Elisabetta se n'è andata

Passanti tra parole fugaci

di Mahmoud Darwish


O voi, viaggiatori tra parole fugaci

portate i vostri nomi,

ed andatevene.

Ritirate i vostri istanti dal nostro tempo,

ed andatevene.

Rubate ciò che volete dall’azzurrità del mare

e dalla sabbia della memoria.

Prendete ciò che volete d’immagini,

per capire che mai saprete

come una pietra dalla nostra terra

erige il soffitto del nostro cielo.

O voi, viaggiatori tra parole fugaci

da voi la spada … e da noi il sangue

da voi l’acciaio, il fuoco … e da noi la carne

da voi un altro carro armato … e da noi un sasso

da voi una bomba lacrimogena … e da noi la pioggia.

è nostro ciò che avete di cielo ed aria.

Allora, prendete la vostra parte del nostro sangue,

ed andatevene.

Entrate ad una festa di cena e ballo,

ed andatevene.

Noi dobbiamo custodire i fiori dei martiri.

Noi dobbiamo vivere, come desideriamo.

O voi, viaggiatori tra parole fugaci.

Come la polvere amara, marciate dove volete

ma non fatelo tra di noi, come insetti volanti.

L’aceto è nella nostra terra finché lavoriamo,

mietiamo il nostro grano, lo annaffiamo

con le rugiade dei nostri corpi.

Abbiamo qui ciò che non vi accontenta:

un sasso … o una soggezione.

Prendete il passato, se volete, e portatelo

al mercato degli oggetti artistici.

Rinnovate lo scheletro all’ upupa, se volete,

su un vassoio di terracotta.

Abbiamo qui ciò che non vi accontenta:

abbiamo il futuro….e abbiamo

nella nostra terra, ciò che fare.

O voi, viaggiatori tra parole fugaci.

Ammassate le vostre fantasie in una

fossa abbandonata, ed andatevene.

E riportate le lancette del tempo

alla legittimità del vitello sacro

o al momento della musica di una pistola !

Abbiamo qui ciò che non vi accontenta

abbiamo ciò che non c’è in voi:

una patria sanguinante

un popolo sanguinante, una patria

adatta all’oblio o alla memoria ….

O voi, viaggiatori tra parole fugaci.

È giunto il momento che ve ne andiate

e dimoriate dove volete, ma non tra noi.

È giunto il momento che ve ne andiate

e moriate dove volete, ma non tra noi.

Abbiamo nella nostra terra, ciò che fare

il passato qui è nostro.

È nostra la prima voce della vita,

nostro il presente … il presente e il futuro

nostra, qui, la vita …e nostra l’eternità.

Fuori dalla nostra patria …

dalla nostra terra … dal nostro mare

dal nostro grano … dal nostro sale

dalla nostra ferita …da ogni cosa.

Uscite dai ricordi della memoria

O voi, viaggiatori tra parole fugaci !….