Giù
le mani
dalla
nostra
Taranto!
fiume tara
COM’È OGGI
Il Tara è un piccolo fiume, la cui assonanza con la città di Taranto è legata alla leggenda secondo cui Taras, figlio di Poseidone, giunto presso il corso d’acqua edificò la città.
È un'area protetta, caratterizzata da acqua cristallina, ricchezza di biodiversità ed ecosistemi di pregio. Ha importanza economica per la città di Taranto e i comuni limitrofi, poiché le sue acque sono utilizzate per l’agricoltura e l'irrigazione di campi, agrumeti e uliveti.
Ha importanza turistica, poiché apprezzato dai bagnanti per le proprietà terapeutiche e taumaturgiche delle sue acque, e religiosa, per le persone devote alla Madonna del fiume Tara.
Le sue acque sorgive sono inoltre legate alla rete idrogeologica sotterranea della città, rappresentata dai citri del Mar Piccolo, fondamentali per la produzione di mitili della città, presidio slow food.
... COSA VORREBBERO REALIZZARE
L’amministrazione della Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese hanno annunciato la costruzione del più grande dissalatore ad osmosi dell’intera nazione presso il fiume Tara, affidato ad una multinazionale, capace di produrre 60mila metri cubi al giorno di acqua potabile, ma potrebbe produrre diversi effetti negativi economici, ambientali, sociali e culturali:
drastica riduzione della portata idrica del fiume e conseguente prosciugamento dello stesso;
danni irreversibili alla biodiversità del fiume, con perdita di specie animali/vegetali;
emissione di circa 7.600 tonnellate di anidride carbonica annue, con peggioramento della qualità dell’aria;
danni paesaggistici di un sito importante dal punto di vista storico, culturale e religioso;
possibile compromissione della rete idrogeologica dei citri di Mar Piccolo, e della mitilicoltura tarantina;
riversamento della salamoia prodotta dal dissalatore in mare, con ulteriori danni sull’intero ecosistema marino.
I dissalatori sono impianti molto energivori e costosi e pongono significativi problemi di impatto ambientale.
L’ACQUA È UN BENE FONDAMENTALE MA LA RETE IDRICA PUGLIESE PRESENTA SITUAZIONE DI GRAVE CRITICITÀ DI DISPERSIONE (NELLA RETE TARANTINA IL 52% TOTALE).
AL FINE DI TUTELARE IL SITO MA GARANTIRE L’APPROVVIGIONAMENTO IDRICO SAREBBE PIÙ OPPORTUNO LA RINATURALIZZAZIONE DELLA FOCE, ATTUALMENTE IN STATO DI ABBANDONO, RENDENDO IL FIUME FRUIBILE E FUNZIONALE ALLA CITTADINANZA DA UN LATO, E IL MIGLIORAMENTO DELLA INFRASTRUTTURA DELL’AQP DALL’ALTRO!