Al fine di ottenere dati significativi per stilare un progetto educativo individualizzato, all’ingresso al Centro i bambini verranno osservati nei momenti ludici ed esaminati mediante valutazione strumentale (VB-MAP) per delineare il globale quadro evolutivo. Ottenute tutte le informazioni rilevanti, ed in seguito ad un colloquio con i genitori, il Supervisore Clinico delineerà il progetto educativo individualizzato rispondente ai bisogni personali.
Il Supervisore clinico stila il programma d’intervento prendendo in esame specifiche strategie educative rispondenti ai bisogni personali, che hanno come fine ultimo quello di favorire l’apprendimento del bambino. Le strategie prese in considerazione sono riconducibili ai vari contesti d’intervento come:
– Setting: l’adattamento dell’ambiente attraverso la strutturazione spazio-temporale, la prevedibilità nel tempo, la chiarificazione del compito e delle richieste, al fine di diminuire i problemi comportamentali e predisporre le condizioni di apprendimento;
– Programmi d’intervento: lo sviluppo di programmi individuali mirati al raggiungimento di obiettivi concreti e controllabili nelle aree funzionali e di sviluppo (imitazione, percezione, motricità globale, comprensione verbale, motricità fine, coordinamento oculo-manuale, area cognitiva e cognitiva-verbale) ;
– Promozione della comunicazione: insegnamento di strategie di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) mediante PECS, linguaggio dei segni LIS, trascrizione di parole, etc. Tale insegnamento avviene in seguito ad una valutazione specifica ed informale del linguaggio;
– Attività sociali: insegnamento graduale, sulla base di una valutazione individuale informale dei livelli di sviluppo delle abilità sociali, delle competenze sociali che porteranno il bambino ad apprezzare le relazioni con le altre persone. Si inizia a verificare ed a lavorare gradualmente, nel rispetto delle difficoltà individuali, sulla tolleranza della prossimità e del contatto con le altre persone;
– Incremento interessi ludici: aumentare gli interessi ludici del bambino, proponendo l’apprendimento di nuovi giochi seguendo i dettami metodologici ABA-VB e svolgendo attività di piccolo gruppo e/o gioco parallelo;
– Gestione tempo libero: si insegna la scansione della giornata (lavoro-riposo), e l’associazione di determinate attività con i corrispettivi luoghi. Si valutano poi le abilità del bambino in momenti di gioco libero individuale (colorare, puzzle, musica, videocassette o televisione, sfogliare o leggere libri etc.) e di gioco condiviso (giochi di società strutturati: carte, giochi di gruppo, palla), e si lavora sulla durata dello span attentivo e sull’autogratificazione nell’apprezzare l’attività come divertente;
– Autonomia personale: indispensabile l’insegnamento delle autonomie personali (pulizia personale e uso della toilette, uso delle posate e comportamento a tavola, vestirsi e svestirsi) attraverso la scomposizione del compito (task analysis), l’identificazione delle difficoltà individuali specifiche per svolgere il compito e la generalizzazione delle competenze acquisite in ambiente naturale.
Il nostro progetto propone un intervento educativo non solo al Centro, ma bensì in altri contesti di vita fondamentali per lo sviluppo del bambino come la scuola e casa, fornendo così un servizio educativo integrato. La triade centro-scuola-casa, permette la realizzazione di una rete sinergica e quindi un raccordo tra tutte le figure che si rapportano con il bambino. Da una rete educativa solida si possono ottenere una molteplicità di benefici quali: garantire una continuità metodologica nell’acquisizione dei contenuti, una coerenza d’intervento nella gestione di situazioni problematiche ed un supporto sul raggiungimento delle autonomie personali.