wolves

lundesnombreux

E’ un lupo grigio. Di lui nessuno ha mai visto un canino esposto, ne è mai stato osservato col pelo irto sulla schiena. E’ un lupo che predilige il tè caldo e le chiacchiere davanti alla stufa durante l’incontro fotografico. Ama aggirarsi nei pressi dell’acqua, per lui un richiamo atavico. Sembra che talvolta scriva. E’ stato braccato innumerevoli volte con al polso una F501.

Lulu Withheld

Con questa lupa il dinamismo cinematografico riesce ad entrare tutto in un singolo negativo da trentacinque millimetri. E’ una dote istintiva e innata. Ma non di solo film ferisce, bensì anche di stilografica. E’ profondamente radicata nella cultura anni novanta, tanto da averne scritto un romanzo. La visione nitida sul contemporaneo è eroticamente filmica. Dicono colpisca silenziosamente con una Zenit.



Stefania Zucca

Dicono si muova svelta nella sua Berlino. Mai città fu più amata da un lupo né mai fu tanto fotografata. La sua è pura pornografica urbana, talmente provocatoria da rendere inevitabile il vostro coinvolgimento emotivo. Alcuni soggetti, molto fortunati, sono stati condotti nella sua tana. Esistono tracce meravigliose di questi passaggi in polaroid. Sembra sia impossibile separarla dalla sua fedelissima FM2.

Uomodelnord

Lupo nordico dal pelo fulvo. Si aggira silenzioso rubando frammenti di realtà, talvolta anche dinamici. Come riesca ad essere timido e sfrontato ad un tempo rimane un mistero per tutto il branco. Il suo terreno di caccia varia dalle metropoli, anche del profondo est, sino al mare, attraversando alpi e appennini. Lo potete trovare in migrazioni lungo binari dei treni o lungo autostrade dimenticate. Talvolta si ferma per immortalare angoli di quiete ed offrirceli.



Alexander Gonzalez Delgado

E’ il lupo senior del gruppo, noto anche come il maestro. Veramente poco possiamo aggiungere alla sua decennale opera fotografica con delle parole. La leggerezza e l’allegria del suo grande cuore di lupo sostengono saldamente la sua profondità espressiva. La vista delle sue immagini vi strapperà un sorriso, ma solo dopo i vostri incontenibili woooh. Si vocifera che la sua arma da battaglia sia una FTb del ‘71.

Giò Blonde

E’ una lupa selvaggia ed indomabile ma più di tutto autentica. La sua fotografia è quanto di più coraggioso si possa trovare in questa valle. Impossibile trattenerla nello stesso luogo più di qualche ora, la sua ricerca la porta ad essere in costante movimento e prima o poi, statene certi, metterà anche voi dinanzi al suo specchio. Molti riportano di essere stati morsi dalla sua Leica mini e di voler ripetere l’esperienza.