La modalità narrativa prescelta è la videoperformance che ripercorra, attraverso i capitoli, gli stadi dell’iter processuale.
Capitolo I Fondazione_Il racconto di vetiquattro ore di vita virtuale di quattro potenziali fruitori, dentro e fuori l’edificio, rende domestico l’incompiuto.
Capitolo II Prefigurazione_Un’installazione effimera prefigura, attraverso suoni e luci, quanto poi ci si augura che accada, per fare luogo e dare identità.
Capitolo III Appropriazione_Il recinto (temenos) viene interrotto e collocato un info-box (propilei) per recepire intenzioni e costruire una rete di relazioni.
Capitolo IV Condivisione_Una comunità di artisti-pionieri, con iniziative transitorie, dà vita alla narrazione urbana di una storia in divenire (stArter).
Capitolo V Trasformazione_Gli interventi sono tesi a garantire massimo contenimento energetico e sfruttamento di energie rinnovabili (a zero emissioni).
Capitolo VI Definizione_L’ibridazione funzionale restituisce la pluralità della città storica garantendo la sostenibilità economica evitando la gentrificazione.
Epilogo_Nell’ultima azione, in occasione della finale presso l’Ambasciata degli Stati Uniti, sei studenti-performer avrebbero ricevuto, ognuno dal se stesso virtuale, una lampadina, l’avrebbero accesa e donata ai presenti. Per la versione definitiva, a causa della contingente emergenza dovuta al covid 19, si è optato per una performance di mail art per concretare l’intenzione di rendere tangibile l’immateriale.