NOVECENTO
Novecento, mille anni in pochi giornidi invenzioni, di vittorie e di tormentoNovecento a pregare che ritorniCon lo sguardo impiccato al sentimento
Novecento di migranti verso il mareDi speranza, buio e di disperazione,Di battaglie per la libertà di andareDi terrore, lotta e di liberazione
Novecento sento il tuo respiro addossoLa tua frenesia di conquistare il cielo in una stanzaLa violenza seppellita dentro a un fossoE la gioventù migliore in cerca di speranza
Novecento che hai viaggiato sulla luna E massacrato poi la schiena della terraDi preghiere avvelenate di fortunaDi speranze distribuite con la guerra
Novecento e la tua fretta indemoniataLa tua corsa senza freni per bruciare i continentiLe invenzioni per carpire l'infinito e la promessa un po' malataDi creare solo esseri contenti
Novecento rotolato fino a ieriSei la scatola che avvolge i miei ricordiUn dipinto di colori rossi e neriSempre in lotta come un dialogo tra sordi
Sei la faccia di Albertone, sei la Dolce Vita, Rischiatutto,Sei le previsioni di BernaccaLe poesie di Pasolini, il karma, la teoria del tutto,Gite fuori porta, lavatrici, bombe in piazza
Novecento sei già il secolo passatoMa siam tutti figli tuoi in questo presenteDi paure nuove e male mai archiviatoDi orizzonte per sentirsi ancora gentePiccola e forte