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Formare una sequenza – ossia definire le posizioni, in quale ordine svolgerle e per quale durata – è uno degli strumenti più raffinati che gli insegnanti esperti hanno a disposizione per creare delle lezioni uniche, coinvolgenti e ispirate. Per padroneggiare quest’arte, bisogna lavorarci per anni; ciononostante, per cominciare, ci sono alcune regole base da conoscere.
La quasi totalità delle sequenze è costituita da 8 gruppi di posizioni: di apertura, Saluti al Sole, in piedi, inversioni, piegamenti all’indietro, torsioni, piegamenti in avanti e posizioni di chiusura, per finire con Savasana (Posizione del Cadavere).
Ogni posizione, e ogni categoria di posizioni, prepara il corpo e la mente alla successiva; cosicché l’intera sequenza ha un inizio, una parte centrale ed una fine, che si susseguono in modo fluido.
Seguendo questa metodologia, costruirai una sequenza che riscalda i muscoli con calma e in sicurezza, per aumentare gradualmente d’intensità fino alle posizioni più complesse e portarti lentamente verso un finale quieto e rilassato.
Tutte Le sequenze esempio sono state create per durare circa 1 ora.
Per una pratica armoniosa e ben bilanciata, bisogna rimanere più o meno lo stesso tempo in ogni categoria di posizioni. Se invece stai cercando i benefici energetici di un certo gruppo di posizioni, ad esempio quelle all’indietro, soffermati più tempo sulle posizioni di quel gruppo.
Così come il ritmo del respiro, come l’alternanza dei giorni e delle stagioni… la pratica va organizza tenendo conto della ciclicità che permea la vita intera, nel grande come nel piccolo. Quindi la sequenza deve avere una fase iniziale ascendente di attivazione, che porta gradualmente alla fase centrale, ed una fase discendente di integrazione.
Possiamo in questo modo immaginare di ripercorrere all’interno di una sequenza tutte le fasi stagionali:
1. Il punto di partenza, possiamo considerarlo come l’inverno, momento di immobilità e ascolto.
2. Poi c’è la fase di graduale attivazione, al primavera, composta da movimenti guidati dal respiro per il riscaldamento
3. L’estate, la fase di espansione, estroversione che corrisponde alla sequenza di posizioni.
4. La quarta ed ultima fase corrisponde all’autunno, una fase discendente che già dalle ultime posizioni accompagna alla pratica di rilassamento, respirazione e concentrazione.