Calendario 2021

C’È DELL’ORO IN QUESTO TEMPO

Mentre vengono scritte queste parole introduttive al nuovo calendario, siamo tutti presi da un presente incerto e non ancora promettente un nuovo inizio.

Molti mesi del calendario sono diventati il ‘tempo della pandemia’.

Per la prima volta, nell’impostazione del calendario, c’è stata un’incertezza: riempire di appuntamenti, iniziative ed eventi parrocchiali alcuni giorni dell’anno. E’ ancora vivo il ricordo delle esperienze che, in quello precedente, non abbiamo potuto vivere insieme, anche in parrocchia. Solo per citarne alcuni: la quaresima e la Pasqua, i sacramenti dell’iniziazione cristiana, la preghiera del rosario attorno ad alcuni capitelli, la festa di fine anno della scuola dell’infanzia, il Grest, i campiscuola, la sagra di settembre, la festa del patrono san Martino.

Da un altro versante, è ancora vivo il ricordo di un calendario personale, familiare e comunitario che ha stravolto il nostro vivere abitudinario: non siamo mai stati così a lungo in casa, così a lungo senza contatti fisici, così a lungo nell’incertezza e nella paura. Mai così a lungo al telefono, mai così a lungo con la mascherina, mai così a lungo a fissare gli occhi dell’altro e imprimerli dentro di noi.

C’è un modo per affrontare il futuro?

È in un avverbio. INSIEME.

In un bellissimo testo del cardinale Martini sul profeta Giona, veniva annotato lo sconcerto che anche oggi spesso patiamo, ma annotata anche una fessura per uscirne: “Dobbiamo accettare con umiltà i limiti mentali nostri e quelli della nostra epoca. Una caratteristica della postmodernità è data dal fatto che, a differenza di quanto avveniva nel passato, noi oggi non sappiamo tutto, possiamo fare tecnicamente tutto, ma non cogliamo il senso di tante cose. Siamo allora chiamati a superare i limiti della nostra conoscenza con l’amore. Se non sempre riusciamo a capire, sempre possiamo amare, amare è un modo di sanare la frattura”.

La fessura è questa: non tutto capisci, ma puoi amare. Non tutto corrisponde alle tue attese e ai tuoi programmi, ma puoi amare.

È il senso del titolo al calendario: c’è dell’oro in questo tempo. Un richiamo alla pratica giapponese del kintsugi, letteralmente "riparare con l'oro". Consiste nell'utilizzo di oro o argento liquido per la riparazione di oggetti in ceramica che si sono frantumati.

Insieme ripareremo ancora brecce, fratture e ferite. Verseremo ancora l’oro della solidarietà, della vicinanza, della cura, dell’amicizia, del perdono, della preghiera.

Ogni mese contiene una foto, un titolo e alcune parole.

Ci è sembrata cosa buona ritornare, solo in maniera evocativa, ai messaggi settimanali che i vostri preti hanno inviato alla comunità nel tempo del lockdown.

C’è un augurio solido per ricominciare un nuovo anno?

E’ la benedizione che ci arriva sempre dalla liturgia del 1 gennaio:

Il Signore ti benedica e ti protegga.

Faccia brillare il suo volto e i sia favorevole.

Rivolga su di te il suo volto e ti doni pace. (Nm 6,24-26).

Dio benedica tutti, uno a uno, con la luce del suo volto, con il calore del suo volto.

Metta tutti nella Sua zona di Luce e non lasci nessuno in zona d’ombra.

don Giovanni