9 cl di prosecco
6 cl di Aperol
Q.b. di soda/seltz
Per preparare lo Spritz bisogna versare il vino in un bicchiere Old fashioned contenente abbondante ghiaccio, poi acqua frizzante, prosecco e bitter; su può guarnire con un mezza fettina d’arancia. La versione indicata da Aperol sul retro della bottiglia per l’Aperol spritz indica il bicchiere da vino con lo stelo come bicchiere ideale per la preparazione della bevanda.
Possiamo pensare che una birra tra amici possa diventare un gesto etico? La risposta arriva dal Regno Unito conToast Ale, la fine dello spreco alimentare! E’ lo slogan di una particolare birra, la prima nel Regno Unito ad essere prodotta dagli scarti di pane. Un’idea geniale e anti spreco nata dalla mente di Tristam Stuart, unattivista inglese che da anni si batte contro lo spreco di cibo che, insieme alla HackneyBrewery, ha trasformato in reale un’idea a dir poco stravagante, ma efficace: produrre birra di qualità dagli sprechi di pane.
Hakney utilizza gli avanzi di pane di panifici, panetterie gastronomie e trasforma quello che finirebbe in immondizia in un nuovo prodotto alimentare. Sono 15 milioni le tonnellate di pane sprecato nel Regno Unito ogni anno e 24 milioni le fette buttate nell’immondizia nelle case di Inghilterra, Galles e Scozia. Insomma, in Gran Bretagna ben il 44% del pane prodotto viene gettato e questo inutile spreco ha fatto pensare a Tristam Stuart di poterlo utilizzare nella produzione di birra, una produzione che parte da motivazioni etiche ma che non tralascia gusto e sapore.
I profitti delle vendite, inoltre, sono devoluti in beneficienza a Feedback, un’organizzazione ambientalista impegnata nella lotta contro lo spreco nel sistema alimentare al fine di ridurre l’impatto ambientale e i problemi legati alla malnutrizione.
Anche in Italia, ci si sta muovendo in questa direzione attraverso una serie di iniziative finalizzate all’impiego di alimenti che in alternativa andrebbero sprecati. Massimo Bottura, chef pluristellato dell’Osteria Francescana di Modena, classificato al secondo posto tra i 50 migliori ristoranti al mondo, durante Expo2015 ha lanciato un importante messaggio contro lo spreco alimentare”.Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano, noti designer, artisti e colleghi chef da tutto il mondo ha ideato il Refettorio Ambrosiano.
Durante i sei mesi di Expo, con gli “scarti” dei padiglioni che sarebbero stati buttati, ha cucinato per i diseredati e gli emarginati della diocesi ricette studiate da grandi chef anche stranieri, tra cui fra gli altri Mauro Colagreco, René Redzepi e molti italiani.
Sono tante le iniziative volte ad evitare gli sprechi. Un esempio èBiova -BreadBeer;prodotta con il pane piemontese recuperato.
La protagonista della storia è la Biova, il pane tipico piemontese. Non un pane qualunque, ma un prodotto preparato con le farine antiche piemontesi e rigorosamente cotto a legna.
L’idea è di tre giovani piemontesi: Franco Dipietro, regista, Enrico Ponza e Fabio Ferrua, mastri birrai. Tre ragazzi che con la loro attività hanno dato una nuova vita a Melle, in provincia di Cuneo, un piccolo paesino piemontese di poco più di 300 abitanti.
Proprio qui sorge un birrificio dove è possibile trasformare 100 chili di pane invenduto in 2500 litri di birra artigianale.
Biova Project ha avuto fin dall’inizio l’intento di generare valore dallo spreco, e trasformare il pane invenduto in birra artigianale è un modo stupendo di farlo. Ad oggi, è stata recuperata una tonnellata di pane, e per ogni 150 chili nascono 2500 litri di BreadBeer, vengono risparmiati 1365 chili di CO2 e salvato il 30% del malto d’orzo che altrimenti andrebbe perso.
Alla domanda se sia possibile brindare in modo etico, dunque, rispondiamo di sì!!Cheers!