Events

Thursday September 5th at 20:00 at the 

TAU auditorium 

of the University of Calabria on the occasion of the SILS 2024 conference, a preview performance of the show Spettri di Newton [in Italian] will take place, produced specifically for the event thanks to the contribution of our sponsors. 

Synopsis


Spettri di Newton, una storia umana della luce 

[Newton's Spectra: A Human Story of Light]

 

Spettri di Newton is a theatrical narrative combining voice, images, and music, centered around the figure of Isaac Newton and his extraordinary philosophical discovery that light is a heterogeneous mixture of colors—a discovery that profoundly impacted his life, leading to a bitter confrontation with the scientific community of his time.

 

Newton presented his new ideas on the nature of light when he was still a young and relatively unknown professor at Cambridge. He published them in an article in 1672 in the Philosophical Transactions of the Royal Society, the first in history to include the word theory in its title. Contrary to his expectations, however, this work became the subject of numerous objections, not only because it challenged the common view that light was simple, pure, and homogeneous, but also due to the strategy he employed in making it public. His choice to write a very concise paper to describe complex concepts and experimental techniques that were anything but simple initially forced him to clarify certain parts and later to reformulate the theory as a whole, fiercely arguing with contemporaries until he ultimately withdrew from the field, removing himself from the community of natural philosophers to focus on alchemy and theology.

 

Newton’s intellectual and scientific journey, that of the brilliant misanthrope, is embedded within the new culture of discovery that began to change the world in the second half of the 17th century, when science began to challenge magic, myth was threatened by facts, and doctrine was replaced by theory. It was a world where one could no longer avoid confrontation, often competition, among peers, which required rules (and thus academies and societies) and claims of priority (and thus the press to certify the authorship of results).

 

Spettri di Newton tells the story of men who ventured down unexplored paths, driven by their talents, abilities, desires, and obsessions, and of their endeavors, as challenging as the path to knowledge itself. It is a paradigmatic, captivating story rich with events that offers numerous keys to interpreting the present time, our information society. Through the lens of theatrical narrative, Spettri di Newton offers a poetic dialogue between distant historical times, speaking both to the scientific community and a wider audience.



Spettri di Newton

Una storia umana della luce


Spettri di Newton è un racconto teatrale per voce, immagini e musica che ruota intorno alla figura di Isaac Newton e alla sua scoperta filosofica straordinaria che la luce è una miscela eterogenea di colori, una scoperta che ha condizionato oltre l’immaginabile la sua vita trascinandolo in un aspro confronto con la comunità scientifica del suo tempo.

Newton espone le sue nuove idee sulla natura della luce quando è ancora solo un giovane e poco conosciuto professore di Cambridge e lo fa in un articolo che viene pubblicato nel 1672 sulle Philosophical Transaction of the Royal Society, il primo della storia che contiene la parola teoria nel titolo. Contrariamente alle sue aspettative, però, questo lavoro diventa oggetto di numerose obiezioni, non tanto e non solo perché sovverte la visione comune che la luce sia semplice, pura e omogenea ma soprattutto a causa della strategia impiegata nel renderlo pubblico. La sua scelta di scrivere un saggio molto conciso per descrivere concetti complessi e tecniche sperimentali niente affatto semplici, lo costringerà inizialmente a chiarirne alcune parti e poi a riformulare la teoria nel suo complesso, litigando ferocemente coi contemporanei fino ad abbandonare addirittura il campo, “tirandosi fuori” dalla comunità dei filosofi naturali per dedicarsi all’alchimia e alla teologia. 

Il percorso intellettuale e scientifico di Newton, il geniale misantropo, è però tutto dentro la nuova cultura della scoperta che nella seconda metà del XVII secolo comincia a cambiare il mondo, quando la scienza comincia ad aggredire la magia, il mito a essere insidiato dai fatti, la dottrina sostituita dalla teoria. È un mondo in cui non ci si può più sottrarre al confronto, spesso alla competizione, tra pari che, per essere gestita, ha bisogno di regole (e dunque di accademie e società) e di rivendicazione di priorità (e dunque della stampa che certifichi la paternità dei risultati). 

Spettri di Newton narra di uomini che hanno battuto strade inesplorate facendosi forza con i loro talenti, capacità, desideri e manie e delle loro imprese, accidentate come solo può esserlo il cammino che porta alla conoscenza. Una storia paradigmatica, appassionante e ricca di eventi che offre numerose chiavi di interpretazione per decifrare il tempo presente, la nostra società dell’informazione. Spettri, attraverso la lente d’ingrandimento della narrazione teatrale, propone un dialogo poetico tra tempi storici lontani, rivolgendosi tanto alla comunità scientifica quanto ad un pubblico più ampio.


Spettri di Newton, una storia umana della luce, di Lorenzo Praticò, con musiche originali eseguite dal vivo di Massimo Garritano, regia e drammaturgia della scena di Manolo Muoio e Ernesto Orrico e la consulenza storico - scientifica di Raffaele Agostino e Peppe Liberti. Organizzazione e amministrazione a cura di Alessandra Fucilla, luci e audio di Jacopo Andrea Caruso. Spettri di Newton è Prodotto da Zahir associazione culturale con la co-produzione di Teatro Rossosimona e  il sostegno del Dipartimento di Fisica Università della Calabria.