Mnemosyne è un atlante figurativo (Bilderatlas), che Warburg aveva predisposto giustapponendo delle riproduzioni fotografiche provenienti da ambiti diversi (riproduzioni di quadri, inserti pubblicitari, reperti antichi ecc.). Attraverso la messa in relazione di questo materiale visivo, molto più diretto rispetto al testo scritto, Warburg voleva sottolineare la persistenza di alcuni modelli espressivi archetipici nella memoria sociale e culturale europea.
Lo spettatore, accostandosi alle immagini, viene provocato da queste e indotto a riflettere sulle loro relazioni, dando quindi origine ad un'interpretazione aperta.
Come si legge sulla rivista Engramma:
"Mnemosyne è dunque una macchina, una sorta di gigantesco condensatore in cui si raccolgono tutte le correnti energetiche che hanno animato e ancora animano la memoria dell’Europa. Obiettivo dell’Atlante è illustrare i meccanismi di tradizione di temi e figure dall’antichità – orientale e greco-romana – all’attualità, con particolare riguardo alla ripresa di moti, gesti e posture che esprimono l’intera gamma dell’eccitazione emozionale (l’aggressione, la difesa, il sacrificio, il lutto, la malinconia, l’estasi, il trionfo, etc.). Si tratta di Pathosformeln – formule espressive dell’emozione – dedotte direttamente in forma artistica dai modelli antichi, o anche riemergenti senza diretto collegamento ai modelli, nella forma di engramma, esito spontaneo dell’istinto gestuale umano" (link all'articolo completo qui, link all'esposizione virtuale su Mnemosyne qui).
Prendendo spunto da Mnemosyne, in questa sezione caricheremo delle immagini che riteniamo significative, con la funzione di stimolare suggestioni in relazione al canto in esame. In questo senso le figure sono pensate per restituire un contesto visuale alla materia sonora del canto, come del resto avveniva nel suo "ambiente naturale" in cui il suono non è mai dissociato dall'immagine e dalla materialità
Foto da incontri di laboratorio di canto di Anna Maria Civico