La Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù è un Istituto religioso clericale apostolico di diritto pontificio. È stata fondata nel 1878 a San Quintino (Francia) da p. Leone Giovanni Dehon. Egli ha ricevuto la grazia e la missione di arricchire la Chiesa con un Istituto che viva della sua ispirazione evangelica: l’amore riparatore al Cristo nell’icona del suo costato aperto e del suo Cuore trafitto e l’impegno di diffondere il suo Regno nelle anime e nelle società (devozione al Sacro Cuore). La congregazione è costituita di sacerdoti e di laici consacrati. La sua esistenza, la spiritualità e la dimensione apostolica si comprendono alla luce della vita del suo fondatore.
http://www.dehoniani.it/wp-content/uploads/2020/10/Dehon_Biographie-it.pdf
Il desiderio di Padre Dehon di stabilire il Regno del Sacro Cuore nelle anime e nelle società continua nei nostri giorni attraverso la nostra opera di evangelizzazione. Vogliamo che le persone sentano il grande amore che Dio ha per loro, manifestato nel modi in cui serviamo.
Cristo ha raggiunto le persone dimenticate ed escluse. Egli ha visto talenti e doni che altri non hanno saputo vedere, e ha chiamato i discepoli da quella periferia. La sua modalità di agire era raggiungere, guarire, confortare, per donare ed evangelizzare.
La sua via deve essere la nostra via.
Arrivato nel 2015 alla Casa Generalizia, padre Victor ha conseguito licenza, specializzazione e dottorato in teologia spirituale, collaborando poi al Centro Studi come coordinatore.
Il suo mandato ha valorizzato il patrimonio del fondatore attraverso progetti come Dehondocs e numerose pubblicazioni dedicate alla spiritualità dehoniana.
Il contatto diretto con gli scritti originali in francese lo ha aiutato a comprendere più profondamente Padre Dehon, favorendo anche la diffusione dei testi in più lingue. La sua tesi dottorale, basata su un’analisi teologico-decisionale della vita del fondatore, è oggi disponibile nella collana Studia Dehoniana.
Rientrando in Brasile, continuerà il suo servizio come membro dello Scolasticato di Taubaté e docente alla Faculdade Dehoniana, restando a disposizione per nuovi progetti di ricerca e formazione nella congregazione.
Il Segretariato delle Missioni Estere della Provincia Polacca dei Sacerdoti del Sacro Cuore, sostenuto da missionari, volontari, donatori e persone di buona volontà, fornisce un aiuto concreto ed essenziale in molti Paesi nei cinque continenti.
"Insieme per il Mondo – Alcune missioni Dehoniane."
Il Segretariato delle Missioni Estere dei Dehoniani in Polonia, sostenuto da missionari, volontari e donatori, porta aiuto concreto nei cinque continenti. Dall’acqua potabile in Ciad e Tanzania ai pasti per migliaia di bambini in Zambia, dall’Adozione della Luce per i ciechi in Ruanda e India ai programmi sanitari per le mamme nella Repubblica Centrafricana, ogni progetto restituisce vita e speranza. I volontari dehoniani costruiscono pozzi, curano malati, insegnano e portano sorrisi dove regna la povertà. Anche l’Ucraina riceve assistenza materiale e spirituale. Solo nel 2024 sono stati raccolti oltre 1,6 milioni di euro per realizzare opere di bene. Una rete di cuori uniti dallo spirito Ubuntu e dal carisma di padre Dehon: andare lontano, insieme, per amore del Vangelo.
https://www.dehoniani.org/it/insieme-per-il-mondo-alcune-missioni-dehoniane/
A Castiglione dei Pepoli, dove nel 1480 la Madonna apparve a due pastorelli, sorge oggi uno dei santuari più amati dell’Appennino bolognese custodito dai Padri Dehoniani...
"Maria chiama, il popolo risponde."
Con certezza uno dei santuari più amati dai bolognesi. A Castiglione dei Pepoli, a 800 metri di altitudine, dove ora sorge la chiesa, nel 1480 la Madonna apparve a due pastorelli, Donato e Cornelia, sulla riva scoscesa di un fiume, vicino al punto di incrocio tra due ruscelli. Maria chiese che proprio in quel punto fosse eretta una cappella in suo onore. Per onorare la non semplice richiesta il popolo realizzò un edificio che per la parte più vicina all'abside diventa un vero e proprio ponte sul fiume. Da allora il flusso dei pellegrini non si è mai spento. Lo dimostrano le centinaia di ex voto che qui sono conservate e che continuano ad arrivare ancora oggi. Una straordinaria testimonianza anche all'interno della puntata. Guida alla visita il rettore padre Franco Inversini. Una produzione E'tv - Rete 7.
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Il 4 ottobre 2025, festa di San Francesco d'Assisi, Papa Leone XIV ha firmato la pubblicazione della sua prima esortazione apostolica, Dilexi te, sull'amore per i poveri. Padre Michel Simo ci propone nove punti essenziali per la sua lettura.
"Nove Punti Essenziali per Leggere l’Esortazione Dilexi Te di Papa Leone XIV"
Il 4 ottobre 2025, Papa Leone XIV ha pubblicato la sua prima esortazione apostolica, Dilexi te, dedicata all’amore per i poveri. Continuando il cammino avviato da Papa Francesco, il testo richiama San Francesco d’Assisi e la tradizione della “Chiesa povera per i poveri”. Il Papa descrive la povertà in tutte le sue forme — materiale, sociale, morale e spirituale — e invita i cristiani a un impegno concreto di giustizia e solidarietà. Ripercorre la Dottrina Sociale della Chiesa da Rerum Novarum a Caritas in Veritate, valorizzando il contributo dell’episcopato latinoamericano. “Dilexi te” chiama ogni credente a rendere visibile l’amore di Cristo verso gli ultimi, con gesti umili e personali di carità autentica.
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«Andate in tutto il mondo, proclamate il Vangelo a ogni creatura» è la consegna ultima che Gesù ha lascato alla Chiesa (Mc 16, 15). Da qui nasce e parte la vocazione missionaria. Oggi la Chiesa ha per confini il mondo.
"Per confini il mondo"
Fin dalle origini, il cuore della vocazione dehoniana batte per la missione: portare l’amore del Sacro Cuore “là dove più urge il bisogno”.
P. Dehon, animato dal desiderio di “conquistare il mondo a Cristo”, ha fatto della missione un segno concreto di fede e di dono totale. Anche tra difficoltà, malattie e sacrifici, i primi missionari hanno testimoniato con la vita che l’amore vale più del rischio.
Per il Fondatore, evangelizzare significava prima di tutto vivere in comunione, nella preghiera e nella fraternità. La missione non è solo andare lontano, ma vivere il Vangelo ovunque, con un cuore che batte all’unisono con quello di Cristo.
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Il 09 ottobre è stata celebrata la Giornata Giubilare della Vita Consacrata. Erano più di 16.000 persone, provenienti da oltre 100 Paesi diversi, per celebrare con il Santo Padre la gioia della vita consacrata. Abbiamo seguito quattro Dehoniani (SCJ) durante questa celebrazione.
"Per voi, per noi, il Signore è tutto » Papa Leone XIV"
Il 9 ottobre si è celebrata in Piazza San Pietro la Giornata Giubilare della Vita Consacrata, con oltre 16.000 religiosi provenienti da più di 100 Paesi. Nell’omelia, Papa Leone XIV ha richiamato i tre verbi evangelici chiedere, cercare, bussare (Lc 11,9), legandoli ai voti di povertà, obbedienza e castità.
Quattro padri Dehoniani (SCJ) hanno condiviso la loro esperienza:
P. Joseph Kasmir ha espresso la gioia di appartenere a una comunità fraterna e internazionale.
P. Ângelo José Adão ha definito la vita religiosa come risposta d’amore che supera l’egoismo personale.
P. Ramon Dominguez ha visto nella diversità dei consacrati un segno della grazia di Dio che si manifesta come “un dono che si dona”.
P. Eugenio Tarua ha evidenziato il valore della fraternità, dell’internazionalità e della promessa evangelica di Gesù.
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https://www.dehoniani.org/it/per-voi-per-noi-il-signore-e-tutto-papa-leone-xiv/
Il Superiore Generale, P. Carlos Luis Suárez, SCJ, ha recentemente visitato Hong Kong e Macao per incontrare i nostri religiosi e celebrare con loro la memoria del Beato Giovanni Maria della Croce.
"La missione dehoniana a Hong Kong e Macao"
Il Superiore Generale p.Carlos Luis Suárez ha visitato la Comunità Internazionale d’Asia (ICA) per accompagnare l’inizio di una nuova comunità di formazione e rafforzare la comunione tra i dehoniani di Hong Kong e Macao. La missione, avviata nel 2014, conta oggi tredici religiosi di sette nazionalità, impegnati in parrocchie, scuole e centri pastorali. A Taipa è stata inaugurata una casa di formazione sotto la protezione del Venerabile P. Martino Capelli, con quattro scolastici provenienti da Vietnam e India. La comunità gestisce anche la missione di Nostra Signora dei Dolori, luogo di preghiera e accoglienza per migranti e gruppi di ritiri. Nonostante il tifone Ragasa, la visita è proseguita positivamente, con incontri con autorità ecclesiastiche e civili. P. Suárez ha definito questa esperienza un segno di speranza per la giovane presenza dehoniana nel sud-est della Cina.
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https://www.dehoniani.org/it/la-missione-dehoniana-a-hong-kong-e-macao/
La riparazione non è solo risarcimento, ma risposta d’amore all’Amore ferito e ricostruzione di legami spezzati. In Cristo, unico vero Riparatore, siamo chiamati a trasformare rovine in speranza e futuro.
"Riparazione: ambiguità e potenza"
Na “riparazione” è stata per secoli un tema centrale nella spiritualità cristiana, soprattutto nella devozione al Sacro Cuore, ma ha conosciuto un forte declino dopo il Vaticano II. Oggi si cerca di ripensarla non come semplice risarcimento, ma come risposta d’amore all’Amore ferito e come ricostruzione di relazioni spezzate. Riparare significa costruire dalle rovine, non da innocenti ma da corresponsabili, non da sani ma da guaritori feriti. È un cammino che coinvolge parole, affetti, giustizia e spiritualità. Non si tratta di un gesto intimistico, ma di un impegno serio verso il male del mondo. La riparazione diventa così solidarietà, perdono, riconciliazione, cura delle ferite personali e sociali. La sua forza sta nell’unire amore e responsabilità, memoria e futuro. Non c’è amore senza riparazione, né riparazione senza amore. Cristo è l’unico vero riparatore, ma la sua opera continua attraverso le nostre relazioni rigenerate.
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Esattamente 100 anni fa, in questo 12 agosto 2025, Padre Léon Dehon è entrato nella casa del Padre..
"Testamento spirituale del Fondatore (San Quintino, 1914)
DIRETTORIO SPIRITUALE 276-284 [it] (DSP 1936, 474-482)"
Miei cari figli, vi lascio il più prezioso dei tesori: il Cuore di Gesù, con tenerezze particolari per i sacerdoti fedeli alla loro vocazione. Questa missione richiede amore, distacco, riparazione e spirito di vittima. Coltivate la vita interiore con regolarità, silenzio, meditazione, adorazione e lettura spirituale, ispirandovi ai santi del Sacro Cuore.
Vi affido al Cuore di Gesù e a Maria, nostra Madre. Amate i prediletti di Gesù e mantenete la carità tra voi, senza critiche o amarezza. L’obbedienza, la regolarità e la povertà sono la forza della congregazione.
Siate grati alle Suore Ancelle del Cuore di Gesù e alle Suore Vittime di Namur, che con preghiere e sacrifici hanno sostenuto l’opera. Vi raccomando l’adorazione riparatrice quotidiana per consolare il Signore e affrettare il regno del Sacro Cuore.
Offro e consacro vita e morte al Cuore di Gesù.
Tutto per tuo amore, o Cuore di Gesù!
San Quintino, 1914 – Giovanni del Cuore di Gesù
Ascolta l'audio col testamento completo...
IIl Giubileo Dehoniano 2024-2028 celebra i 150 anni di fondazione della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, voluta da padre Leone Dehon. È un tempo di rinnovamento spirituale, missione e fraternità, per approfondire il carisma dehoniano al servizio della Chiesa e del mondo.
"Giubileo Dehoniano 2024 – 2028"
Il Giubileo Dehoniano celebra il centenario della morte di padre Léon Dehon e i 150 anni della fondazione della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù.
Il tema centrale è “Per Lui vivo: È Cristo che vive in me” (Gal 2,20), richiamando alla comunione con Cristo e al servizio del prossimo. Tra i segni di questa celebrazione vi è l’inno ufficiale “Vive in noi”, composto da p. Simão Pedro Claudino dos Santos, SCJ. Il logo del Giubileo, selezionato attraverso un concorso, simboleggia il cuore aperto e missionario della spiritualità dehoniana.
Il Centro Studi Dehoniani ha condiviso l’eredità del Fondatore con i novizi e scolastici in Indonesia. Un simposio dal titolo “Leon Dehon – Pellegrino dell’Amore” ha commemorato i 100 anni dalla morte del Fondatore. La Casa Generalizia ha celebrato il 182° compleanno di padre Dehon con momenti di preghiera e riflessione. La preghiera ufficiale del Giubileo invita a vivere questi anni come tempo di grazia e rinnovamento spirituale.
Eventi, pellegrinaggi e iniziative culturali accompagneranno i fedeli fino al 2028.
Il Giubileo è un’occasione per testimoniare la gioia del Vangelo e la forza dell’amore riparatore di Cristo.
Sito:
Il puro amore soprattutto è veramente il legame, la salvaguardia e il coronamento delle altre virtù: La carità è il vincolo di perfezione (Col 3,14). Il puro amore è la virtù più eminente, è il segno distintivo, il sigillo della perfezione. (DSP, 4)
Léon Dehon
"I luoghi Dehoniani"
Dehoniani nel mondo » Mondo
Il progetto Luoghi Dehoniani offre un pellegrinaggio virtuale e reale nei luoghi legati ai Sacerdoti del Sacro Cuore, fondati da Leone Dehon.
Il sito mappa città europee come Parigi, dove Dehon studiò, e Albino, prima sede formativa in Italia. A Bologna spicca lo “Studentato per le Missioni”, centro della formazione filosofico-teologica. Capiago è presentato come luogo di spiritualità e accoglienza per ritiri ed esercizi. A Pisa emergono segni d’arte bizantina che hanno ispirato il fondatore.
Tra le tappe internazionali spicca Lille, sede dei congressi sul Sacro Cuore e dell’impegno sociale. Il portale propone anche testimonianze, materiali liturgici e archivi fotografici per vivere il carisma dehoniano.
Questo strumento invita a riscoprire la storia, la missione e la spiritualità di padre Dehon. Visitare questi luoghi significa respirare l’amore del Cuore di Cristo e sentirsi parte di una comunità viva, radicata nella fede e nel servizio.
Sito:
Lettera in occasione della solennità del Sacro Cuore di Gesù,
27 giugno 2025
"Comprendere l’amore"
Dehoniani nel mondo » Roma
In un mondo ferito dall’indifferenza e dalla violenza, il Cuore di Gesù resta segno vivo di amore e speranza.
È un cuore trafitto che non si chiude, ma si apre per accogliere, guarire, ricominciare.
Come allora a Gerusalemme, anche oggi piange su città sorde alla pace e alla verità. Ma non si arrende. Si fa strada tra le macerie umane, abbraccia i feriti, consola i dimenticati. Ogni gesto d’amore, piccolo o grande, lo rende presente.
La missione dei discepoli oggi è la stessa: essere testimoni credibili del suo amore. Perché «chi ha visto me ha visto il Padre». Perché solo un cuore che ama può cambiare il mondo.
Testo integrale:
"Nato il 14 marzo 1843"
Il 24 marzo 1843, nella piccola chiesa di La Capelle (dipartimento dell’Aisne, Francia), un anziano prete, don Prospero Hécart, battezzava coi nomi di Leone Gustavo un bambino di 10 giorni, un piccolo Dehon. Scrive padre Dehon nella prima pagina delle sue Memorie:
«Sono nato il 14 marzo 1843 […]. Fui battezzato il 24 marzo […]. Erano i primi vespri della festa dell’Annunciazione. Sono stato felice più tardi di unire il ricordo del mio battesimo a quello dell’Ecce venio di nostro Signore. Ho attinto una grande fiducia da questo accostamento. L’Ecce venio del Cuore di Gesù ha protetto e benedetto il mio ingresso nella vita cristiana. Nostro Signore non sarà di certo dispiaciuto, se vedo in questa circostanza un’attenzione particolare della sua provvidenza, in vista della mia vocazione attuale di sacerdote-ostia del Cuore di Gesù» (NHV 1/1.2).
Sint unum - Inno del XXV Capitolo Generale 2024
Dehoniani nel mondo » Dehonians
Sint unum in amore.
Sint unum in reparatione.
Ut mundus credat
Sint unum.
1. Chiamati ad essere uno,
In un mondo in trasformazione.
Percorrer lo stesso cammino,
Uniti in un solo Cuore.
2. Chiamati ad essere uno,
Dalle missioni all’educazione.
Formare menti, cuori...
E viver la riparazione.
3. Chiamati ad essere uno,
Sulle orme di Padre Dehon.
Amare ciò che egli amò
E fare della vita oblazione.
(Testo e musica: Geovan Luiz Alberton)
Il Santuario è sempre disponibile all’accoglienza di pellegrinaggi o gruppi con possibilità di celebrazioni liturgiche...