Recensione Libro "Nuovi Ventri - Corpi elettronici e disordini architettonici " - Maria Luisa Palumbo

La Rivoluzione Informatica - Sezione a cura di Antonino Saggio

Il ventre,il luogo misterioso dove prende forma la vita, è stato dischiuso al mondo.

Esso è oggi il luogo simbolico di una concezione del corpo radicalmente nuova, caratterizzata da un'inedita continuità fra esterno e interno poichè, là dove l'occhio nudo si ferma, lo sguardo artificiale procede, rivelando gli aspetti più intimi e segreti della vita. Strumento della nuova continuità fra superficie e profondità, la macchina porta oggi i nostri occhi e l'insieme dei nostri sensi dentro il nostro stesso corpo, infondo al pianeta o sulla luna. Da strumento di alterità fra natura e artificio, essa diviene oggi strumento di un nuovo dialogo fra gli uomini, e fra l'uomo e la cosa, fra l'uomo e la natura. E' così che, se il corpo invaso e dilatato dalla tecnologia diviene esso stesso architettura, l'architettura a sua volta  guarda al corpo non più come un modello di ordine e misura formale, ma come un modello di sensibilità, flessibilità, intelligenza e capacità comunicativa. Se il corpo,cioè, progetta la propria estensione spaziale, l'architettura progetta il proprio divenire corporeo. Perchè l'architettura sensibile del corpo vivente possa tradursi in nuovi spazi intelligenti, appare indispensabile una trasformazione del paradigma informatico della logica meccanicistica e computazionale della macchina astratta a una logica della complessità visiva e metaforica, la logica inscritta nelle basi fisiche o corporee dei sistemi viventi.

"Così se la conquista della terraferma ha carattrizzato il mondo antico, e l'attraversamento dei mari il moderno,il possesso dell'aria e dello spazio cosmico definisce l'orizzonte contemporaneo".

Il libro mostra come la macchina diviene essa stessa una seconda pelle  e il mondo diventa di una tridimensionlità infinita cioè il mondo virtuale quindi come un ventre nasce e cresce senza mai fermarsi come se tutti noi fossimo ancora in questo ventre che è il mondo.