappresentanze democratiche (istituzioni, associazioni, forze politiche e sindacali, esperienze della cultura e della solidarieta'...), locali e non solo, affinche' si impegnino per la liberazione di Leonard Peltier.

*

E' ovvio che tutte le iniziative che proponiamo devono essere rigorosamente nonviolente, coerentemente con il fine dell'iniziativa: ottenere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Se necessaria, varia documentazione utile, in inglese e in italiano, puo' essere richiesta scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt@gmail.com

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione e l'impegno, un forte abbraccio dal

"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo

Viterbo, 9 dicembre 2022

Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

Piu' specificamente: dal giugno 2021 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha lavorato intensamente a qualificare ed estendere la solidarieta' con Leonard Peltier in Italia (ma anche in Europa e negli Stati Uniti d'America e in Canada).

Sul piano della qualificazione della solidarieta' ha promosso molti incontri di studio e ha fatto conoscere per la prima volta in Italia molti libri il cui studio e' fondamentale per chi vuole impegnarsi per sostenere Leonard Peltier e le lotte attuali dei nativi americani.

Sul piano dell'estensione della solidarieta' ha raggiunto ripetutamente decine di migliaia di interlocutori, e raccolto migliaia di adesioni: coinvolgendo figure di grande prestigio della riflessione morale e dell'impegno civile, della scienza e delle arti, dei movimenti e delle istituzioni.

Il criterio e' stato di coinvolgere persone, associazioni ed istituzioni in grado di esercitare un'azione persuasiva nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

In questa iniziativa, sul versante del coinvolgimento delle istituzioni, di particolare valore e' stata l'adesione del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, quelle di molti parlamentari e parlamentari emeriti, quelle dei sindaci di vari comuni d'Italia, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.


* * *

NELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI UMANI TRE APPELLI


Nella Giornata internazionale per i diritti umani tre appelli.

1. Sostenere la lotta delle donne contro la violenza maschilista e patriarcale. Il maschilismo e' la prima radice e il primo paradigma di tutte le violenze: solo la liberazione delle donne libera l'umanita' intera. Il movimento femminista e' la nonviolenza in cammino.

2. Abolire le guerre abolendo gli eserciti e smantellando gli arsenali. Sempre e solo le guerre consistono dell'uccisione di esseri umani; sempre e solo gli eserciti e le armi servono a uccidere gli esseri umani; nell'epoca aperta da Auschwitz e Hiroshima l'umanita' deve abolire la guerra prima che la guerra annienti l'umanita'.

3. Liberare Leonard Peltier e condividerne la lotta per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa della Madre Terra.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele: si cessi di uccidere i propri fratelli e le proprie sorelle; siamo una sola umana famiglia in unico mondo vivente.

Si svuotino gli arsenali e si colmino i granai.

Alla violenza che minaccia di distruzione l'intera umanita' e l'intero mondo vivente opporre la nonviolenza che riconosce e invera la dignita' e i diritti di tutti gli esseri viventi.

*

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto. Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Agisci nei confronti delle altre persone cosi' come vorresti che le altre persone agissero verso di te. Sii tu l'umanita' come dovrebbe essere.

Salvare le vite e' il primo dovere. Chi salva una vita salva il mondo.

*

Oppresse e oppressi di tutti i paesi, unitevi nell'impegno comune per la salvezza comune dell'umanita', con la forza della verita', con la scelta della nonviolenza.

La nonviolenza e' l'umanita' in cammino. La nonviolenza e' il cammino dell'umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.


Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo, 10 dicembre 2022, Giornata internazionale per i diritti umani


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.


* * *

SETTE PROPOSTE PER ESTENDERE ED INTENSIFICARE LA MOBILITAZIONE PER LA GRAZIA CHE RESTITUISCA LA LIBERTA' A LEONARD PELTIER


Carissime e carissimi,

vi proponiamo sette iniziative per estendere ed intensificare la mobilitazione per la grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Il momento e' questo: in questo torno di tempo infatti sia negli Stati Uniti che a livello internazionale sta crescendo la mobilitazione, ottenendo nuove, ampie e rilevanti adesioni che possono finalmente trovare ascolto alla Casa Bianca, nelle cui mani e' il potere di restituire la liberta' a Leonard Peltier attraverso la concessione della grazia presidenziale.

*

1. Scrivere al Presidente degli Stati Uniti d'America

La prima: scrivere a Biden e diffondere quanto piu' possibile la proposta di scrivere a Biden.

Di seguito una proposta di testo della lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.

*

2. Scrivere al sindaco di Roma

La seconda: scrivere al sindaco di Roma affinche' affinche' unisca la sua voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier. La voce del sindaco di una delle citta' piu' importanti del mondo puo' trovare favorevole ascolto sia presso la Casa Bianca che presso l'opinione pubblica non solo italiana ma internazionale.

Indirizzi di posta elettronica cui scrivere: segreteria_cg@comune.roma.it, donato.iannone@comune.roma.it, segreteriavcgv.debernardini@comune.roma.it, giorgio.piccarreta@comune.roma.it, pietropaolo.mileti@comune.roma.it, gianluca.viggiano@comune.roma.it, caterina.cordella@comune.roma.it, segreteria.direzionegac@comune.roma.it, accesso.semplice@comune.roma.it, ld.gabinetto@comune.roma.it, mariagrazia.tretola@comune.roma.it, seg.gen@comune.roma.it, laura.dimeglio@comune.roma.it, patrizia.bernardini@comune.roma.it, eufrasia.cogliandro@comune.roma.it, vicesindaco@comune.roma.it, assessorato.bilancio@comune.roma.it, assessorato.ambiente@comune.roma.it, assessorato.rifiuti@comune.roma.it, assessoratodecentramento@comune.roma.it, assessoratopersonale@comune.roma.it, assessorato.politichesociali@comune.roma.it, assessorato.cultura@comune.roma.it, assessorato.sviluppoeconomico@comune.roma.it, assessorato.pariopportunita@comune.roma.it, assessorato.sport@comune.roma.it, assessorato.turismo@comune.roma.it, assessorato.grandieventi@comune.roma.it, assessorato.mobilita@comune.roma.it, assessoratoallascuola@comune.roma.it, assessoratolavoroformazione@comune.roma.it, assessorato.infrastrutture@comune.roma.it, assessorato.urbanistica@comune.roma.it, tiziana.marrone@comune.roma.it, assessorato.patrimoniocasa@comune.roma.it, presidenza.assembleacapitolina@comune.roma.it, 

Modello di lettera:

Egregio Sindaco di Roma,

sicuramente conoscera' gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sicuramente sapra' anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricordera' anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Gia' lo scorso anno, su nostra sollecitazione, molti sindaci italiani (tra cui quelli di citta' importanti come Aosta, Bologna, Palermo, Pesaro...) espressero il loro sostegno alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Sarebbe di grande importanza che anche il Sindaco del Comune di Roma volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarla di voler anche lei richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

*

3. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani

La terza: scrivere alle ed ai parlamentari italiani affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari sono disponibili nel sito del Senato e della Camera (www.senato.it e www.camera.it).

Modello di lettera:

Egregie senatrici, egregi senatori,

Egregie deputate, egregi deputati,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

*

4. Scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo

La quarta: scrivere alle ed ai parlamentari italiani che siedono nel Parlamento Europeo affinche' uniscano la loro voce alla richiesta della liberazione di Leonard Peltier, proseguendo nell'impegno gia' espresso dal Parlamento Europeo nel 1994 e nel 1999 e rinnovato nel 2021 dal compianto Presidente David Sassoli.

Gli indirizzi di posta elettronica delle e dei parlamentari europei sono disponibili nel sito del Parlamento Europeo (www.europarl.europa.eu).

Modello di lettera:

Egregie ed egregi parlamentari europei,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento Europeo volesse ancora una volta unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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5. Scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee"

La quinta: scrivere all'"International Leonard Peltier Defense Committee" per far sentire direttamente la nostra solidarieta' a chi e' piu' vicino a Leonard Peltier e coordina la mobilitazione per la sua liberazione

Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.

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6. Scrivere direttamente a Leonard Peltier

La sesta: scrivere direttamente a Leonard Peltier.

L'indirizzo e': Leonard Peltier, #89637-132, USP Coleman I, P.O. Box 1033, Coleman, FL 33521.

Possono essere inviate solo lettere postali.

Ovviamente le lettere devono essere adeguate alla situazione. Possono bastare anche poche parole.

*

7. Costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier

La settima: costruire una rete italiana di solidarieta' con Leonard Peltier.

Ovviamente una rete senza gerarchie o primazie, policentrica e plurale, in cui possano impegnarsi insieme persone provenienti da tutte le culture, le esperienze e le tradizioni.

Una rete di persone e realta' che si prefigga ad esempio di:

a) partecipare a iniziative comuni;

b) promuovere iniziative proprie, locali e non solo;

c) premere nonviolentemente sui media, locali e non solo, affinche' diano notizia della vicenda di Leonard Peltier e delle iniziative per la sua liberazione;

d) premere nonviolentemente sulle rappresentanze democratiche (istituzioni, associazioni, forze politiche e sindacali, esperienze della cultura e della solidarieta'...), locali e non solo, affinche' si impegnino per la liberazione di Leonard Peltier.

*

E' ovvio che tutte le iniziative che proponiamo devono essere rigorosamente nonviolente, coerentemente con il fine dell'iniziativa: ottenere la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

Se necessaria, varia documentazione utile, in inglese e in italiano, puo' essere richiesta scrivendo al nostro indirizzo di posta elettronica: centropacevt@gmail.com

Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione e l'impegno, un forte abbraccio dal


"Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo, 9 dicembre 2022


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

Piu' specificamente: dal giugno 2021 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha lavorato intensamente a qualificare ed estendere la solidarieta' con Leonard Peltier in Italia (ma anche in Europa e negli Stati Uniti d'America e in Canada).

Sul piano della qualificazione della solidarieta' ha promosso molti incontri di studio e ha fatto conoscere per la prima volta in Italia molti libri il cui studio e' fondamentale per chi vuole impegnarsi per sostenere Leonard Peltier e le lotte attuali dei nativi americani.

Sul piano dell'estensione della solidarieta' ha raggiunto ripetutamente decine di migliaia di interlocutori, e raccolto migliaia di adesioni: coinvolgendo figure di grande prestigio della riflessione morale e dell'impegno civile, della scienza e delle arti, dei movimenti e delle istituzioni.

Il criterio e' stato di coinvolgere persone, associazioni ed istituzioni in grado di esercitare un'azione persuasiva nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

In questa iniziativa, sul versante del coinvolgimento delle istituzioni, di particolare valore e' stata l'adesione del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, quelle di molti parlamentari e parlamentari emeriti, quelle dei sindaci di vari comuni d'Italia, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.


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ASSOCIAZIONE "RESPIRARE" DI VITERBO: CONDIVIDIAMO E SOSTENIAMO L'APPELLO AI PARLAMENTARI ITALIANI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER


Condividiamo e sosteniamo l'appello a un impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier, da 47 anni detenuto innocente

Ne riproponiamo il testo:

Egregie senatrici, egregi senatori,

Egregie deputate, egregi deputati,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Invitiamo ogni persona di volonta' buona, ogni movimento di solidarieta', ogni associazione democratica, ogni esperienza della societa' civile ed ogni istituzione impegnata per il bene comune dell'umanita', ad aderire e a diffondere questo appello.

Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.

*

In calce alleghiamo alcuni ulteriori materiali informativi:

1. L'appello del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli del 2021

2. La risoluzione del Parlamento Europeo del 1999

3. Un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard Peltier

4. La risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022

5. La lettera del 29 novembre 2022 di sette senatori statunitensi al Presidente Biden per la grazia a Leonard Peltier

6. La lettera del primo dicembre 2022 di 216 artisti e operatori del mondo dello spettacolo al Presidente Biden per la grazia a Leonard Peltier

7. Una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America

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Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, vogliate gradire cordiali saluti,


L'associazione "Respirare" di Viterbo


Viterbo, 7 dicembre 2022


L'associazione "Respirare" di Viterbo ha sede presso il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

L'associazione e' stata promossa nel 2009 a Viterbo da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell'ambiente.


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Allegato 1. L'appello del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli del 2021

Il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 ha espresso pubblicamente - con una conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.

Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scrisse, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".


* * *


Allegato 2. La risoluzione del Parlamento Europeo del 1999

Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):

"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier

Il Parlamento europeo,

- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),

A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,

B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,

C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,

D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,

E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,

F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,

G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,

1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;

2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;

3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;

4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;

5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".


* * *


Allegato 3. Un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard Peltier

Human Rights Council

Working Group on Arbitrary Detention

Opinions adopted by the Working Group on Arbitrary Detention at its ninety-third session, 30 March–8 April 2022

Opinion No. 7/2022 concerning Leonard Peltier (United States of America)

*

1. The Working Group on Arbitrary Detention was established in resolution 1991/42 of the Commission on Human Rights. In its resolution 1997/50, the Commission extended and clarified the mandate of the Working Group. Pursuant to General Assembly resolution 60/251 and Human Rights Council decision 1/102, the Council assumed the mandate of the Commission. The Council most recently extended the mandate of the Working Group for a three-year period in its resolution 42/22.

2. In accordance with its methods of work (1), on 10 December 2021 the Working Group transmitted to the Government of the United States of America a communication concerning Leonard Peltier. The Government replied to the communication on 11 February 2022. The State is a party to the International Covenant on Civil and Political Rights.

3. The Working Group regards deprivation of liberty as arbitrary in the following cases:

(a) When it is clearly impossible to invoke any legal basis justifying the deprivation of liberty (as when a person is kept in detention after the completion of his or her sentence or despite an amnesty law applicable to him or her) (category I);

(b) When the deprivation of liberty results from the exercise of the rights or freedoms guaranteed by articles 7, 13, 14, 18, 19, 20 and 21 of the Universal Declaration of Human Rights and, insofar as States parties are concerned, by articles 12, 18, 19, 21, 22, 25, 26 and 27 of the Covenant (category II);

(c) When the total or partial non-observance of the international norms relating to the right to a fair trial, established in the Universal Declaration of Human Rights and in the relevant international instruments accepted by the States concerned, is of such gravity as to give the deprivation of liberty an arbitrary character (category III);

(d) When asylum seekers, immigrants or refugees are subjected to prolonged administrative custody without the possibility of administrative or judicial review or remedy (category IV);

(e) When the deprivation of liberty constitutes a violation of international law on the grounds of discrimination based on birth, national, ethnic or social origin, language, religion, economic condition, political or other opinion, gender, sexual orientation, disability, or any other status, that aims towards or can result in ignoring the equality of human beings (category V).

*

(...)

*

Disposition

101. In the light of the foregoing, the Working Group renders the following opinion:

The deprivation of liberty of Leonard Peltier, being in contravention of articles 2, 7 and 9 of the Universal Declaration of Human Rights and articles 2 (1), 9 and 26 of the International Covenant on Civil and Political Rights, is arbitrary and falls within categories III and V.

102. The Working Group requests the Government of the United States to take the steps necessary to remedy the situation of Mr. Peltier without delay and bring it into conformity with the relevant international norms, including those set out in the Universal Declaration of Human Rights and the International Covenant on Civil and Political Rights.

103. The Working Group considers that, taking into account all the circumstances of the case, including the risk to Mr. Peltier's health, the appropriate remedy would be to release Mr. Peltier immediately and accord him an enforceable right to compensation and other reparations, in accordance with international law (48). In the current context of the COVID-19 pandemic and the threat that it poses in places of detention, the Working Group calls upon the Government to take urgent action to ensure the immediate release of Mr. Peltier.

104. The Working Group urges the Government to ensure a full and independent investigation of the circumstances surrounding the arbitrary detention of Mr. Peltier and to take appropriate measures against those responsible for the violation of his rights.

105. In accordance with paragraph 33 (a) of its methods of work, the Working Group refers the present case to the Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment, the Special Rapporteur on the right of everyone to the enjoyment of the highest attainable standard of physical and mental health, the Independent Expert on the enjoyment of all human rights by older persons, and the Special Rapporteur on the rights of indigenous peoples, for appropriate action.

106. The Working Group requests the Government to disseminate the present opinion through all available means and as widely as possible.

*

Follow-up procedure

107. In accordance with paragraph 20 of its methods of work, the Working Group requests the source and the Government to provide it with information on action taken in follow-up to the recommendations made in the present opinion, including:

(a) Whether Mr. Peltier been released and, if so, on what date;

(b) Whether compensation or other reparations have been made to Mr. Peltier;

(c) Whether an investigation has been conducted into the violation of Mr. Peltier's rights and, if so, the outcome of the investigation;

(d) Whether any legislative amendments or changes in practice have been made to harmonize the laws and practices of the United States with its international obligations in line with the present opinion;

(e) Whether any other action has been taken to implement the present opinion.

108. The Government is invited to inform the Working Group of any difficulties it may have encountered in implementing the recommendations made in the present opinion and whether further technical assistance is required, for example through a visit by the Working Group.

109. The Working Group requests the source and the Government to provide the abovementioned information within six months of the date of transmission of the present opinion. However, the Working Group reserves the right to take its own action in follow-up to the opinion if new concerns in relation to the case are brought to its attention. Such action would enable the Working Group to inform the Human Rights Council of progress made in implementing its recommendations, as well as any failure to take action.

110. The Working Group recalls that the Human Rights Council has encouraged all States to cooperate with the Working Group and has requested them to take account of its views and, where necessary, to take appropriate steps to remedy the situation of persons arbitrarily deprived of their liberty, and to inform the Working Group of the steps they have taken (49).

[Adopted on 30 March 2022]


* * *


Allegato 4. La risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022

The following Resolution will be considered by the Resolutions Committee at its meeting on September 8, 2022.

Submitted by:

Ruth Buffalo/ND

Patrick Hart/Chair/ND

Kari Breker/Vice Chair/ND

Adam Goldwyn/ND

Clara Pratte/AZ

Resolution to Consider an Award of Executive Clemency for Leonard Peltier

WHEREAS, Democrats have sought to use clemency powers to secure the release of those serving unduly long or unjust prison sentences; and

WHEREAS, the Obama administration commuted the sentences of more than 1,700 people serving unjust sentences after a thorough review of their individual cases and the Biden administration has so far used clemency powers for more than 75 individuals serving unjust sentences as part of a broader strategy to make the criminal justice system more fair; and

WHEREAS, the Biden administration, under the direction of Secretary Deb Haaland, is leading a historic investigation into the lasting social impacts - such as, historical and intergenerational trauma - of the federal Indian boarding school system that separated Mr. Peltier from his family at a young age; and

WHEREAS, Mr. Peltier is 77 years old, and has served more than 45 years in federal prison - at least five years solitary confinement - in numerous prisons across the United States; and

WHEREAS, Leonard Peltier is Native American, elderly and suffers from severe health conditions, including diabetes and a lethal abdominal aortic aneurysm; life ending if ruptured; and

WHEREAS, The Department of Justice (DOJ) has issued a national response to the COVID-19 pandemic authorizing the Federal Bureau of Prisons (BOP) to release elderly inmates and those with underlying health conditions from federal prisons; Mr. Peltier is imprisoned at the Coleman Federal Correctional Complex in Florida and qualifies for early release under BOP guidelines; and

WHEREAS, Mr. Peltier was convicted and sentenced to two consecutive life sentences in 1977 for the murders of Federal Bureau of Investigation (FBI) agents Ronald Williams and Jack Coler, killed on June 26, 1975, during a confrontation with members of the American Indian Movement (AIM) on the Pine Ridge Indian reservation; Joseph Stuntz, a 23-year-old member of the Coeur d'Alene Tribe, was also killed that day, and his death was never investigated; and

WHEREAS, Mr. Peltier was extradited from Canada based on false statements of an alleged eye witness who later retracted her testimony; and

WHEREAS, many evidentiary and procedural irregularities arose during Mr. Peltier's prosecution, such as alleged key eyewitness to the shootings later retracting testimony disclosing threats against the eyewitness and family by the FBI; and

WHEREAS, a 1980 Freedom of Information Act ruling revealed to Mr. Peltier's lawyers the prosecution withheld evidence that might have impacted Mr. Peltier's case; and

WHEREAS, although legal experts have criticized the trial for its failed due process, appeals for presidential consideration of clemency by distinguished Americans and justice organizations have had no success; and

WHEREAS, this further diminishes American Indians' faith in the criminal justice system throughout the country; and

WHEREAS, hundreds of tribal nations have supported early release and clemency Mr. Peltier's throughout the years, and the Turtle Mountain Band of Chippewa, of which Mr. Peltier is a member, has offered housing, elderly support, and reintegration services upon Mr. Peltier's release; and

WHEREAS, petitions for Mr. Peltier's release are widespread and urgent, including those who once were part of the 1977 criminal prosecution and former U.S. Attorney James H. Reynolds, having garnered over 275,000 signatures on a petition requesting President Biden grant Mr. Peltier clemency; and

WHEREAS, Amnesty International, a global human rights organization with over 10 million members, supporters, and activists worldwide, continues the call for Mr. Peltier's release to this day; and

WHEREAS, Mr. Peltier has overwhelming support from internationally respected champions of human rights, including the late Nelson Mandela, His Holiness the Dalai Lama, Mikhail Gorbachev, Mary Robinson, former President of Ireland and United Nations High Commissioner for Human Rights, the European Parliament, the Belgian Parliament, the Italian Parliament, the Kennedy Memorial Center for Human Rights, the Rev. Jesse Jackson, Rigoberta Menchu, seven Nobel Peace Prize Laureates (including Archbishop Desmond Tutu and Shirin Ebadi), Rage Against the Machine, Pete Seeger, Carlos Santana, Harry Belafonte, Gloria Steinem, and Robert Redford, representing but a fraction of those who recognize the injustice imposed upon Mr. Peltier; and

WHEREAS, the National Caucus of Native American State Legislators, tribal nation leaders, and the National Congress of American Indians, within our representative states and beyond, have demanded Mr. Peltier's clemency and release;

THEREFORE, BE IT RESOLVED, that the DNC platform states that the President should use clemency powers "to secure the release of those serving unduly long sentences;" and

BE IT FURTHER RESOLVED, that given the overwhelming support for clemency, the constitutional due process issues underlying Mr. Peltier's prosecution, his status as an elderly inmate, and that he is an American Indian, who suffer from greater rates of health disparities and severe underlying health conditions, Mr. Peltier is a good candidate to be granted mercy and leniency; and

BE IT FURTHER RESOLVED, that it is highly appropriate that consideration of clemency for Mr. Peltier be prioritized and expedited, so that Mr. Peltier can return to his family and live his final years among his people.


* * *


Allegato 5. La lettera del 29 novembre 2022 di sette senatori statunitensi al Presidente Biden per la grazia a Leonard Peltier

United States Senate

Washington, DC 20510

November 29, 2022

*

President Joseph R. Biden

The White House

1600 Pennsylvania Avenue, NW

Washington, DC 20500

*

Dear President Biden:

We write to request that you grant clemency to Native American rights activist Leonard Peltier by commuting the remainder of his sentence. Mr. Peltier has spent more than half of his life behind bars. Now, at seventy-seven years old, he suffers from numerous health conditions, including a potentially fatal abdominal aortic aneurysm.

Over the past several decades, clemency for Mr. Peltier has received sweeping support from many faith and human rights leaders, including Pope Francis, Archbishop Emeritus Desmond Tutu, Saint Mother Teresa, Nelson Mandela, the Dalai Lama, and Coretta Scott King. Each have articulated the moral imperative of granting Mr. Peltier clemency.

Moreover, mounting evidence of clear misconduct has warranted outcry from the very officials who put Mr. Peltier behind bars. James H. Reynolds, the U.S. Attorney who oversaw Mr. Peltier's prosecution on appeal, stated that "the prosecution and continued incarceration of Mr. Peltier was and is unjust." (1)

The late Judge Gerald Heaney, who presided over Mr. Peltier's 1986 appeal in the Eighth Circuit, also called for the commutation of Mr. Peltier's sentence in a powerful letter that detailed the injustice of Mr. Peltier's trial and proclaimed that "a healing process must begin." (2)

We commend the steps that your administration has taken to right past wrongs of our government's treatment of Native Americans, particularly through Secretary Haaland's leadership and her Federal Indian Boarding School Initiative.

Furthermore, your administration has demonstrated a laudable commitment to upholding the core American values of liberty and justice, and rectifying inequities in the criminal justice system.

Consistent with these actions, we urge you to grant clemency to Mr. Peltier by commuting the remainder of his sentence. Mr. Peltier's continued imprisonment defies the promises of justice, and the power to exercise mercy in this case lies solely within your discretion.

Thank you for your attention to this matter.

Sincerely,

Brian Schatz, United States Senator

Patrick Leahy, United States Senator

Elizabeth Warren, United States Senator

Edward J. Markey, United States Senator

Bernard Sanders, United States Senator

Mazie K. Hirono, United States Senator

Tina Smith, United States Senator

*

cc: The Honorable Merrick B. Garland, Attorney General, U.S. Department of Justice

cc: Elizabeth G. Oyer, Pardon Attorney, Office of the Pardon Attorney, U.S. Department of Justice

*

Note

1. Jennifer Bendery, "Leonard Peltier Is America's Longest-Serving Political Prisoner. Biden May Be His Last Hope," HuffPost, 12 Nov. 2021, https://www.huffpost.com/entry/leonard-peltier-prison-clemency-biden_n_618049f3e4b059d0bfc19e5c.

2. Letter from Gerald H. Heaney, U.S. Senior Cir. Judge, 8th Cir., to Daniel K. Inouye, Chairman, U.S. Senate Select Comm. on Indian Affairs (Apr. 18, 1991), http://www.whoisleonardpeltier.info/download/Heaney.pdf.


* * *


Allegato 6. La lettera del primo dicembre 2022 di 216 artisti e operatori del mondo dello spettacolo al Presidente Biden per la grazia a Leonard Peltier

Dear President Biden:

We write to you today in support of Leonard Peltier's petition for executive clemency and urge you to expeditiously commute the remainder of his sentence. We are Indigenous and Indigenous-allied members of the entertainment and fashion industries using our platform to bring your attention to the urgency of Mr. Peltier's petition.

Leonard Peltier is a 78-year-old enrolled citizen of the Turtle Mountain Band of Chippewa Indians (ND). He has been imprisoned for 47 years, making him the longest-serving political prisoner in the United States. Nothing is more emblematic of the mistreatment of

American Indians and the uneven hand of the criminal justice system than the handling of his case by the federal government. Leonard Peltier has galvanized generations of Indigenous activists and grassroots movements, yet he remains in confinement. But Leonard is not only a symbol of Indigenous pride, he is also our relative. And his homecoming is imperative to our collective healing. Represented in this letter is a legion of Indigenous artists, forming one collective voice, asking yet another President to grant Leonard Peltier his freedom.

Mr. Peltier is elderly and in failing health and we fear he will not ever make it back to his homelands at Turtle Mountain. We also fear you will miss the opportunity to free a man whose continued incarceration represents to Native America the worst of a federal law enforcement system who for decades carried out acts of racism and injustice throughout Indian Country.

Leonard Peltier is serving a sentence for aiding and abetting in a case where his co-defendants were found not guilty on self-defense grounds. For this, he is serving a longer sentence than most principals in murder convictions.

Further, Mr. Peltier's conviction has been widely recognized as the result of a flawed prosecution that included blatant constitutional violations, prosecutorial misconduct, and a juror's early-trial admission of racism against Native Americans. Underscoring this, James Reynolds, the United States Attorney whose office handled the prosecution and appeal of the case, wrote to you on July 9, 2021, in support of clemency for Mr. Peltier, critically admitting his own office's prosecutorial errors and conceding they were unable to prove that Mr. Peltier personally committed any offense on the Pine Ridge Reservation that day.

Mr. Reynolds' letter, referring to all of these factors, included the following statement: "Leonard Peltier's conviction and continued incarceration is a testament to a time and a system of justice that no longer has a place in our society."

Our letter joins those from national and international human rights organizations, leading voices on criminal justice issues, religious leaders, dignitaries from around the world, and numerous current and former members of Congress. Notably, in 1993, Sen. Daniel K. Inouye (D-HI), then the Chairman of the United States Senate Committee on Indian Affairs, endorsed clemency for Mr. Peltier and stated, "As long as the FBI misconduct issues in this case are left unresolved, it will be difficult for Native Americans to trust that the U.S. judicial system will accord them with the same justice it accords to other citizens."

Remarkably, twenty-nine years later, in January of 2022, the current Chairman of the U.S. Senate Committee on Indian Affairs, Sen. Brian Schatz (D-HI) also wrote to you urging the commutation of Mr. Peltier's sentence saying, "I strongly support your administration's work to pursue a fair and constitutionally sound justice system. In keeping with those principles, I urge you to commute Mr. Peltier's sentence."

This is now about justice and an opportunity, with your grant of clemency, to recognize the injustices that have taken place in our tribal communities. We urge you to grant clemency to Leonard Peltier by commuting the remainder of his sentence.

Thank you for your consideration of our urgent request.

*

Signatories:

1. Dallas Goldtooth - Letter Lead

2. Bird Runningwater - Letter Lead

3. Jana Schmieding - Letter Lead

4. Sierra Teller Ornelas - Letter Lead

5. D'Pharaoh Woon-A-Tai - Letter Lead

6. Bethany Yellowtail - Letter Lead

7. Jodi Archambault

8. Doane Avery

9. Brian Bahe

10. Shauna Baker

11. Twyla Baker

12. Tanaya Beatty

13. Nanobah Becker

14. Daryl Begay

15. Tiffany Benally

16. Shaz Bennett

17. Lucas Brown Eyes

18. Jeremy Charles

19. Chad Charlie

20. Tazbah Chavez

21. Joey Clift

22. Azie Dungey

23. Kelsey Duvauchelle

24. Siena East

25. Sarah Eagle Heart

26. Crystal Echo Hawk

27. Chris Eyre

28. Anthony Florez

29. Norma Flying Horse

30. Charley Flyte

31. Sydney Freeland

32. Nicholas Galanin

33. Julia Gavin

34. Cara Gee

35. Lily Gladstone

36. Kiowa Gordon

37. Jason Grasl

38. Michael Greyeyes

39. Aurora Guerrero

40. Nicole Harjo

41. Joy Haskell

42. Allison Hicks

43. Kaniehtiio Horn

44. Taietsaron:sere Leclaire

45. Zahn McClarnon

46. Tatanka Means

47. Dr. Jessica Moore Harjo

48. Blake Pickens

49. Tommy Pico

50. Kenny Ramos

51. Darrell Redleaf-Fielder

52. Angela Riley

53. Emma Robbins

54. Sebastian Robertson

55. Althea Sam

56. Moi Santos

57. Shania Skyy

58. Vera Starbard

59. Kholan Studi

60. Brooke Swaney

61. Marilyn Thomas

62. Ruth-Ann Thorn

63. Stacey Thunder

64. Dana Tiger

65. Mark Tilsen

66. Raoul Max Trujillo

67. Dash Turner

68. Edgar Villanueva

69. Loren Waters

70. Daniel Warrior

71. Bobby Wilson

72. Jared Yazzie

73. Allie Redhorse Young

74. Roman Zaragoza

75. Gregory Zaragoza

76. Karim Ahmad

77. Amy Aniobi

78. Rosanna Arquette

79. Katie Arthurs

80. Deidre Backs

81. Stephanie Beatriz

82. Elizabeth Bell

83. Leah Benavides

84. Tawnya Benavides-Bhattacharya

85. Tsipi Ben-Haim

86. Jonathan Berry

87. Donnie Betts

88. Brigid Boyle

89. Guy Branum

90. Patrick Brice

91. Jackson Browne

92. Kristin Burke

93. Corrie Caster

94. Jeff Chang

95. Linda Yvette Chavez

96. Bruce Cockburn

97. Adam Conover

98. Peter Coyote

99. Lauren Craniotes

100. Grace Critchfield

101. L.C. Crowley

102. Lisa E Davis

103. John Densmore

104. Chelsea Devantez

105. Ani DiFranco

106. Kate DiRienzo

107. Steve Earle

108. Katherina Nahid Ebrahimi

109. Camille Eden

110. Daniel Erliz

111. Gabriel Estrada

112. Michael Falbo

113. Diane Farr

114. America Ferrera

115. Nick Forster

116. Melissa Fumero

117. John Fusco

118. Peter Gabriel

119. Joel Garcia

120. Daisey Gardner

121. Wayne Garner

122. Amelie Gillette

123. Rupinder Gill

124. Danis Goulet

125. Jonathan Groff

126. Lisa Hanawalt

127. Emily Heller

128. Marielle Heller

129. Ed Helms

130. Kahara Hodges

131. Karen Horne

132. Eric Ibarra

133. Jessica Jazayeri

134. Barry Jenkins

135. Christina Jimenez

136. Samuel Johns

137. Burrell Jones

138. Gloria Kellett

139. Riley Keough

140. Elena Klaver

141. Kenneth Klonsky

142. Kris Kristofferson

143. Larry Laboe

144. Lorna Lefoux

145. Jesse Leigh

146. Gabe Leidman

147. Christopher Locklear

148. Justin Louiz

149. Marcos Luevanos

150. Alexandria Martin

151. Kelley Mcgregor

152. Rose McIver

153. M’Daya Meliani

154. Elizabeth Méndez Berry

155. Kyle Michael Mendiola

156. Charles Micheaux

157. Ryan Miguel

158. Dustin Milligan

159. Aaron Mirmalek

160. Michael Moore

161. Solange Morales

162. Tom Morello

163. Matthew Murray

164. Nalita Murray

165. Graham Nash

166. Zoe Neugebohr

167. Evangeline Ordaz

168. Anshantia Oso

169. Gil Ozeri

170. Carolina Paiz

171. Adam Parker

172. Eric Parmater

173. Illana Pena

174. Carmen Perez-Jordan

175. Jarrid Poitras

176. Penny Prentice

177. Heather Rae

178. Bonnie Raitt

179. Vanessa Ramos

180. Preston Randolph

181. Dailyn Rodriguez

182. Gladys Rodriguez

183. Shannon Rivers

184. Calixto Robles

185. Oliverio Rodriguez

186. Robby Romero

187. Pacita Rudder

188. Mark Ruffalo

189. Amber Ruffin

190. Morgan Sackett

191. Chitra Sampath

192. Tekenya Sanchez

193. Nico Santos

194. Tanya Saracho

195. Debra Scacco

196. Claire Scanlon

197. Michael Schur

198. Heath Seifert

199. Haley Seppa

200. Nina Shaw

201. Chloe Simpson

202. Mary Sinclair

203. Lauren Smith

204. Andy Spahn

205. Ringo Starr

206. Shelby Stone

207. Lynette Taylor

208. Paul F. Tompkins

209. Andrew Troy

210. Tanya Tucker

211. Steven Van Zandt

212. Lindsey Villareal

213. Andrew Williamson

214. Casey Wilson

215. Hilary Winston

216. Deborah Wolfe

*

"It poorly serves the cause of justice to allow such a thoroughly discredited conviction to stand and to cause further pain and suffering for Mr. Peltier." - Coretta Scott King (2000).


* * *


Allegato 7. Una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America

Di seguito una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

*

Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


* * *

UN APPELLO AI PARLAMENTARI ITALIANI PER LA LIBERAZIONE DI LEONARD PELTIER


Oggetto: appello a un impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier, da 47 anni detenuto innocente


Egregie senatrici, egregi senatori,

Egregie deputate, egregi deputati,

conoscete gia' la vicenda di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni detenuto innocente.

E sapete anche che la sua liberazione nel corso di quasi mezzo secolo e' stata richiesta da personalita' come Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, Desmond Tutu, Rigoberta Menchu', Shirin Ebadi, papa Francesco, il Dalai Lama ed innumerevoli altre.

Ricorderete anche che il compianto Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, pochi mesi prima dell'improvvisa scomparsa, aveva promosso un appello per la liberazione di Leonard Peltier. E del resto il Parlamento Europeo gia' negli anni Novanta del secolo scorso aveva ripetutamente richiesto la sua liberazione.

Negli ultimi mesi due nuovi autorevoli inviti sono stati rivolti al Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia che liberi l'illustre attivista nativo americano: alcuni mesi fa la commissione giuridica ad hoc dell'Onu; e lo scorso settembre con voto unanime il comitato nazionale del Partito Democratico statunitense (il partito politico cui appartiene lo stesso Presidente Biden).

Sarebbe di grande importanza che anche il Parlamento italiano volesse unire la sua voce all'appello promosso da prestigiosissime personalita', innumerevoli associazioni umanitarie (prima fra tutte Amnesty International), istituzioni di tutto il mondo, affinche' il Presidente statunitense conceda la grazia che restituisca la liberta' a un uomo innocente che e' ormai per l'umanita' intera testimone e simbolo della lotta per i diritti umani e dei popoli e per la difesa della Madre Terra. 

Per tutto quanto precede siamo quindi a pregarvi di un vostro autorevole impegno a richiedere al Presidente degli Stati Uniti d'America la concessione della grazia che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

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Per contatti diretti con l'"International Leonard Peltier Defense Committee": sito: wwww.whoisleonardpeltier.info, e-mail: contact@whoisleonardpeltier.info, recapiti telefonici: Carol Gokee, International Leonard Peltier Defense Committee, 715-209-4453; Jean Roach, International Leonard Peltier Defense Committee, 605-415-3127; Kevin Sharp, former Federal District Court Judge & Peltier's lead attorney, 615-434-7001.

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In calce alleghiamo alcuni minimi materiali informativi:

1. L'appello del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli del 2021

2. La risoluzione del Parlamento Europeo del 1999

3. Un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard Peltier

4. La risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022

5. Una minima notizia biografica su Leonard Peltier

6. Una minima notizia bibliografica su Leonard Peltier

7. Una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America

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Ringraziandovi fin d'ora per l'attenzione, vogliate gradire cordiali saluti,


il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo


Viterbo, 4 dicembre 2022


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Dal 2021 e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 47 anni prigioniero innocente.

Piu' specificamente: dal giugno 2021 il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" ha lavorato intensamente a qualificare ed estendere la solidarieta' con Leonard Peltier in Italia (ma anche in Europa e negli Stati Uniti d'America e in Canada).

Sul piano della qualificazione della solidarieta' ha promosso molti incontri di studio e ha fatto conoscere per la prima volta in Italia molti libri il cui studio e' fondamentale per chi vuole impegnarsi per sostenere Leonard Peltier e le lotte attuali dei nativi americani.

Sul piano dell'estensione della solidarieta' ha raggiunto ripetutamente decine di migliaia di interlocutori, e raccolto migliaia di adesioni: coinvolgendo figure di grande prestigio della riflessione morale e dell'impegno civile, della scienza e delle arti, dei movimenti e delle istituzioni.

Il criterio e' stato di coinvolgere persone, associazioni ed istituzioni in grado di esercitare un'azione persuasiva nei confronti del Presidente degli Stati Uniti d'America affinche' conceda la grazia presidenziale che restituisca la liberta' a Leonard Peltier.

In questa iniziativa, sul versante del coinvolgimento delle istituzioni, di particolare valore e' stata l'adesione del compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, quelle di molti parlamentari e parlamentari emeriti, quelle dei sindaci di vari comuni d'Italia, da Aosta a Bologna, da Palermo a Pesaro.


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Indice degli allegati

1. L'appello del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli del 2021

2. La risoluzione del Parlamento Europeo del 1999

3. Un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard Peltier

4. La risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022

5. Una minima notizia biografica su Leonard Peltier

6. Una minima notizia bibliografica su Leonard Peltier

7. Una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America


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1. L'appello del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli del 2021

Il Presidente Sassoli il 23 agosto 2021 ha espresso pubblicamente - con una conferenza stampa, un video e un tweet - la richiesta al Presidente degli Stati Uniti d'America di concedere la grazia a Leonard Peltier.

Nel suo tweet del 23 agosto 2021 il Presidente Sassoli scrisse, in italiano e in inglese:

"Inviero' una lettera alle autorita' statunitensi chiedendo clemenza per Leonard Peltier, attivista per i diritti umani dell'American Indian Movement, in carcere da 45 anni.

Spero che le autorita' accolgano il mio invito. I diritti umani vanno difesi sempre, ovunque".

"I will send a letter to the US authorities asking for clemency for Leonard Peltier. A human rights activist of the American Indian Movement, he has been imprisoned for 45 years.

I hope the authorities will take up my invitation. Human rights must be defended always, everywhere".


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2. La risoluzione del Parlamento Europeo del 1999

Risoluzione del Parlamento Europeo dell'11 febbraio 1999 (pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. C 150 del 28/05/1999 pag. 0384, B4-0169, 0175, 0179 e 0199/99):

"Risoluzione sul caso di Leonard Peltier

Il Parlamento europeo,

- vista la sua risoluzione del 15 dicembre 1994 sulla grazia per Leonard Peltier (GU C 18 del 23.1.1995, pag. 183),

A. considerando il ruolo svolto da Leonard Peltier nella difesa dei diritti dei popoli indigeni,

B. considerando che Leonard Peltier e' stato condannato nel 1977 a due ergastoli dopo essere stato estradato dal Canada, benche' non vi fosse alcuna prova della sua colpevolezza,

C. considerando che Amnesty International ha ripetutamente espresso le proprie preoccupazioni circa l'equita' del processo che ha condotto alla condanna di Leonard Peltier,

D. considerando che il governo degli Stati Uniti ha ormai ammesso che gli affidavit utilizzati per arrestare e estradare Leonard Peltier dal Canada erano falsi e che il Pubblico ministero statunitense Lynn Crooks ha affermato che il governo degli Stati Uniti non aveva alcuna prova di chi aveva ucciso gli agenti,

E. considerando che dopo 23 anni trascorsi nei penitenziari federali, le condizioni di salute di Leonard Peltier si sono seriamente aggravate e che secondo il giudizio di specialisti la sua vita potrebbe essere in pericolo se non ricevera' adeguate cure mediche,

F. considerando che le autorita' penitenziarie continuano a negargli adeguate cure mediche in violazione del diritto umanitario internazionale e i suoi diritti costituzionali,

G. rilevando che Leonard Peltier ha esaurito tutte le possibilita' di appello concessegli dal diritto statunitense,

1. insiste ancora una volta affinche' venga concessa a Leonard Peltier la grazia presidenziale;

2. insiste affinche' Leonard Peltier sia trasferito in una clinica dove possa ricevere le cure mediche del caso;

3. ribadisce la sua richiesta di un'indagine sulle irregolarita' giudiziarie che hanno portato alla reclusione di Leonard Peltier;

4. incarica la sua delegazione per le relazioni con gli Stati Uniti di sollevare il caso di Leonard Peltier iscrivendolo all'ordine del giorno del prossimo incontro con i parlamentari americani;

5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Congresso statunitense e al Presidente degli Stati Uniti d'America".


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3. Un estratto dal documento dell'Onu del 2022 che chiede la liberazione di Leonard Peltier

Human Rights Council

Working Group on Arbitrary Detention

Opinions adopted by the Working Group on Arbitrary Detention at its ninety-third session, 30 March–8 April 2022

Opinion No. 7/2022 concerning Leonard Peltier (United States of America)

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1. The Working Group on Arbitrary Detention was established in resolution 1991/42 of the Commission on Human Rights. In its resolution 1997/50, the Commission extended and clarified the mandate of the Working Group. Pursuant to General Assembly resolution 60/251 and Human Rights Council decision 1/102, the Council assumed the mandate of the Commission. The Council most recently extended the mandate of the Working Group for a three-year period in its resolution 42/22.

2. In accordance with its methods of work (1), on 10 December 2021 the Working Group transmitted to the Government of the United States of America a communication concerning Leonard Peltier. The Government replied to the communication on 11 February 2022. The State is a party to the International Covenant on Civil and Political Rights.

3. The Working Group regards deprivation of liberty as arbitrary in the following cases:

(a) When it is clearly impossible to invoke any legal basis justifying the deprivation of liberty (as when a person is kept in detention after the completion of his or her sentence or despite an amnesty law applicable to him or her) (category I);

(b) When the deprivation of liberty results from the exercise of the rights or freedoms guaranteed by articles 7, 13, 14, 18, 19, 20 and 21 of the Universal Declaration of Human Rights and, insofar as States parties are concerned, by articles 12, 18, 19, 21, 22, 25, 26 and 27 of the Covenant (category II);

(c) When the total or partial non-observance of the international norms relating to the right to a fair trial, established in the Universal Declaration of Human Rights and in the relevant international instruments accepted by the States concerned, is of such gravity as to give the deprivation of liberty an arbitrary character (category III);

(d) When asylum seekers, immigrants or refugees are subjected to prolonged administrative custody without the possibility of administrative or judicial review or remedy (category IV);

(e) When the deprivation of liberty constitutes a violation of international law on the grounds of discrimination based on birth, national, ethnic or social origin, language, religion, economic condition, political or other opinion, gender, sexual orientation, disability, or any other status, that aims towards or can result in ignoring the equality of human beings (category V).

*

(...)

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Disposition

101. In the light of the foregoing, the Working Group renders the following opinion:

The deprivation of liberty of Leonard Peltier, being in contravention of articles 2, 7 and 9 of the Universal Declaration of Human Rights and articles 2 (1), 9 and 26 of the International Covenant on Civil and Political Rights, is arbitrary and falls within categories III and V.

102. The Working Group requests the Government of the United States to take the steps necessary to remedy the situation of Mr. Peltier without delay and bring it into conformity with the relevant international norms, including those set out in the Universal Declaration of Human Rights and the International Covenant on Civil and Political Rights.

103. The Working Group considers that, taking into account all the circumstances of the case, including the risk to Mr. Peltier's health, the appropriate remedy would be to release Mr. Peltier immediately and accord him an enforceable right to compensation and other reparations, in accordance with international law (48). In the current context of the COVID-19 pandemic and the threat that it poses in places of detention, the Working Group calls upon the Government to take urgent action to ensure the immediate release of Mr. Peltier.

104. The Working Group urges the Government to ensure a full and independent investigation of the circumstances surrounding the arbitrary detention of Mr. Peltier and to take appropriate measures against those responsible for the violation of his rights.

105. In accordance with paragraph 33 (a) of its methods of work, the Working Group refers the present case to the Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment, the Special Rapporteur on the right of everyone to the enjoyment of the highest attainable standard of physical and mental health, the Independent Expert on the enjoyment of all human rights by older persons, and the Special Rapporteur on the rights of indigenous peoples, for appropriate action.

106. The Working Group requests the Government to disseminate the present opinion through all available means and as widely as possible.

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Follow-up procedure

107. In accordance with paragraph 20 of its methods of work, the Working Group requests the source and the Government to provide it with information on action taken in follow-up to the recommendations made in the present opinion, including:

(a) Whether Mr. Peltier been released and, if so, on what date;

(b) Whether compensation or other reparations have been made to Mr. Peltier;

(c) Whether an investigation has been conducted into the violation of Mr. Peltier's rights and, if so, the outcome of the investigation;

(d) Whether any legislative amendments or changes in practice have been made to harmonize the laws and practices of the United States with its international obligations in line with the present opinion;

(e) Whether any other action has been taken to implement the present opinion.

108. The Government is invited to inform the Working Group of any difficulties it may have encountered in implementing the recommendations made in the present opinion and whether further technical assistance is required, for example through a visit by the Working Group.

109. The Working Group requests the source and the Government to provide the abovementioned information within six months of the date of transmission of the present opinion. However, the Working Group reserves the right to take its own action in follow-up to the opinion if new concerns in relation to the case are brought to its attention. Such action would enable the Working Group to inform the Human Rights Council of progress made in implementing its recommendations, as well as any failure to take action.

110. The Working Group recalls that the Human Rights Council has encouraged all States to cooperate with the Working Group and has requested them to take account of its views and, where necessary, to take appropriate steps to remedy the situation of persons arbitrarily deprived of their liberty, and to inform the Working Group of the steps they have taken (49).

[Adopted on 30 March 2022]


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4. La risoluzione approvata all'unanimita' dal Comitato Nazionale del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America l'8 settembre 2022

The following Resolution will be considered by the Resolutions Committee at its meeting on September 8, 2022.

Submitted by:

Ruth Buffalo/ND

Patrick Hart/Chair/ND

Kari Breker/Vice Chair/ND

Adam Goldwyn/ND

Clara Pratte/AZ

Resolution to Consider an Award of Executive Clemency for Leonard Peltier

WHEREAS, Democrats have sought to use clemency powers to secure the release of those serving unduly long or unjust prison sentences; and

WHEREAS, the Obama administration commuted the sentences of more than 1,700 people serving unjust sentences after a thorough review of their individual cases and the Biden administration has so far used clemency powers for more than 75 individuals serving unjust sentences as part of a broader strategy to make the criminal justice system more fair; and

WHEREAS, the Biden administration, under the direction of Secretary Deb Haaland, is leading a historic investigation into the lasting social impacts - such as, historical and intergenerational trauma - of the federal Indian boarding school system that separated Mr. Peltier from his family at a young age; and

WHEREAS, Mr. Peltier is 77 years old, and has served more than 45 years in federal prison - at least five years solitary confinement - in numerous prisons across the United States; and

WHEREAS, Leonard Peltier is Native American, elderly and suffers from severe health conditions, including diabetes and a lethal abdominal aortic aneurysm; life ending if ruptured; and

WHEREAS, The Department of Justice (DOJ) has issued a national response to the COVID-19 pandemic authorizing the Federal Bureau of Prisons (BOP) to release elderly inmates and those with underlying health conditions from federal prisons; Mr. Peltier is imprisoned at the Coleman Federal Correctional Complex in Florida and qualifies for early release under BOP guidelines; and

WHEREAS, Mr. Peltier was convicted and sentenced to two consecutive life sentences in 1977 for the murders of Federal Bureau of Investigation (FBI) agents Ronald Williams and Jack Coler, killed on June 26, 1975, during a confrontation with members of the American Indian Movement (AIM) on the Pine Ridge Indian reservation; Joseph Stuntz, a 23-year-old member of the Coeur d'Alene Tribe, was also killed that day, and his death was never investigated; and

WHEREAS, Mr. Peltier was extradited from Canada based on false statements of an alleged eye witness who later retracted her testimony; and

WHEREAS, many evidentiary and procedural irregularities arose during Mr. Peltier's prosecution, such as alleged key eyewitness to the shootings later retracting testimony disclosing threats against the eyewitness and family by the FBI; and

WHEREAS, a 1980 Freedom of Information Act ruling revealed to Mr. Peltier's lawyers the prosecution withheld evidence that might have impacted Mr. Peltier's case; and

WHEREAS, although legal experts have criticized the trial for its failed due process, appeals for presidential consideration of clemency by distinguished Americans and justice organizations have had no success; and

WHEREAS, this further diminishes American Indians' faith in the criminal justice system throughout the country; and

WHEREAS, hundreds of tribal nations have supported early release and clemency Mr. Peltier's throughout the years, and the Turtle Mountain Band of Chippewa, of which Mr. Peltier is a member, has offered housing, elderly support, and reintegration services upon Mr. Peltier's release; and

WHEREAS, petitions for Mr. Peltier's release are widespread and urgent, including those who once were part of the 1977 criminal prosecution and former U.S. Attorney James H. Reynolds, having garnered over 275,000 signatures on a petition requesting President Biden grant Mr. Peltier clemency; and

WHEREAS, Amnesty International, a global human rights organization with over 10 million members, supporters, and activists worldwide, continues the call for Mr. Peltier's release to this day; and

WHEREAS, Mr. Peltier has overwhelming support from internationally respected champions of human rights, including the late Nelson Mandela, His Holiness the Dalai Lama, Mikhail Gorbachev, Mary Robinson, former President of Ireland and United Nations High Commissioner for Human Rights, the European Parliament, the Belgian Parliament, the Italian Parliament, the Kennedy Memorial Center for Human Rights, the Rev. Jesse Jackson, Rigoberta Menchu, seven Nobel Peace Prize Laureates (including Archbishop Desmond Tutu and Shirin Ebadi), Rage Against the Machine, Pete Seeger, Carlos Santana, Harry Belafonte, Gloria Steinem, and Robert Redford, representing but a fraction of those who recognize the injustice imposed upon Mr. Peltier; and

WHEREAS, the National Caucus of Native American State Legislators, tribal nation leaders, and the National Congress of American Indians, within our representative states and beyond, have demanded Mr. Peltier's clemency and release;

THEREFORE, BE IT RESOLVED, that the DNC platform states that the President should use clemency powers "to secure the release of those serving unduly long sentences;" and

BE IT FURTHER RESOLVED, that given the overwhelming support for clemency, the constitutional due process issues underlying Mr. Peltier's prosecution, his status as an elderly inmate, and that he is an American Indian, who suffer from greater rates of health disparities and severe underlying health conditions, Mr. Peltier is a good candidate to be granted mercy and leniency; and

BE IT FURTHER RESOLVED, that it is highly appropriate that consideration of clemency for Mr. Peltier be prioritized and expedited, so that Mr. Peltier can return to his family and live his final years among his people.


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5. Una minima notizia biografica su Leonard Peltier

Leonard Peltier nasce a Grand Forks, nel North Dakota, il 12 settembre 1944.

Nell'infanzia, nell'adolescenza e nella prima giovinezza subisce pressoche' tutte le vessazioni, tutte le umiliazioni, tutti i traumi e l'emarginazione che il potere razzista bianco infligge ai nativi americani. Nella sua autobiografia questo processo di brutale alienazione ed inferiorizzazione e' descritto in pagine profonde e commoventi.

Nei primi anni Settanta incontra l'American Indian Movement (Aim), fondato nel 1968 proprio per difendere i diritti e restituire coscienza della propria dignita' ai nativi americani; e con l'impegno nell'Aim riscopre l'orgoglio di essere indiano - la propria identita', il valore della propria cultura, e quindi la lotta per la riconquista dei diritti del proprio popolo e di tutti i popoli oppressi.

Partecipa nel 1972 al "Sentiero dei trattati infranti", la carovana di migliaia di indiani che attraversa gli Stati Uniti e si conclude a Washington con la presentazione delle rivendicazioni contenute nel documento detto dei "Venti punti" che il governo Nixon non degna di considerazione, e con l'occupazione del Bureau of Indian Affairs.

Dopo l'occupazione nel 1973 da parte dell'Aim di Wounded Knee (il luogo del massacro del 1890 assurto a simbolo della memoria del genocidio delle popolazioni native commesso dal potere razzista e colonialista bianco)  nella riserva di Pine Ridge - in cui Wounded Knee si trova - si scatena la repressione: i nativi tradizionalisti ed i militanti dell'Aim unitisi a loro nel rivendicare l'identita', la dignita' e i diritti degli indiani, vengono perseguitati e massacrati dagli squadroni della morte del corrotto presidente del consiglio tribale Dick Wilson: uno stillicidio di assassinii in cui i sicari della polizia privata di Wilson (i famigerati "Goons") sono favoreggiati dall'Fbi che ha deciso di perseguitare l'Aim ed eliminarne i militanti con qualunque mezzo.

Nel 1975 per difendersi dalle continue aggressioni dei Goons di Wilson, alcuni residenti tradizionalisti chiedono l'aiuto dell'Aim, un cui gruppo di militanti viene ospitato nel ranch della famiglia Jumping Bull in cui organizza un campo di spiritualita'.

Proprio in quel lasso di tempo Dick Wilson sta anche trattando in segreto la cessione di una consistente parte del territorio della riserva alle compagnie minerarie.

Il 26 giugno 1975 avviene l'"incidente a Oglala", ovvero la sparatoria scatenata dall'Fbi che si conclude con la morte di due agenti dell'Fbi, Jack Coler e Ronald Williams, e di un giovane militante dell'Aim, Joe Stuntz, e la successiva fuga dei militanti dell'Aim superstiti guidati da Leonard Peltier che riescono ad eludere l'accerchiamento da parte dell'Fbi e degli squadroni della morte di Wilson.

Mentre nessuna inchiesta viene aperta sulla morte della giovane vittima indiana della sparatoria, cosi' come nessuna adeguata inchiesta era stata aperta sulle morti degli altri nativi assassinati nei mesi e negli anni precedenti da parte dei Goons, l'Fbi scatena una vasta e accanita caccia all'uomo per vendicare la morte dei suoi due agenti: in un primo momento vengono imputati dell'uccisione dei due agenti quattro persone: Jimmy Eagle, Dino Butler, Leonard Peltier e Bob Robideau.

Dino Butler e Bob Robideau vengono arrestati non molto tempo dopo, processati a Rapid City ed assolti perche' viene loro riconosciuta la legittima difesa.

A quel punto l'Fbi decide di rinunciare a perseguire Jimmy Eagle e di concentrare le accuse su Leonard Peltier, che nel frattempo e' riuscito a riparare in Canada; li' viene arrestato ed estradato negli Usa sulla base di due affidavit di una "testimone" che lo accusano menzogneramente del duplice omicidio; la cosiddetta "testimone" successivamente rivelera' di essere stata costretta dall'Fbi a dichiarare e sottoscrivere quelle flagranti falsita'.

Peltier viene processato non a Rapid City come i suoi compagni gia' assolti per legittima difesa ma a Fargo, da una giuria di soli bianchi, in un contesto razzista fomentato dall'Fbi.

Viene condannato a due ergastoli nonostante sia ormai evidente che le testimonianze contro di lui erano false, estorte ai testimoni dall'Fbi con gravi minacce, e nonostante che le cosiddette prove contro di lui fossero altrettanto false.

Successivamente infatti, grazie al Freedom of Information Act, fu possibile accedere a documenti che l'Fbi aveva tenuto nascosti e scoprire che non era affatto il cosiddetto "fucile di Peltier" ad aver ucciso i due agenti.

In carcere, si organizza un tentativo di ucciderlo, che viene sventato in modo rocambolesco; ma anche se riesce a salvarsi la vita Leonard Peltier viene sottoposto a un regime particolarmente vessatorio e le sue condizioni di salute ben presto si aggravano.

Tuttavia anche dal carcere, anche in condizioni di particolare durezza, Leonard Peltier riesce a svolgere un'intensa attivita' di testimonianza, di sensibilizzazione, di militanza, finanche di beneficenza; un'attivita' non solo di riflessione e d'impegno morale, sociale e politico, ma anche artistica e letteraria; nel corso degli anni diventa sempre piu' un punto di riferimento in tutto il mondo, come lo fu Nelson Mandela negli anni di prigionia nelle carceri del regime dell'apartheid.

La sua liberazione viene chiesta da illustri personalita', ma e' costantemente negata da parte di chi ha il potere di concederla. Analogamente la richiesta di un nuovo pronunciamento giudiziario e' sempre respinta, cosi' come gli vengono negate tutte le altre guarentigie riconosciute a tutti i detenuti.

Nel 1983 e poi in seconda edizione nel 1991 viene pubblicato il libro di Peter Matthiessen che fa piena luce sulla persecuzione subita da Leonard Peltier.

Nel 1999 viene pubblicata l'autobiografia di Leonard Peltier (presto tradotta anche in francese, italiano, spagnolo e tedesco).

Ma nei primi anni Duemila il processo per la tragica morte di un'altra militante del'Aim, Anna Mae Aquash, viene strumentalizzato dall'Fbi per orchestrare una nuova squallida e grottesca campagna diffamatoria e persecutoria nei confronti di Leonard Peltier. E nel 2009 un agente speciale che aveva avuto un ruolo fondamentale nella "guerra sporca" dell'Fbi contro l'Aim, Joseph Trimbach, da' alle stampe un libro che e' una vera e propria "summa" delle accuse contro Leonard Peltier.

Tuttavia e' ormai chiarissimo che Peltier e' innocente, e la prova definitiva dell'innocenza la da' proprio il libro di Trimbach: in quest'opera il cui scopo dichiarato e' dimostrare che l'Aim e' nient'altro che un'organizzazione criminale e terroristica, e che Leonard Peltier e' nient'altro che un efferato assassino, l'autore non solo non presenta alcuna vera prova contro Peltier, ma di fatto conferma cosi' che prove contro Peltier non ci sono.

Ma gli anni continuano a passare e la solidarieta' con Leonard Peltier non riesce ad ottenerne la liberazione. Occlusa proditoriamente la via giudiziaria, resta solo la grazia presidenziale, ma quando alcuni presidenti statunitensi lasciano intendere di essere disposti a prendere in considerazione un atto di clemenza che restituirebbe la liberta' a Leonard Peltier la reazione dell'Fbi e' minacciosa. Clinton prima e Obama poi rinunciano. Pavidita' dinanzi alla capacita' di intimidazione anche nei confronti della Casa bianca da parte dell'Fbi?

E giungiamo ad oggi: Leonard Peltier, che e' gia' affetto da gravi patologie, alcuni mesi fa e' stato anche malato di covid: nuovamente chiediamo al presidente degli Stati Uniti che sia liberato e riceva cure adeguate. Non muoia in carcere un uomo innocente, non muoia in carcere un eroico lottatore per i diritti umani di tutti gli esseri umani e per la difesa del mondo vivente.

Leonard Peltier deve essere liberato non solo perche' e' anziano e malato, ma perche' e' innocente.


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6. Una minima notizia bibliografica su Leonard Peltier

- Edda Scozza, Il coraggio d'essere indiano. Leonard Peltier prigioniero degli Stati Uniti, Erre Emme, Pomezia (Roma) 1996 (ora Roberto Massari Editore, Bolsena Vt).

- Peter Matthiessen, In the Spirit of Crazy Horse, 1980, Penguin Books, New York 1992 e successive ristampe; in edizione italiana: Peter Matthiessen, Nello spirito di Cavallo Pazzo, Frassinelli, Milano 1994.

- Leonard Peltier (con la collaborazione di Harvey Arden), Prison writings. My life is my sun dance, St. Martin's Griffin, New York 1999; in edizione italiana: Leonard Peltier, La mia danza del sole. Scritti dalla prigione, Fazi, Roma 2005.

- Jim Messerschmidt, The Trial of Leonard Peltier, South End Press, Cambridge, MA, 1983, 1989, 2002 (disponibile in edizione digitale nel sito dell'"International Leonard Peltier Defense Committee": www.whoisleonardpeltier.info)-

- Bruce E. Johansen, Encyclopedia of the American Indian Movement, Greenwood, Santa Barbara - Denver - Oxford, 2013 e piu' volte ristampata.

- Ward Churchill e Jim Vander Wall, Agents of Repression: The FBI's Secret Wars Against the Black Panther Party and the American Indian Movement, South End Press, Boulder, Colorado, 1988, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.

- Ward Churchill e Jim Vander Wall, The COINTELPRO Papers: Documents from the FBI's Secret Wars Against Dissent in the United States, South End Press, Boulder, Colorado, 1990, 2002, Black Classic Press, Baltimore 2022.

- Joseph H. Trimbach e John M. Trimbach, American Indian Mafia. An FBI Agent's True Story About Wounded Knee, Leonard Peltier, and the American Indian Movement (AIM), Outskirts Press, Denver 2009.

- Roxanne Dunbar-Ortiz, An Indigenous Peoples' History of the United States, Beacon Press, Boston 2014.

- Dick Bancroft e Laura Waterman Wittstock, We Are Still Here. A photographic history of the American Indian Movement, Minnesota Historical Society Press, 2013.

- Michael Koch e Michael Schiffmann, Ein leben fur Freiheit. Leonard Peltier und der indianische Widerstand, TraumFaenger Verlag, Hohenthann 2016.


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7. Una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America

Di seguito una proposta di lettera da inviare al Presidente degli Stati Uniti d'America recante la richiesta della grazia presidenziale per Leonard Peltier, e le istruzioni per inviarla attraverso il sito della Casa Bianca.

Nel web aprire la pagina della Casa Bianca attraverso cui inviare lettere: https://www.whitehouse.gov/contact/

Compilare quindi gli item successivi:

- alla voce MESSAGE TYPE: scegliere Contact the President

- alla voce PREFIX: scegliere il titolo corrispondente alla propria identita'

- alla voce FIRST NAME: scrivere il proprio nome

- alla voce SECOND NAME: si puo' omettere la compilazione

- alla voce LAST NAME: scrivere il proprio cognome

- alla voce SUFFIX, PRONOUNS: si puo' omettere la compilazione

- alla voce E-MAIL: scrivere il proprio indirizzo e-mail

- alla voce PHONE: scrivere il proprio numero di telefono seguendo lo schema 39xxxxxxxxxx

- alla voce COUNTRY/STATE/REGION: scegliere Italy

- alla voce STREET: scrivere il proprio indirizzo nella sequenza numero civico, via/piazza

- alla voce CITY: scrivere il nome della propria citta' e il relativo codice di avviamento postale

- alla voce WHAT WOULD YOU LIKE TO SAY? [Cosa vorresti dire?]: copiare e incollare il messaggio seguente:

Mr. President,

Although I reside far from your country, I am aware of the injustice that has persisted for 47 years against Leonard Peltier, who was denied a review of his trial even after exculpatory evidence emerged for the events of June 26, 1975 on the Pine Ridge (SD) reservation where two federal agents and a Native American lost their lives.

I therefore appeal to your supreme authority to pardon this man, now elderly and ill, after nearly half a century of imprisonment.

I thank you in advance for your positive decision, with best regards.

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Traduzione italiana del testo che precede:

Signor Presidente,

sebbene io risieda lontano dal Suo Paese, sono consapevole dell'ingiustizia che persiste da 47 anni nei confronti di Leonard Peltier, al quale e' stata negata la revisione del processo anche dopo che sono emerse prove a discarico per gli eventi del 26 giugno 1975 nella riserva di Pine Ridge (South Dakota) in cui persero la vita due agenti federali e un nativo americano.

Mi appello quindi alla Sua suprema autorita' affinche' conceda la grazia a questo uomo, ormai anziano e malato, dopo quasi mezzo secolo di detenzione.

La ringrazio fin d'ora per la Sua decisione positiva, con i migliori saluti.


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