TERZA PROPOSTA
NOME DEL PROGETTO: 'Xilografia Trasform'
CRISI: Tecnologia
Il progetto TRANSFORM, sviluppato dal MIT Media Lab, utilizza una combinazione di tecnologie ingegneristiche avanzate per controllare i movimenti e creare mobili che cambiano forma.
La superficie di TRANSFORM è composta da moduli meccanici (pannelli rigidi) che si muovono per creare diverse forme tramite controllo centralizzato da software. Il sistema si anima grazie all’energia cinetica catturata dai movimenti dei visitatori. Ogni movimento nelle vicinanze innesca dei cambiamenti del sistema, rendendo l’esperienza sempre diversa e personale. Il progetto non si limita a stupire per la sua complessità tecnica, ma mira a stimolare una riflessione più profonda sull’integrazione tra uomo e tecnologia.
TRANSFORM si basa su attuatori motorizzati, che convertono segnali elettrici in movimento meccanico. Questi attuatori sono disposti in una griglia sotto la superficie per sollevare, abbassare e spostare i singoli elementi in modo preciso.
Abbiamo immaginato questa tecnologia avanzata a servizio della vita cittadina, modellabile dagli utenti tramite controllo smartphone per mezzo di app direttamente connesse all’istallazione. Proposta in grande scala questa tecnologia andrà a creare una piazza, quindi spazio urbano per la comunità, fluido, dinamico, modificabile a seconda delle esigenze e necessità estetiche e funzionali. La sua estetica mutevole e l’organizzazione degli spazi è guidata e stabilita dall’utente che andrà a creare il suo spazio nella città, personalizzando per qualche ora la piazza stessa, creando sedute, spazi di sosta, spazi di gioco, spazi di ritrovo.
Il concept è ispirato all’idea di un mosaico di pixel che si innestano nel tessuto urbano rappresentando in modo tangibile l’idea dell’informatica che si insinua nella nuova concezione degli spazi architettonici urbani. L’obiettivo è superare i limiti dello spazio statico, fondendo design e ingegneria per creare una macchina dinamica che muta forma, rispondendo ai dati e informazioni.
ASPETTI TECNOLOGICI:
Le tecnologie specifiche coinvolte fanno uso di attuatori lineari per il controllo del movimento orchestrati attraverso algoritmi di controllo personalizzati.
L'intera rete di attuatori e sensori è gestita da un software di controllo che:
I. Elabora i comandi dell'utente,
II. Sincronizza i movimenti degli attuatori,
III. Regola la velocità e la precisione dei cambiamenti di forma.
La superficie composta da moduli di Polietilene (PE) un materiale molto leggero con un'elevata resistenza agli agenti chimici, all'acqua che offre la possibilità di integrare un'illuminazione garantita da lampade LED interne o da fari installati nella base di fondazione. Il controllo è centralizzato tramite software e app.
Riferimenti:
Nelle arti visive la tassellatura è l'insieme di forme chiuse che ricoprono il piano completamente senza sovrapporsi e senza lasciare spazi vuoti. Di solito le figure che vengono usate per le tassellazioni sono poligoni e altre forme regolari, come accade nelle litografie di Escher, basate sui contrasti di luce in modo da modulare la percezione dell'osservatore su "figura" e "sfondo", cavalcando alcune idee della psicologia della forma (Gestalt) che caratterizzava gli ambienti degli intellettuali verso la fine degli anni Trenta.
Un esempio è dato dalla xilografia Giorno e notte. In basso e al centro è ben visibile una tassellatura romboidale che viene modulata per generare un mosaico piatto di uccelli bianchi e neri. Una successiva trasformazione aggiunge una dimensione restituendo due stormi di uccelli tridimensionali che volano in direzioni opposte.
“Trascorsi gli anni, le incisioni diventano più complesse e la geometria, regolatrice di spazi e movimenti, accentua le visioni escheriane risolvendo una dimostrazione di modernità”.