Al Ard Film Festival 2+24

ParalleloPalestina’s Podcast a cura di  parallelopalestina.it

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Giovedì su Radio Onda d'Urto alle 20:00

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🎧 TUTTE le giornate e I PREMI


🎧 ParalleloPalestina INTERVISTA il direttore del festival  FAWZI ISMAIL


👉   L'Antidiplomatico INTERVISTA il direttore: "Da più di un secolo, da quando decise di fondare un focolare sionista in Palestina, il colonialismo europeo aveva previsto la cacciata dei suoi abitanti. Ossia la pulizia etnica"



Sabato 24 febbraio 2+24 si è chiuso il sipario sulla 20a edizione dell'Al Ard Film Festival, lasciando dietro di sé una scia di esperienze cinematografiche indimenticabili. Dalle meraviglie animate agli avvincenti documentari, il festival ha messo in mostra l’ampiezza e la profondità dell’abilità narrativa sulla Palestina e sul mondo arabo da tutto il mondo.


I Film premiati:


Miglior cortometraggio di finzione 

Uncle Give Me a Cigarette

Un corto di 5' realizzato in stop motion, ma raccontato in modo semplice e originale da 14 ragazze di età compresa tra i 10 ei 17 anni che hanno partecipato al workshop organizzato dall'Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi.


Miglior cortometraggio documentario

Heavy Metal

È il film sulle atlete di sollevamento pesi. Premiato per la dolcezza e l'intensità dei ritratti, per la determinazione e il coraggio con cui le protagoniste inseguono i propri sogni, nonostante le dure sfide che la società e la vita possono imporre all'interno di un campo profughi. Per la forza e la speranza del messaggio che racconta una storia di tenacia ed emancipazione.


Miglior film documentario

All'ombra di Beirut

Mostra la drammaticità della vita all'interno del campo profughi di Shatila, raccontando le storie di alcuni abitanti. L'uso efficace della cinematografia rivela una forte sensibilità e capacità di osservazione da parte dei registi.


Premio del pubblico è andato a 

Reel Rock: Resistance Climbing

Il film ha suscitato una grande empatia e carica liberatoria in chi l'ha visto condividendo quelle arrampicate nella situazione del conflitto permanente sotto l’occupazione


Menzioni Speciali della Giuria sono state assegnate a

nella categoria cortometraggi di finzione 

The Key, un corto di 19' per la sua narrazione avvincente.

nella categoria cortometraggi documentari 

Little Sahara, per la sua narrazione accattivante

nella categoria lungometraggi documentari 

The Soil and the Sea (La terra e il mare), 73', per il suo ritratto penetrante delle complessità della vita e ci inchioda alla consapevolezza quando, umani, scegliamo la morte per risolvere il conflitto.


Seguono film che non hanno ricevuto un premio, ma che non possiamo non menzionare:

🔴  We Will Remain sul colonialismo nella valle del Giordano,

🔴  R21 AKA Restoring Solidarity che ricostruisce la storia della Palestina fino al 1982

🔴  Yalla Gaza che ricostruisce con matematica precisione quella della Striscia

🔴  Siriani in un paradiso in frantumi, che parla della gente del Golan occupato.


nella sezione SA TERRA

🔴  Il dito e la luna, documentario con tanta musica,  protagonista Bakis Beks, rapper con vent’anni di attività alle spalle, perseguitato per aver cantato una canzone di denuncia contro lo sfruttamento militare della Sardegna da parte della NATO e dell’Esercito italiano.



Ha chiuso il festival il concerto della 

Gazelleband, un duo palestinese composto dall'artista di oud e musicoterapista Reem Anbar, e dallo scrittore e musicista Dr Louis Brehony. I Gazelleband raccontano la storia palestinese attraverso la musica e hanno sede a Manchester, Gran Bretagna.

Invitiamo all'ascolto di un loro brano:

                                                                  Is'al Rohak


Aspettiamo con ansia la prossima edizione dell'Al Ard Film Festival!!!!!!!