esperienze open data in enti pubblici

Open Data nella Pubblica Amministrazione

Ha ancora senso nel 2021, dopo oltre 12 da quando tutto è iniziato, parlare di “dati aperti” della Pubblica Amministrazione? Un articolo del settembre 2021 a cura di Daniele Crespi

10 anni di open data, presentazione di Maurizio Napolitano (dicembre 2019)

Indagini sugli open data sui comuni e sui cittadini (2015)

  • indagine gli open data e i comuni condotta dall'Osservatorio E-Government del Politecnico di Milano nel 2015. Un analisi del coinvolgimento dei comuni nel percorso di pubblicazione dei dati aperti

  • indagine gli open data e i cittadini condotta dal 2014 al febbraio 2015 dall'Osseratorio E-Government del Politecnico di Milano per comprendere il sentiment nazionale dei cittadini verso i dati in formato aperto

Open Data dalle Pubbliche Amministrazioni, testimonianze

Le seguenti informazioni sono tratte dal portale del FormezPA

Open data in Piemonte

L'iniziativa della Regione Piemonte parte dall'incorporare i principi dell'Open Data nei regolamenti regionali, attraverso l'approvazione di delibere di Giunta che sanciscono il diritto ai dati, ovvero che i dati pubblici sono di tutti e tutti posso utilizzarli, ed il principio dell'open by default, cioè che la disponibilità online dei dati è la regola e non l'eccezione. I dati pubblici sono un giacimento di valore e rendere disponibili i dati pubblici rappresenta un vantaggio competitivo per i territori perché mette in evidenza i loro asset. Per le amministrazioni la possibilità di utilizzare i dati pubblici permette di incrementare la trasparenza, l'efficienza ed efficacia degli organismi pubblici, nonché la partecipazione e la collaborazione tra pubblico e privato.

Open data in Toscana

La Regione Toscana ha realizzato un'esperienza di apertura dei dati, con il coinvolgimento di enti, cittadini e imprese, attraverso l'adozione di una piattaforma che diffonde dataset prevalentemente con licenza Creative Commons. Da gennaio 2013 è impegnata nella realizzazione e gestione di una piattaforma open data, per diffondere i propri dati e quelli appartenenti ad altre amministrazioni della regione che scelgono di avvalersi di essa per contenere i costi di gestione. Gli strumenti di cui l'amministrazione si è avvalsa per la realizzazione dell'iniziativa sono:

  • Linee guida per gli open data in Regione Toscana.

  • Piattaforma tecnologica per la gestione e la trasformazione dei dati in formato aperto.

  • Sezione sul sito istituzionale dedicata agli open data, direttamente alimentata dalla piattaforma stessa.

  • Gruppo di lavoro composto da professionalità competenti nei diversi settori interessati al progetto (informatici, giuristi, comunicatori, etc.).

  • Licenza che concede all'utente la possibilità di riprodurre, distribuire, trasmettere e adattare liberamente i dati anche a scopi commerciali, a condizione che venga citata la fonte.

La piattaforma ospita anche i link degli enti che hanno già delle iniziative di open data autonome ed è aperta a suggerimenti che possono fare i cittadini e le imprese.

Open data in Emilia Romagna

Il portale regionale emiliano-romagnolo dei dati aperti pubblica dataset della Regione e degli enti locali, in formato aperto e opportunamente licenziati. Obiettivo principale è la pubblicazione dei dati della Regione e degli enti locali che raccoglie e cataloga dataset su vari temi: cartografici, anagrafici, amministrativi, sitografici, etc. Viene curato in particolare il riuso dei dati attraverso attività di coinvolgimento degli utilizzatori e cooperazione: un modulo a cui si accede dalla homepage - Hai un'idea? - consente di dare suggerimenti sul riutilizzo dei dati aperti, una serie di FAQ spiegano cos'è il riuso dei dati mentre uno spazio dedicato consente di inserire esperienze e iniziative realizzate con i dati di dati.emilia-romagna.it e con dati di altri enti.

Open data in Veneto

Dati.veneto.it rappresenta l'esperienza di apertura dei dati della Regione Veneto. La principale innovazione dell'esperienza è la costituzione di un gruppo di lavoro trasversale, cioè composto da profili provenienti da diversi settori dell'amministrazione, con il compito specifico di curare tutti gli aspetti tecnico-legali connessi all'open data. Uno dei principali problemi per le amministrazioni che decidono di aprire i propri dati è infatti generalmente la definizione precisa del proprio patrimonio informativo, cioè riuscire a delineare un quadro completo su quali e quanti sono i dati prodotti dall'ente. Il problema ha origine dal fatto che spesso le diverse strutture interne di un'amministrazione non comunicano tra loro. L'obiettivo dei gruppi di lavoro Open data dovrebbe essere quello di aggirare questa modalità di azione a compartimenti stagni: http://dati.veneto.it/chi-siamo. La piattaforma contiene dataset riferiti, principalmente, a ambiente, territorio e statistica demografica. I dati sono catalogati nei formati CSV (Comma Separeted Value), XLS (Excel), ODS, PDF, Shapefile e XLS. I data set presenti nel catalogo vengono rilasciati con licenze Creative Commons Attribuzione (CC BY) e Italian Open Data License (IODL v1.0 e IODL v2.0). Tutte le amministrazioni pubbliche del territorio veneto che condividono questo percorso progettuale possono segnalare sul portale dati di loro pertinenza in formato aperto. In una sezione apposita, sono a disposizione alcune app, tra cui APP ARPAV METEO che consente di accedere a contenuti informativi, grafici e testuali, sull'ambiente in Veneto attraverso dispositivi cellulari, smartphone e tablet.

Open data in Lombardia

Il progetto promuove l'accesso alla consultazione libera e gratuita di informazioni in possesso della Regione Lombardia in tema di economia, società, territorio e istituzioni lombarde. Il portale dei dati aperti della Lombardia è il database, liberamente accessibile, delle informazioni prodotte dall'Amministrazione e dagli enti che fanno parte del sistema regionale. I dataset sono disponibili per il download in cinque diversi formati: CSV, XLS, XLSX (Excel 2007 in poi), XML (eXtensible Markup Language) e JSON (JavaScript Object Notation). Inoltre, per ogni dataset è possibile visualizzare le informazioni in maniera dinamica, ad esempio in tabelle che permettono di creare delle viste sulla base dei criteri scelti dall'utente o per le informazioni geografiche visualizzare i dati direttamente su mappa. Al fine di creare valore, anche economico, attraverso i dati rilasciati e favorire lo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi, nella scheda dei metadati, le API (Application Programming Interface) dei dataset vengono messe a disposizione degli utenti e soprattutto degli sviluppatori di applicazioni. Tutti i dati possono essere liberamente fruiti e riutilizzati per la creazione di qualsiasi tipo di opera derivata e la licenza con la quale vengono rilasciati è la IODL v2.0.

Open data al CNR

Il CNR ha intrapreso un'iniziativa per aprire i propri dati al libero accesso. Il portale dei dati aperti del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha l'obiettivo di offrire accesso pubblico alle informazioni del CNR. Il progetto è stato realizzato dal Laboratorio di Tecnologie Semantiche (STLab) del CNR, che comprende ricercatori e tecnologi dell'Ufficio Sistemi Informativi (SI) e dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC). I dati pubblicati da data.cnr.it, che è anche anche il nome del dataset principale, si basano su RDF (Resource Description Framework) eOWL (Ontology Web Language) e seguono il paradigma dei Linked Data. I dati disponibili sono un'estrazione in formato RDF di parte della banca dati del CNR, arricchita mediante tecnologie di ragionamento automatico e classificazione automatica. I dati sono concessi sotto la licenza "Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported" (CC BY-NC-ND 3.0). Duplice la via di consultazione:

  • seguendo Sfoglia, un link che consente di ottenere i dati strutturati in RDF o visibili in una pagina web in base alla negoziazione HTTP del tipo di contenuto;

  • tramite SPARQL endpoint, un web service per interrogare il grafo usando il linguaggio SPARQL (Simple Protocol and RDF Query Language).

Inoltre è possibile utilizzare il Semantic Scout, un esempio di applicazione di "expert finding" che sfrutta i dati del portale. Infine, i dati sono organizzati mediante un'ontologia del CNR, la cui documentazione in formato OWL-Doc si trova a questo indirizzo.

Open data all'INPS

L'Inps ha deciso di rendere aperti i propri dati, per aumentare la trasparenza e la qualità dei servizi al cittadino. Open Data Inps è l'esperienza di apertura dei dati dell'Istituto di previdenza, impegnato in un processo finalizzato a elevare il grado di trasparenza e di qualità dei servizi erogati al cittadino. A partire da ottobre 2011, in un'apposita sezione del portale Inps, vengono progressivamente pubblicati una serie di dati gestiti dall'Istituto, liberamente accessibili e categorizzati per argomento, fonte e periodo di riferimento. Le informazioni a disposizionedell'utente riguardano una molteplicità di dati tra i quali le aliquote contributive e i requisiti di pensionamento. I dati sono rilasciati con licenza Italian Open Data License - IODL. Nella fase iniziale i dati sono stati pubblicati in formato XLS. I dataset sono ora disponibili anche nei formati CSV e XML. E' possibile anche valutare l'utilità dei dati messi a disposizione e suggerire altri dataset che potrebbero essere rilasciati con analoghe modalità.

Open data all'ISTAT

L'Istituto Nazionale di Statistica ha sviluppato dati.istat.it, un datawarehouse delle statistiche prodotte dall'Istituto per raccogliere un patrimonio informativo completo ed omogeneo. L'accesso al portale è libero e gratuito per tutti e i contenuti sono costantemente aggiornati. Le statistiche sono organizzate per temi strutturati in un albero gerarchico a due livelli. I dati sono presentati in forma aggregata in tavole multidimensionali, con la possibilità di comporre tabelle e grafici personalizzati,agendo sulle variabili, i periodi di riferimento e la disposizione di testate e fiancate. Il sistema è interrogabile secondo le seguenti modalità: per parola chiave, per tema e per territorio. Un ampio apparato di metadati agevola il reperimento e la comprensione delle statistiche da parte degli utenti. Le statistiche sono organizzate per temi strutturati in un albero gerarchico a due livelli. I dati sono presentati in forma aggregata in tavole multidimensionali, con la possibilità di comporre tabelle e grafici personalizzati, agendo sulle variabili, i periodi di riferimento e la disposizione di testate e fiancate. L'Istat rilascia suoi dati sotto licenza Creative Commons Attribution, in base al quale chiunque può riutilizzare i dati per qualunque scopo, con il solo vincolo di citarne la fonte.

Open data alla Camera

Con il portale Dati.camera.it la Camera dei deputati rende pubblico e fruibile il suo patrimonio informativo attraverso due caratteristiche che ne garantiscono un pieno riutilizzo: l'uso di formati Linked Open Data (LOD) e il rilascio delle informazioni con licenza Creative Commons Attribuzione - Condividi allo stesso modo (CC BY-SA 3.0). Obiettivo principale dell'iniziativa è rendere pienamente fruibile il patrimonio informativo della Camera, che presenta varietà di formati e di approcci stratificatisi nel corso del tempo nella gestione digitale e favorirne il riuso e l'integrazione con altre raccolte informative. Seguendo i principi di interscambio e riuso tra Pubbliche Amministrazioni, la realizzazione di quest'iniziativa è stata anticipata da una fase di scouting e benchmarking di esperienze simili. Dati aperti alla Camera dei Deputati, quindi, è anche frutto di un riuso concettuale di esperienze realizzate in ambito parlamentare e selezionate come best practice: nello specifico, per la realizzazione di quest'esperienza si è fatto riferimento agli esempi già noti di Gran Bretagna e Finlandia. Attraverso una piattaforma di pubblicazione e condivisione sono stati resi disponibili i dati relativi a deputati, organi, gruppi e lavori parlamentari dalla I legislatura della Camera regia fino alla XV legislatura della Repubblica che precede quella corrente. Per quanto riguarda la legislatura corrente, sono stati subito disponibili dataset di deputati, organi e gruppi parlamentari. Il portale si basa su principi del web semantico ed è conforme agli standard W3C. Tutti i dati sono infatti disponibili come Linked Open Data (LOD) nel formato RDF. L'insieme delle risorse è descritto da un unico data model, valido per l'intero arco temporale e indipendente dalle fonti dati, identificato da uno specifico namespace, OCD (Ontologia Camera Deputati), una ontologia OWL (Ontology Web Language) espressa in triple RDF (Resource Description Framework). Nel modello di dati sono utilizzati standard quali Dublin Core (DC), l'ontologia FOAF (Friend Of A Friend) e il vocabolario BIO (Biographical Vocabulary). Nel favorire il riuso dei dati della Camera dei deputati e la loro integrazione con altre raccolte informative, si promuove la produzione di applicazioni web (app). Sono rese disponibili app come Atlante istituzionale, Mappa delle elezioni nel Regno d'Italia, Portale Storico della Camera dei deputati, un nuovo modo di navigare attraverso i dati conservati negli archivi.

Open data al Ministero della Salute

Il Ministero della Salute, in coerenza con le norme nazionali in materia, ha compiuto delle scelte in merito all'apertura dei dati del Sistema Sanitario Nazionale. Dati.salute.gov.it è l'esperienza del Ministero della Salute per aprire i dati del Sistema Sanitario Nazionale, seguendo quattro obiettivi: la disponibilità continuativa dei dati nei confronti dei soggetti esterni; l'accesso gratuito ai dati e nel contempo minimizzazione per il Ministero dei costi e degli oneri di gestione degli stessi; la minimizzazione degli oneri di sviluppo/realizzazione dei nuovi servizi da parte di soggetti esterni; nessun vincolo tecnologico all'uso dei dati (nessun protocollo proprietario). Sulla piattaforma sono resi disponibili dataset nel formato CSV e la licenza utilizzata è la IODL (Italian Open Data License v1.0). Le query vengono sfogliate sul catalogo dei dataset. Inoltre è disponibile un dizionario e una sezione per lo sviluppo di applicazioni basate sui dataset presenti. Il Ministero della Salute ha sperimentato inoltre una soluzione tecnologica basata sull'utilizzo di un'infrastruttura di tipo cloud, al fine di agevolare l'accesso e l'utilizzo dei propri dati per lo sviluppo di nuove applicazioni e servizi basati sugli Open Data e valutare se la soluzione adottata assicura la disponibilità continuativa dei dati e minori costi di sviluppo e realizzazione di nuovi servizi, garantendo l'assenza di vincoli tecnologici all'uso dei dati (come i protocolli proprietari).

Open data a Udine

Con il progetto OpenData il Comune di Udine pubblica i dati sull'entrata e sulla spesa del Bilancio dell'Ente in formato elaborabile: si tratta di un primo approccio diretto a rendere disponibili per successive elaborazioni personalizzate, dati pubblici (di bilancio e non). I primi dati diffusi riguardano bilanci e rendiconti degli anni 2008-2011 e consentono di seguire l'evoluzione degli stanziamenti e degli impegni/accertamenti del bilancio comunale, secondo la natura economica della spesa (Titolo-Intervento), secondo la fonte e tipologia di entrata (Titolo-Categoria-Risorsa) e secondo la finalità delle politiche pubbliche (Programmi). La licenza con la quale sono pubblicati i dati è la IODL (Italian Open Data License) proposta da FormezPA.

LinkedPA

L'Albo Pretorio online dell'amministrazione provinciale di Carbonia Iglesias è una applicazione delle tecnologie open data e del web semantico. Il portale LinkedPA Permette la catalogazione di delibere, determine e bandi, tramite un'ontologia della pubblica amministrazione (www.ontologiapa.it), basata sullo standard RDF del W3C e interrogabile in modalità automatica (machine to machine) tramite il linguaggio SPQRL. Lo svulippo è stato effettuato da un team di aziende (Ablativ, Linkalab e Istos) sul CMS Drupal 7 e altre tecnologie Open Source.

OpenData nelle PA di piccole e medie dimensioni

Esempi di Matera e Lecce (Piersoft Francesco Paolicelli)

Pillole di PIERSOFT PAOLICELLI pensate per fare OpenData nella PA di piccole dimensioni. Con la collaborazione di @cieffe27 @andreacremaschi . Documento analitico QUI - Infografica in una sola pagina QUI - Slides QUI.

Regione Lazio open data