la guerra greco-turca (1919-1923)

di Lorenzo Bonaguro

Alla fine della Conferenza di Versailles era lecito credere che si fosse giunti finalmente all’agognata pace in Europa ma, come dimostrò il risentimento popolare in Germania per le condizioni imposte, anche in Turchia furono tutt’altro che lieti dei risultati della pace.

Nel maggio del 1919, l’Impero Ottomano era prossimo al collasso: ltre alla guerra, si combatteva una rivoluzione intestina guidata da colui che sarà il fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal. I greci, governati dal nazionalista Eleutherios Venizelos, chiedevano a gran voce che venissero loro assegnate le zone costiere dell’Anatolia, sostenendo che fossero di loro diritto poiché abitate da popolazioni greche in antichità e all’epoca con una forte presenza etnica ellenica.

Con il benestare delle potenze Alleate, un corpo di spedizione militare greco sbarcò a Smirne, o Izmir, iniziando l’occupazione militare delle zone costiere della penisola anatolica. Tuttavia, l’esercito ellenico non si fermò lì. In breve tempo avanzò nell’entroterra, ben al di là delle rivendicazioni originarie. Ciò avvenne grazie al sostegno del Primo Ministro inglese Lloyd George, che voleva mettere sotto pressione gli ottomani per la firma degli accordi di Sèvres. L’avanzata greca sembrò inizialmente inarrestabile, finchè Mustafa Kemal non riorganizzò l’intera resistenza militare: invece di scontri frontali, i turchi adottarono un approccio elastico, basato su ritirate disciplinate e coordinate.

Sul finire dell’anno 1920 la morte del giovane re Alessandro I causò una crisi dinastica che per poco non sfociò nella nascita di una repubblica per mano di Venizelos. Sul trono tornò Costantino, padre di Alessandro e cugino del Kaiser Guglielmo. Ciò provocò conseguenze diplomatiche e all’interno della gerarchia militare, proprio nel delicato momento dell’assalto alla città di Ankara. Le forze governative e quelle rivoluzionarie di Kemal colsero l’occasione e riuscirono a sferrare una prima decisiva sconfitta alle forze elleniche presso il villaggio di İnönü.

Il 1921 fu l’anno della svolta: insofferenti delle ingerenze inglesi nel Mediterraneo, Francia e Italia non solo giunsero a un accordo di pace con le forze rivoluzionarie, ma decisero anche di vendere loro armi. Lo stesso Regno Unito tornò sui suoi passi e decise di rivedere il Trattato di Sèvres per renderlo più accettabile dai turchi. La posizione di Atene divenne sempre più fragile. Anche le operazioni militari si conclusero con pochi successi, vanificati da controffensive nemiche. L’inizio della fine arrivò nell’agosto 1922: le truppe turche erano ormai dirette su Smirne, dove da settimane decine di migliaia di greci e armeni cercavano rifugio dalla violenze e dalle rappresaglie dei soldati di Kemal, il quale cercò invano di trattenere i suoi soldati dal compiere violenze sui civili.

Con l’armistizio di Mudanya del 11 ottobre 1922 le operazioni militari cessarono e la pace arrivò nel 1923 con il Trattato di Losanna che pose fine alla guerra fra le potenze dell’Intesa e la Turchia, e di conseguenza anche alla guerra greco-turca. Nel corso di quasi tre anni di conflitto si sono verificati massacri ad opera di ambo le parti. I numeri oscillano in base alla fonte e lo storico Arnold Toynbee riportò le violenze come testimone oculare.

L’odio etnico e religioso fece vittime lungo tutta la costa e in particolare nella zona del Ponto dove era situata una sostanziosa comunità greco-ortodossa. Alla fine, la pace fu raggiunta al prezzo si sradicare intere popolazioni: mezzo milione di turchi dovettero abbandonare i territori assegnati alla Grecia, mentre quasi un milione e mezzo di greci anatolici dovettero abbondare città che erano abitate fin dall’antichità. Ovviamente altri massacri e violenze furono registrate in questa fase di migrazione forzata. L’evento è rimasto nella memoria storica dei greci come la Catastrofe dell’Asia Minore.



LETTURE E APPROFONDIMENTI:

  • Passato e Presente, La guerra greco-turca, stagione 20/21, Raiplay, https://www.raiplay.it/.../Passato-e-Presente---La-guerra...

  • Francesco Pongiluppi, “La tragedia dei greci del Ponto (1914-1923)”, in Locci e Santuccio (a cura di), "Guerre e battaglie : conflitti di ieri, tensioni di oggi", BastogiLibri, Roma, 2016