Murales... mania!

La Danza Gioiosa Della Conoscenza.mp4
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Docente esperto: Prof.ssa Maria Teresa Di Marco

Docente Tutor: Prof.ssa Immacolata Iovanella

La danza gioiosa della conoscenza

Il Progetto, “Murales… mania”, ha previsto la realizzazione di un murales su una delle pareti interne dell’atrio della scuola.” La danza giocosa della conoscenza” è il significativo titolo dell’opera.

“L’intento principale di questo progetto- afferma la prof.ssa Maria Teresa Di Marco- è stato quello di attivare un’esperienza autentica di socialità, finalmente in presenza, nella quale gli alunni potessero abbracciare e perseguire un obiettivo comune e colmare, in qualche misura, quel vuoto nei rapporti umani che l’emergenza sanitaria ha determinato e che, purtroppo, ancora permane.

Nello specifico, gli alunni della Secondaria di 1° Grado, ai quali è stato rivolto il progetto, hanno adottato l’idea di lasciare attraverso l’arte il proprio segno tangibile nella scuola, sviluppando così senso di appartenenza al luogo, al gruppo umano, alla Istituzione stessa.

Come hanno narrato i corsisti durante la manifestazione finale del progetto, fin dalla prima lezione si è formata una classe affiatata, nella quale ognuno ha svolto un ruolo attivo, partecipando con costanza e passione.

Posti dinanzi ad una parete vuota, hanno espresso inizialmente il timore di non riuscire a riempirla, di non essere capaci di “scrivere” su di essa un messaggio.

Hanno così espresso le loro idee, sia sulla forma che sul significato della futura opera. Per far questo si sono ispirati ai murales ed ai graffiti della storia dell’arte, nei quali, spesso, si rappresenta un tema di interesse sociale, ponendo l’attenzione su questioni irrisolte ed in contrasto con il progredire della civiltà.

Al termine della fase di ideazione, il gruppo è stato unanime nel voler trasmettere un messaggio sull’importanza dello studio e della conoscenza, oggi come in ogni tempo.

Ed è così che è nata l’opera: “La Danza Gioiosa della Conoscenza”.”

Vale qui la pena di riportare, in breve, la descrizione dei significati e dei simboli contenuti nell’opera, così come descritti dagli alunni durante la manifestazione finale.

Il racconto parte da sinistra: una bambina apre un libro e legge al suo interno la parola “CIELO”.

Si immerge nella lettura, ma comprende che alcune parole e alcuni concetti non sono sufficientemente spiegati in quel libro. Allora ne legge un altro, poi un altro ancora.

Comincia così il suo viaggio. Nel cielo azzurro, soffici nuvole la avvolgono e la sollevano in alto.

Qui si accorge di non essere sola; altri ragazzi viaggiano sulle ali della conoscenza, ali composte dai libri che anche loro hanno aperto e letto. Insieme intraprendono una danza gioiosa e, sopra di loro, l’Universo tutto mostra sé stesso.

Il Sole, grande e luminoso, sembra essere l’origine di tutto il movimento della scena. Un aereo sorvola la parte alta, come simbolo del sapere tecnico, mezzo imprescindibile per la comprensione del mondo e delle sue leggi.

Nella parte finale del racconto, una figura solitaria è intenta a salire delle scale. Scalino dopo scalino, libro dopo libro, la bambina raggiunge la sua personale finestra nel cielo, al di là della quale troverà il suo futuro.

E’ quasi scontato dire che per anche per noi docenti l’esperienza vissuta di nascita dell’idea e di fattiva realizzazione di quest’opera, sviluppatasi per fasi sequenziali oserei dire “naturali”, tanto si è accresciuta spontaneamente, è stata oltremodo gratificante e ha dimostrato, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, il valore educativo del “fare” e l’importanza del senso di appartenenza dei giovani ad un gruppo e ad una visione comune.”