l'incontro

L'ex convento dei Cappuccini di Belmonte

Il 5 Giugno 2022 si è tenuto presso l'ex convento dei Cappuccini di Belmonte Calabro (CS), l'incontro sul tema del canto a Oli-Oledda di Mesoraca. A questa occasione sono intervenuti diversi musicisti, musicologi ed artisti che si sono confrontati sullo stesso oggetto ognuno dalla propria peculiare prospettiva.
L'idea di base è stata quella di interrogare il brano a Oli Oledda dai differenti approcci che ogni musicista, cantante e studioso/a poteva apportare. Lavorando in totale libertà in un clima di condivisione e scambio. Abbiamo visto che la questione della trascrizione offre spunti multipli di discussione che ci mettono di fronte alla questione di avere tra le mani un materiale musicale e sonoro non semplice da categorizzare. Un materiale che ci sta dicendo qualcosa e che viene da molto lontano, non solo dalle sorelle-cugine Brizzi, e da chi le ha registrate. Secoli di musica e di vocalità si è tessuta su quel brano, attraverso ascolti, improvvisazioni, motivazioni, di bocca in bocca, orecchio in orecchio. Cosa ci sta dicendo questa musica? La questione dell'arcaicità ci dice qualcosa sulla distanza temporale: quanto dista da noi la sua origine. Ci dice che ciò che sembra semplice, risulta avere nella pratica e nell'osservazione cellulare di ogni frammento (tetracordi, pentacordi, glissati, sospiri, tensioni vocali e del respiro) un'organizzazione che ci sposta dal nostro mondo musicale occidentale, portandoci un po' verso oriente-medioriente e nord Africa.

Questo momento di studio si è tenuto a fine del laboratorio Cantare nel paesaggio condotto da Anna Maria Civico, in cui un gruppo di 11 persone ha lavorato per 5 giorni sul medesimo brano a Oli Oledda con un approccio pratico e performativo ad orecchio, mnemonico, psicofisico e di ricerca vocale della tecnica a "gola stretta", tipica di molti canti a stisa e all'aria calabresi. Le allieve di Cantare nel paesaggio sono state uditrici dell'incontro.

Interventi a cura di: Antonio Petitto, Gabriele Saverio Macrì, Paolo Presta, Rosario Emanuele Filella, Federica Greco Mendicino, Francesco Magarò, Rana Shieh, Luisa Torresan, Delia Dattilo, Amedeo Fera, Anna Maria Civico.

Di seguito alcune foto scattate da Asmara Bassetti durante la giornata.

Immagini in movimento

La musica e il canto sono per loro essenza volatili, vivono nella dimensione effimera del presente e resistono ai tentativi umani di razionalizzarli e "ingabbiarli" in una rappresentazione univoca. In caso ce ne fosse bisogno, la giornata di studio è stata una prova ulteriore di questa essenziale inafferrabilità del fenomeno sonoro. Il materiale è sfuggente e viene plasmato dal punto di vista di chi tenta di appropriarsene. In questo senso, l'accostamento di diversi punti di vista ha restituito un'immagine di questo "semplice" brano della tradizione orale decisamente articolata e complessa. Ci piace pensare che il nostro concentrare l'attenzione su questo materiale abbia in qualche modo contribuito a rimetterli in funzione, e che i suoni che ci sono pervenuti attraverso i nastri magnetici della ricerca etnografica si sentano in filigrana nel nostro lavoro di analisi e rielaborazione.

Nel video che segue viene rappresentato questo concetto giustapponendo alle immagini tratte dalla giornata di studio le voci delle sorelle Brizzi, provenienti da un altro tempo e da un altro spazio ma in qualche modo collegate a ciò che è successo nei giorni di questo evento.

cliccando su questo link è possibile accedere al video esteso contenente ulteriori materiali audiovisivi relativi alla giornata di studio.