Il file master (o "master di conservazione" o "master di archiviazione") rappresenta la copia più fedele prodotta da una digitalizzazione, conforme agli obiettivi di un progetto specifico. Questo file è progettato per la conservazione a lungo termine o per la stampa ad alta qualità, in modo da evitare future digitalizzazioni. I criteri per la creazione del file master devono garantire la massima fedeltà alla riproduzione del documento originale.
I file derivati sono versioni ottimizzate del file master per usi specifici, come la visualizzazione web o l'elaborazione OCR. Questi file possono essere compressi per migliorare la fruibilità senza compromettere eccessivamente la qualità.
La scelta del formato per l'archiviazione digitale è fondamentale per garantire la longevità e l'accessibilità dei file. Di seguito, alcuni criteri chiave da considerare:
Apertura: Preferire formati aperti, basati su specifiche pubbliche e non proprietarie, che permettano la decodifica dei file anche senza software specifico.
Portabilità: Il formato deve essere utilizzabile su diverse piattaforme hardware e software, senza dipendere da brevetti o meccanismi di protezione che ne limitino l'accesso.
Qualità e Funzionalità: Il formato scelto deve preservare qualità e completezza dei dati, supportare metadati e avere buone prestazioni in termini di compressione e velocità.
Supporto allo sviluppo: È importante scegliere formati che dispongano di un solido supporto per lo sviluppo e la manutenzione, sia per il formato stesso sia per i software di gestione.
Diffusione: Maggiore è la diffusione di un formato, più probabile sarà il suo supporto continuato nel tempo da parte delle principali istituzioni archivistiche.
Trasparenza: I formati devono essere trasparenti, ovvero permettere l'accesso diretto ai dati tramite strumenti di base. La crittografia o la compressione possono ridurre questa trasparenza.
Auto-documentazione: È preferibile che i file digitali contengano al loro interno i metadati necessari per garantirne l'usabilità nel tempo, senza bisogno di file aggiuntivi esterni.
Documenti testuali:
PDF/A: Formato standard per l’archiviazione a lungo termine, che limita funzionalità come la crittografia per garantire leggibilità futura.
DOCX: Formato aperto, ma si consiglia l'esportazione in PDF/A per la conservazione.
EPUB: Formato XML per eBook. Ben documentato, ma non di largo utilizzo.
Immagini:
TIFF: Standard de facto per l'archiviazione, preferibilmente in versione non compressa.
JPEG: Utilizzato per il web, ma non adatto per la conservazione a lungo termine a causa della compressione con perdita di qualità.
PNG: Formato compresso senza perdita, ideale per archiviare immagini che non devono perdere qualità.
SVG: Basato su XML, adatto per archiviazione di immagini vettoriali.
Audio:
WAVE: Formato standard per l'archiviazione di audio non compresso.
MP3: Molto diffuso, ma non adatto per l'archiviazione a lungo termine a causa della compressione con perdita di dati.
Video:
AVI, MOV, MKV: Formati comunemente usati per l’archiviazione video. Si consiglia di scegliere formati non compressi o con compressione senza perdita (lossless).
Per la stampa di alta qualità, si raccomanda una risoluzione di 300 dpi, anche se non influisce sulla visualizzazione a video.
La conservazione digitale a lungo termine richiede l'adozione di procedure che garantiscano l'accessibilità dei file nel tempo, anche in caso di evoluzione tecnologica. L'uso di formati aperti e standardizzati è fondamentale per preservare i file digitali.
DPCM 3 dicembre 2013: Norme tecniche per la conservazione digitale. Link al documento
FADGI - Federal Agencies Digitization Guidelines Initiative: Linee guida sulla digitalizzazione. Link al documento