LESSON: cosa è la didattica attiva Task-based?
Seguire il modello del Task-based Learning: simulare una situazione formativa reale che richieda la pratica di un ruolo
Cosa si intende con "compito di realtà"?
una esercitazione applicativa di una parte di una competenza
una simulazione di una messa-in-pratica di un ruolo
un role-play o gioco di ruolo
uno scenario https://www.metodologiedidattiche.it/didattica-per-scenari/
una creazione di un piccolo prodotto https://www.metodologiedidattiche.it/eas/
o servizio https://www.metodologiedidattiche.it/service-learning/
la trasformazione dell'attività in un gioco o l'applicazione della logica del gioco (Gamification) https://www.metodologiedidattiche.it/gamification/
ACTIVITY
Costruire un piano di lavoro STEM: progettare e pianificare una serie di lezioni e attività come Unità didattica STEM, attiva e interdisciplinare.
Task: prendi un contenuto del tuo programma, del Manuale di testo o di risorsa che devi insegnare e segui i due passi seguenti per trasformarlo da contenuto frontale ad active-lesson.
Compito: prendi un contenuto del tuo programma, del Manuale di testo o di risorsa che devi insegnare e segui i due passi seguenti per trasformarlo da contenuto frontale ad active-lesson, declinandolo in una delle seguenti possibilità del task: partendo da un problema (Problem-based), esplicitato, e seguendo una direzione data dal compito (Task-based), anche copiando e riadattando una delle Lesson/Activity fornite nelle risorse studiate in precedenza.
Le modalità per trasformare un contenuto in una Activity sono essezialmente:
la performance professionale: imitare un professionista in uno specifico frangente, mansione, compito in cui si mettono in moto e applicano le sue competenze di esperto, per imparare facendo-imitando-simulando, come si fa nelle situazioni lavorative di affiancamento e mentoring; nella simulazione il mentor può impersonarlo il docente oppure un compagno oppure un esperto ricercatore o esperto aziendale
l’analisi di caso: invece di partire da una spiegazione, che spesso non è altro che l’esito generalizzato di vari tentativi di soluzione di un problema, si pongono gli studenti dentro la problematicità di un caso che loro devono cercare ci capire (problem setting) e risolvere (problem solving), un po’ come avviene nelle serie televisive sui medici in prima fila oppure sui casi giudiziari
il Debate: gli studenti simulano un dibattito, ma non liberamente, bensì in forma molto strutturata, secondo una delle tipologie più note (cfr. World School Debate, A Suon di Parole ecc. cfr. mio website di risorse "Argomentare"), esercitando il ruolo di argomentatori/controargomentatori come fossero in un Talk televisivo o aula di tribunale o dibattito accademico ecc. con tempi e temi dati
il Role-playing: “giocare un ruolo” significa capire quali obiettivi, quali aspettative e quali comportamenti tipici sono legati a quel ruolo; creare la situazione del gioco di ruolo comporta l’aver definito accuratamente i ruoli stessi, in modo che gli studenti coinvolti sappiano cosa fare dentro la simulazione e gli altri studenti da fuori li possan osservare per dare poi feedback
la drammatizzazione (recita): il “mettere in scena” non è che un sottoinsieme del role-playing, perché si tratta di far recitare ruoli o meglio caratteri, quelli che in latino venivano chiamati personae, le maschere che ci si mette stando in società, nel sistema delle relazioni, che nelle drammatizzazioni vengono rese esplicite proprio grazie all’effetto del palco, che consente quella comprensione proiettiva che per Aristotele portava alla catarsi
la gamification: anche giocare significa immedesimarsi in un ruolo dove tutta l’attenzione è posta sull’ambiente o campo di azione, i livelli e le prove da superare, le regole da rispettare e i vincoli di comportamento, le relazioni amico/nemico, l’avventura della scoperta dell’inatteso (spesso insidie lungo il percorso d’azione), per il raggiungimento del premio della vittoria finale
l’internship: il cosiddetto stage o periodo di prova sul campo, dentro un contesto lavorativo, non è altro che il livello più elevato, sfidante e delicato in cui declinare il Task-based Learning, perché in questo caso il contesto non è simulato, simulata è la condizione dello studente come dipendente o membro di un gruppo di lavoro, ma il lavoro in sé è reale in tutti i sensi.
H1 - CUORE Heart > Problem/Question/Challenge/Provocation
Definire scossa, ingaggio, sfida e avvio, prima esplorazione
NB: il compito non è un esercizio (chiuso, a risposta giusta unica), ma una attività che porta a una conclusione/soluzione differente (entro un quadro dato) a seconda della creatività e dell’apporto dei gruppiH2 - MANI Hands > Research/Experiment /Elaboration//Action
Sequenziare collaborazione, impegno, sperimentazione (da ipotesi a tesi), condivisione
step 1: scrivere cosa fanno gli studenti e cosa fa il docente
step 2:
step 3:
H3 - TESTA Head > Abstraction/Reflection/Explanation/Evaluation
Fornire spiegazione frontale o studio autonomo, sintesi, modellazione, riflessioni, testing
Lectio:
Sintesi e concetti chiave:
Verifica: (test, presentazioni, feedback)
EXAMPLE
Elenco con link di esperienze didattiche attive a Task