White Canvas
White Canvas
The reference to Piero Manzoni's monochrome canvases is explicit in this series, even didactic, a reverential homage. However, the message, initially more veiled in the first canvas, then explicit and explosive in the second canvas, is instead placed in deliberately dichotomous terms, with a complete stylistic and conceptual twist. Already Settipani's first canvas with drapery made with fabric and plaster takes on softer shapes compared to Manzoni's Achrome. The ripples and wheals disappear to leave the center of the scene to the sinuous swaying of the drapery, to evoke, almost peremptorily, the norm of the classical style in sculpture. White is not a non-color, but the color that specifies the indefinite, the absence of precise edges, the search for meaning, the search for the absolute. Spatialism, objectivism here are only a source of inspiration for an artistic gesture that wants to contest them. 'I wanted to free white from the pure abstractionism that has long characterized it in its form of pictorial expression'. Classicism dialogues, criticizing it, with minimalism and nihilism. The second canvas, where two hands fold the drapery, almost tearing it, plastically expresses the author's desire to distance himself from the abstract canon..
Il riferimento alle tele monocromo di Piero Manzoni è esplicito in questa serie, perfino didascalico, un omaggio riverenziale. Tuttavia, il messaggio dapprima più velato nella prima tela, poi esplicito e dirompente nella seconda tela si pone invece in termini volutamente dicotomici, di completa torsione stilistica e concettuale. Già la prima tela con drappeggio di Settipani realizzato con tessuto e gesso assume delle forme più morbide rispetto all’Acromo manzoniano. Le increspature e ponfi svaniscono per lasciare il centro della scena all’ondeggiare sinuoso del panneggio, a evocare, quasi perentoriamente, la norma dello stile classico nella scultura. Il bianco non è un non-colore, ma il colore che specifica l’indefinito, l’assenza di bordi precisi, la ricerca di senso, la ricerca dell’assoluto. Lo spazialismo, l’oggettivismo qui sono solo fonte di ispirazione per un gesto artistico che vuole contestarli. ‘Ho voluto affrancare il bianco dal puro astrattismo che lo ha a lungo caratterizzato nella sua forma di espressione pittorica’. Il classicismo dialoga, criticandolo, con il minimalismo e il nichilismo. La seconda tela, dove due mani piegano il panneggio, quasi a squarciarlo, esprime plasticamente la volontà dell’autore di distanziarsi dal canone astratto.
Photos of Daniele Rimi