Casa Tescari

IL FUTURO DI CASA TESCARI


Il futuro di Casa Tescari è stato al centro dell'assemblea parrocchiale di martedì 5 aprile. La presidenza del consiglio pastorale ha condiviso con i partecipanti - insieme al parroco, don Giovanni Marchiorello, e al consiglio per la gestione economica - una decisione rispetto alla struttura che accoglie la comunità alloggio per persone con disabilità, gestita dalla Fondazione Irpea. «Decisione "innescata" proprio da Irpea – ha spiegato Massimiliano Manca, vice presidente del consiglio pastorale – che, venuta a conoscenza del progetto di riqualificazione degli spazi parrocchiali, ha comunicato alla parrocchia di Vigodarzere di volerne “fare parte”». In che modo? Facendo “crescere” Casa Tescari. La richiesta ha dato il via a un cammino di discernimento prima di tutto nei due organismi di comunione, poi con la Diocesi di Padova (che ha accompagnato le varie riflessioni) e con Irpea. «Ci siamo prima di tutto confrontati sul valore della presenza di Casa Tescari nella comunità di Vigodarzere – ha sottolineato Massimiliano – e su come “confermare” il dono che è per tutti noi». Il futuro di Casa Tescari, però, non parte da questa richiesta di Irpea. Parte dall'anno 2000, quando la comunità di Vigodarzere si è interrogata - sollecitata dall’allora parroco don Franco Tescari – su quale "segno di carità" porre come frutto del Giubileo. Decise di impegnarsi a favore delle persone con disabilità, dando vita a una comunità alloggio. Non da sola, però, ma insieme alla Fondazione Irpea: che ha acquistato l’usufrutto trentennale di Casa Tescari (nel 2004), mentre la parrocchia ha mantenuto la nuda proprietà. Entrambe grazie anche all’assegnazione di finanziamenti specifici, hanno contribuito alla ristrutturazione della casa. Irpea, a un certo punto, ha visto la necessità di aumentare gli spazi disponibili nella comunità alloggio. Per questo ha proposto alla parrocchia di acquistare il magazzino accanto alla casa e uno spazio esterno. Dopo attente valutazioni, è stato deciso di vendere a Irpea la nuda proprietà, il magazzino e il terreno. «Mettendo per iscritto nei vari atti – ha evidenziato Massimiliano – che la destinazione d’uso deve restare tale. Che a Casa Tescari ci sia una comunità alloggio per persone con disabilità è per la parrocchia un valore aggiunto». Durante l’assemblea sono anche state specificate le ragioni e i dettagli delle “cifre” che caratterizzano l’operazione e che di seguito vengono brevemente riepilogate:

usufrutto - 234000.00 (incassati nel 2004) a cui va ad aggiungersi il netto ricavo della vendita nuda proprietà della casa più il magazzino e terreno per 150000.00 (che la parrocchia incasserà al momento del rogito entro il 30 giugno 2022).

Questa scelta, secondo don Giovanni, «dice prima di tutto, che la parrocchia si sta interrogando con coraggio su “chi” vuole diventare. E poi che sceglie di dare fiducia al futuro e di passare dall'io "al “noi”».

All’assemblea ha partecipato anche don Gabriele Pipinato - vicario del vescovo per i beni temporali della Diocesi - che ha evidenziato la sintonia con cui laici, Irpea e Diocesi hanno lavorato per il raggiungimento di questo accordo. Il presidente di Irpea, Armando Gennaro, che ha illustrato gli interventi di ampliamento. Soprattutto ha sottolineato come questa casa sia realmente parte integrante della comunità di Vigodarzere. E sia stata, e lo è ancora, «palestra di volontariato per tanti parrocchiani». Irpea interverrà con miglioramenti dell’accessibilità, con adeguamenti degli spazi in caso di possibili pandemie; altri investimenti saranno mirati alla gestione sostenibile e alle norme antisismiche. Gennaro ha sottolineato, inoltre, che Casa Tescari è «un sogno con fondamenta solide per il quale Irpea ha scelto di investire in maniera forte».