Guida alla Partecipazione

GUIDA ALLA PARTECIPAZIONE DI RISO

(versione 1.0)


PARTE PRIMA

PRINCIPI FONDAMENTALI E SCOPI


INTRODUZIONE

Il baratto è la più elementare e primitiva forma di scambio di beni e servizi, che lascia gradualmente il posto ad altri più flessibili ed efficaci sistemi fino ad arrivare alle prime forme di “moneta”.

In molti casi si scelse di utilizzare come unità di valore un genere alimentare, cioè qualcosa che non solo avesse un valore in sé, ma il valore più importante, perché senza cibo non c’è vita.

Da millenni il riso rappresenta uno dei principali mezzi di sussistenza delle popolazioni. Il continuo gioco tra semina e raccolta è diventato un simbolo del ciclo della vita e alla risicoltura è stato conferito un significato spirituale.

Da questi diversi significati viene il nome del progetto RISO, che ci riporta al bisogno sempre più impellente di restituire alla moneta il suo significato di unità di misura condivisa del valore di beni, servizi e relazioni. Porteremo avanti questo progetto tutti insieme, in modo orizzontale, dal basso, creando una rete di Comunità locali che si scambiano beni e servizi sulla base della solidarietà e della fiducia reciproca.

Il termine RISO assume in questo caso anche un altro significato importante: una Comunità di persone che guardano al futuro con il sorRISO sulle labbra.


CHE COS’E’ RISO

RISO (Rete Italiana di Scambio Orizzontale) è una rete di comunità territoriali fondate sul rispetto e sull'armonia con la natura, la solidarietà sociale, la cooperazione umana.

Le comunità aspirano all'autosussistenza, favorendo un'economia diretta basata sul dono, sul baratto e su un sistema di scambio di beni, servizi e relazioni garantito da ciascuno di noi e dalla comunità stessa.


COME E’ NATO RISO

RISO nasce dopo una profonda analisi dei meccanismi e dei principi dell’attuale società occidentale e dall’esigenza di creare una nuova società fondata su basi totalmente diverse.

RISO nasce con lo scopo di creare un nuovo circuito di scambio, che integri i principi tradizionali e naturali con gli elementi positivi della società moderna.

RISO si basa, in particolare, su tre capisaldi:

1) Ecologia, intesa come equilibrio tra tutti gli elementi dell’ecosistema in cui vive l’essere umano;

2) Economia alternativa, come ritorno a un sistema di scambio basato sulla fiducia tra le persone, sul dono e su un concetto di denaro come misura del valore di beni e servizi

3) Democrazia partecipata, come sistema di regole e pratiche che punti all’inclusione, alla collaborazione e alla partecipazione attiva dei singoli, finalizzata a migliorare il perseguimento dell’interesse comune.

Seguendo questi 3 capisaldi, il circuito di scambio di RISO si fonda sulla creazione di una rete di comunità che fanno parte di uno stesso territorio e hanno la possibilità di incontrarsi di persona regolarmente.


LA CONTINGENZA SOCIO-POLITICA

Le idee su cui si fonda RISO sono tutt’altro che recenti, ma la situazione internazionale sorta dall’inizio del 2020 ha reso ancora più evidenti i limiti del sistema socio-politico occidentale, portando milioni di persone a essere discriminate a causa di scelte e convinzioni intime e personali.

Non è dunque un caso che il progetto RISO sia nato proprio in questo periodo.

RISO è nato anche grazie a questa crisi, che è diventata un'opportunità, una spinta per realizzare sogni rimasti da troppo tempo nel cassetto, la scossa che scatena soluzioni creative.


A CHI E’ RIVOLTO IL PROGETTO RISO

Il progetto RISO è aperto a tutte le persone legate al territorio italiano.

Per fare parte di RISO gli unici requisiti richiesti sono il rifiuto di ogni sorta di discriminazione e il rispetto delle convinzioni e delle libertà personali.

Prima di entrare in RISO è necessario leggere le linee-guida, che si intenderanno implicitamente accettate, e condividerne i contenuti e le finalità.

Chiunque voglia entrare a far parte del progetto sceglierà la propria comunità territoriale principale e contatterà uno dei Facilitatori o Aiuto-Facilitatori (v. sez. “Facilitatori”).


LE COMUNITA’ TERRITORIALI (CT)

RISO si fonda principalmente sulle Comunità Territoriali (CT) che sono le fondamenta del progetto.

Ogni Comunità Territoriale ha pieno potere decisionale al suo interno, nel rispetto dei principi e finalità di RISO. La comunità stessa ha un’estensione territoriale definita, che può modificare a seconda delle proprie esigenze, in accordo con le altre Comunità Territoriali confinanti.

Ogni membro della Comunità Territoriale ha il compito di impegnarsi a portare avanti attivamente gli obiettivi espressi nelle Linee-Guida di RISO, partecipando al circuito di scambi di beni e servizi, nelle modalità ritenute più opportune. Ogni Comunità Territoriale valuta le candidature e sceglie al suo interno 3 Facilitatori, secondo proprie modalità e nel rispetto dei principi di RISO. I Facilitatori possono essere affiancati da altri Auto-Facilitatori.


I FACILITATORI TERRITORIALI (FT)

La funzione dei FACILITATORI è, appunto, “facilitare”, cioè aiutare la comunicazione, favorendo interazioni e creando collegamenti all’interno delle Comunità Territoriali e tra le diverse Comunità Territoriali. La funzione dei Facilitatori è molto importante, per questo per ogni Comunità Territoriali sono previsti 3 Facilitatori, che si coordineranno, suddividendosi i compiti, e potranno essere supportati da altri aiuto-Facilitatori.

I compiti dei Facilitatori Territoriali si possono dividere in tre tipologie:

  1. Accoglienza.
    Si può entrare in un gruppo RISO solo attraverso un Facilitatore o un Aiuto-Facilitatore, che dovrà assicurarsi che la persona abbia letto le “Linee-guida” del progetto RISO, cercando di valutare l’effettivo interesse per RISO della persona da aggiungere, attraverso contatti personali, telefonici o in chat.

  2. Moderazione.
    I Facilitatori hanno il compito di occuparsi del sereno svolgimento degli incontri e delle discussioni della comunità, sia di persona che virtuali, e si accertano che vi sia un'equa distribuzione delle risorse della Comunità Territoriali a partire dal tempo a disposizione.

Il compito principale dei Facilitatori è dare il benvenuto ai nuovi membri e indirizzarli nell’organizzazione del progetto RISO.

Nel rispetto dei principi di demogestione di RISO, i Facilitatori hanno il compito di garantire il rispetto delle Linee-Guida di RISO all’interno della Comunità Territoriale, indirizzando le attività e le discussioni verso gli obiettivi del progetto.

  1. Coordinamento.
    I Facilitatori Territoriali di una regione si confronteranno attraverso i “Nodi regionali” e il “Nodo Nazionale” (v. oltre) per condividere proposte, questioni e iniziative e trasmetteranno i contatti di persone interessate al progetto di altri territori.


I NODI REGIONALI (NR)

Tutti i Facilitatori di ogni regione entrano a far parte del rispettivo Nodo Regionale (NR).

Tutte le Comunità Territoriali di ogni regione scelgono 2 Facilitatori regionali (FR) tra i Facilitatori Territoriali (che dovranno essere sostituiti prima possibile nelle loro funzioni) o tra persone che hanno svolto la funzione di Facilitatori in passato.

Il nodo regionale svolge una funzione innanzitutto organizzativa.

  • Si incontra periodicamente in riunioni telematiche e, possibilmente, di persona;

  • Tiene l’elenco di tutti i Facilitatori Territoriali della regione, aiutando le Comunità Territoriali a trovare i facilitatori mancanti;

  • Aiuta i Facilitatori Territoriali a stimolare le attività delle Comunità Territoriali;

  • Svolge la funzione di tramite tra le Comunità Territoriali della regione e tutto il Progetto RISO attraverso il Nodo Nazionale.

I Facilitatori Regionali sono i “Facilitatori dei Facilitatori”, hanno cioè il compito di informare e supportare i Facilitatori Territoriali della regione sui loro compiti e funzioni. Hanno anche la funzione di raccordo con le altre regioni attraverso il “Nodo nazionale”.


IL NODO NAZIONALE (NN)

Il Nodo Nazionale (NN) ha funzioni soprattutto di comunicazione interna ed esterna. Ne fanno parte tutti i Facilitatori Regionali, i referenti dei Gruppi di Lavoro (GdL) e 2 Facilitatori Nazionali (FN), scelti da tutte le Comunità Territoriali tra i Facilitatori Regionali (che dovranno essere sostituiti prima possibile nelle loro funzioni) o tra persone che hanno svolto la funzione di Facilitatori Regionali in passato.

Il Nodo Nazionale gestisce gli strumenti comunicativi nazionali di RISO. E’ supportato dai Gruppi di lavoro di carattere nazionale, come quelli addetti alla comunicazione e all’organizzazione della piattaforma di scambio. Il Nodo Nazionale inoltre:

  • Redige e aggiorna la presente Guida alla partecipazione, secondo le proposte delle Comunità Territoriali.

  • Tiene l’elenco dei Facilitatori e dei referenti dei Gruppi di Lavoro.

  • Trasmette alle Comunità Territoriali iniziative e proposte di RISO direttamente, attraverso i Nodi Regionali o attraverso il “Diario” di RISO. Organizza le Decisioni che riguardano tutto il progetto RISO, secondo i principi della democrazia partecipata.

I Facilitatori Nazionali hanno il compito di formare i Facilitatori regionali nelle loro funzioni.


I GRUPPI DI LAVORO (GdL)

RISO organizza Gruppi di Lavoro territoriali per elaborare progetti concreti. Ogni gruppo di lavoro territoriale sceglie un referente che farà parte di un Cerchio nazionale del gruppo di lavoro stesso, con il compito di condividere i progetti tra le Comunità Territoriali e di elaborare delle Linee-Guida per i Gruppi di lavoro.

Possono partecipare al Cerchio anche referenti di gruppi non all’interno di RISO, per aumentare la condivisione dei progetti stessi. Ogni Gruppo di lavoro sceglie un responsabile del progetto che farà parte del Nodo Nazionale.


IL CIRCUITO DI SCAMBIO

RISO propone un circuito flessibile che integra vari strumenti di scambio. Più di tutti risponde ai fini del Progetto il dono, inteso come bene o servizio offerto liberamente alla comunità stessa o a un suo membro, senza richiedere un immediato compenso. Nella società ibrida in cui viviamo è però indispensabile contemplare altre modalità di scambio, come il baratto semplice, la banca del tempo, le valute complementari o la camera di compensazione. Tra queste modalità RISO crea il sistema del “RIS”, un tipo di baratto incrociato (o “asincrono”), in cui la comunità fa da tramite agli scambi tra i suoi membri.

Tutte queste modalità possono essere integrate con altri sistemi, a partire dalla valuta statale italiana del momento, nel rispetto delle leggi.


IL RIS

Il “RIS” è l’unità di misura del valore dei beni e dei servizi, condivisa dalla comunità. In quanto tale il valore del RIS è stabilito dalla comunità stessa e non è vincolato direttamente a nessuna valuta vera e propria, né ad altro strumento di scambio. Ciascun membro della comunità potrà utilizzare i RIS per scambiare beni e servizi con qualsiasi altro membro della comunità stessa. Il circuito sarà gestito da un gruppo di lavoro specifico, di cui farà parte un referente per ciascuna Comunità Territoriale.


IL "DIARIO" DI RISO

I Nodi Regionali e il Nodo Nazionale di RISO, supportati dal gruppo di lavoro Comunicazione, raccolgono proposte, decisioni e comunicazioni che interessano un ambito più largo della Comunità Territoriale e le pubblicano periodicamente sul “Diario” del Progetto. Lo spazio a disposizione di ogni Comunità Territoriale nel Diario è stabilito secondo i principi della democrazia partecipata. Il Diario di RISO viene inviato a tutti i membri del Progetto e, oltre a svolgere funzioni comunicative, è anche il registro delle decisioni condivise.


MODALITA’ DI MODIFICA DI QUESTA GUIDA

La presente guida è divisa in due parti. La prima parte, intitolata “Principi e Scopi”, può essere modificata su richiesta di almeno una Comunità Territoriale dopo una discussione e una votazione nazionale organizzata dal Nodo nazionale. La seconda parte può essere modificata attraverso il Diario di RISO.


LINEE-GUIDA DI RISO

(https://sites.google.com/view/progettorisoitalia/home/documenti/linee-guida-del-progetto-riso)

RISO - Rete Italiana di Scambio Orizzontale è una rete di Comunità territoriali creata per:

  • favorire relazioni basate sulla condivisione ed il rispetto reciproco, cercando di coinvolgere ed entrare in collaborazione con le realtà locali, soprattutto quelle basate sui principi dell’ecologia e della solidarietà;

  • favorire lo scambio locale di beni e servizi grazie al dono e ad un sistema di baratto organizzato, in cui la Comunità stessa si pone come garante;

  • creare progetti condivisi in ambito territoriale.

Il progetto RISO si basa sui principi della democrazia partecipata dove ogni decisione viene presa dalla base. L’unico requisito per partecipare a RISO, oltre all’intenzione di partecipare agli scambi, è il rifiuto di ogni discriminazione. RISO non supporta né è collegato a nessun partito politico.

Il Progetto RISO è organizzato in Comunità territoriali, che hanno potere decisionale e operativo. Le Comunità territoriali comunicano con l’aiuto di “Facilitatori”, che si riuniscono in Nodi Regionali e in un Nodo Nazionale, per permettere la condivisione di proposte e idee tra territori diversi. I Facilitatori hanno le funzioni di: 1) accoglienza dei nuovi membri; 2) moderazione degli strumenti di comunicazione; 3) coordinamento con le altre Comunità Territoriali.

Per entrare nel progetto RISO basta dichiarare a un Facilitatore di aver letto e di condividere queste linee-guida.

Ogni membro di RISO ha la responsabilità di prendere a cuore il progetto e diffonderlo.


PARTE SECONDA

COME FUNZIONA RISO


GLI STRUMENTI COMUNICATIVI

Il Progetto RISO è stato lanciato attraverso il gruppo FB https://www.facebook.com/groups/progettoriso/, ma si è spostato ben presto su Telegram, che è stato ritenuto un mezzo di comunicazione più democratico e adatto alle esigenze di RISO. E’ stato così creato il Canale Telegram Progetto RISO (https://t.me/+pZ40VpmL1NhkZjE0), che rappresenta ad oggi lo strumento privilegiato per entrare nelle Comunità territoriali. Nel frattempo è stato creato un sito provvisorio su una piattaforma gratuita (https://sites.google.com/view/progettorisoitalia/) e la mail infoprogettoriso@gmail.com. Come strumento per gli scambi è stata sviluppata la Piattaforma (riso.app), dove sarà implementato il sistema del RIS.

I gruppi telegram sono il principale strumento di comunicazione e operativo delle Comunità territoriali, dei Nodi regionali, del Nodo nazionale e dei Cerchi tematici per il coordinamento dei progetti. Ciascun gruppo fissa in alto un post (Bacheca) con le informazioni essenziali del gruppo e gli incontri in programma.

Il Canale Telegram Progetto RISO (https://t.me/+pZ40VpmL1NhkZjE0) è contrassegnato da una mano con delle spighe di riso di colore giallo. E’ gestito da un gruppo di moderatori e admin, che sceglie un responsabile da inserire nel Gruppo di Lavoro Comunicazione.

Il Canale è diviso in sezioni relative a ciascuna Comunità territoriale, dove le persone interessate al Progetto scrivono per essere contattate dal Facilitatore del loro territorio. Sul Canale si svolgono le presentazioni di RISO, le riunioni aperte a tutti e altri eventuali incontri tematici.

La Piattaforma (riso.app) è contrassegnata da un cuore e un viso sorridente su sfondo verde e la scritta Rievoluzione Solidale. Per accedere bisogna ricevere l’invito personale di una persona già registrata. La Piattaforma è aperta a tutti coloro che condividono principi e obiettivi di RISO, anche se non membri di una Comunità territoriale.

Il Sito di RISO è lo strumento di comunicazione esterna del progetto. È gestito dal Gruppo di Lavoro Comunicazione, che sceglie un responsabile. Qui vengono pubblicati tutti i documenti del progetto (i resoconti delle riunioni, i link agli altri strumenti comunicativi, il calendario degli incontri in programma, l’elenco dei progetti, eccetera). Il Sito sarà spostato il prima possibile sul dominio progettoriso.it.

Il Gruppo Facebook è contrassegnato da due mani con un pugno di riso a forma di cuore su sfondo verde. Serve soprattutto come strumento per raccogliere contatti e potenziali aderenti. E’ gestito da un gruppo di admin e moderatori, che scelgono un referente da inserire nel Gruppo di lavoro Comunicazione.

Tutti i membri di RISO sono invitati a iscriversi agli strumenti comunicativi del progetto e a diffonderli.


LE CHAT TERRITORIALI

Le Chat territoriali sono contrassegnate da una scodella di riso di colore blu. Oltre ad essere lo strumento di comunicazione virtuale principale delle Comunità territoriali, servono anche come elenco dei membri di RISO.

N.B. Le Chat territoriali non vanno confuse con le sezioni del canale Progetto RISO (riconoscibili perché non hanno in alto la scodella).

Le chat sono moderate dai Facilitatori che garantiscono l’equa distribuzione dello spazio comunicativo a disposizione di tutti. Per agevolare la comunicazione ed evitare spam, la chat è impostata in “modalità lenta” (massimo un messaggio ogni 30 secondi) e non è possibile inviare media né messaggi vocali. In casi particolari si può chiedere a uno dei Facilitatori di inserire media, se strettamente utili alle discussioni e all’attività della CT. Solo i Facilitatori o gli Aiuto-Facilitatori possono aggiungere nuovi componenti alla chat. Le impostazioni della chat possono essere modificate dai Facilitatori, in accordo con il resto della Comunità territoriale.

Tutti i membri della Comunità territoriale partecipano alla diffusione del circuito, nel rispetto dei Principi e Scopi di RISO. Tutti sono invitati a evitare “copia-incolla” di contenuti non direttamente legati alle discussioni e attività del gruppo. E’ vietata la propaganda politica e ogni tipo di messaggio aggressivo nei confronti degli altri membri di RISO.

Le Comunità territoriali stabiliscono le proprie modalità decisionali nel rispetto dei principi di RISO; possono avanzare proposte e condividere iniziative di interesse regionale o nazionale attraverso il Diario (v. oltre).


LE ALTRE CHAT

Le chat del Nodo nazionale e dei Nodi regionali di RISO sono contraddistinte dalla stessa immagine del gruppo Facebook, i Gruppi di lavoro da una scatola di legno con 12 tipi diversi di riso. Ogni chat sceglie un moderatore, che dovrà garantire l’equa distribuzione dello spazio comunicativo e gestire la Bacheca del gruppo.

Il Nodo nazionale può decidere di organizzarsi in più chat per organizzare meglio il lavoro.


COME CONDIVIDERE PROPOSTE E INIZIATIVE

Il primo modo per interagire con le altre Comunità territoriali di RISO è attraverso i Facilitatori che si riuniscono nelle chat dei Nodi regionali e nazionale. Si può inviare proposte e iniziative anche attraverso i referenti dei Gruppi di Lavoro territoriali, che fanno parte delle chat dei Cerchi tematici. Lo strumento principale di comunicazione tra le Comunità territoriali è il Diario di RISO.


COME FUNZIONA IL DIARIO

Le Comunità territoriali e gli altri gruppi (Nodo nazionale, Nodi regionali, Gruppi di Lavoro) possono inserire nel Diario proposte e iniziative di interesse regionale e nazionale, se non sono in contraddizione con i Principi fondamentali e scopi del progetto (parte prima della Guida). Un portavoce inserirà una descrizione sintetica della proposta o iniziativa in un commento della pagina più recente del diario. Le proposte saranno raccolte e pubblicate nella pagina successiva del diario e saranno approvate secondo la regola del Silenzio-Assenso dopo 5 giorni dalla pubblicazione. Entro questo termine ciascun membro di RISO può proporre modifiche attraverso il metodo del consenso con i proponenti. Su richiesta di almeno una Comunità territoriale o di almeno 5 membri di RISO la proposta può essere messa a votazione. Le votazioni nazionali vengono gestite dal Nodo nazionale, quelle regionali dal relativo Nodo regionale.