Protesi in pirocarbonio per microchirurgia ricostruttiva

Un intervento alla mano e alle dita e in casi estremi la sostituzione di un arto: si tratta di una materia delicatissima, che richiede anni di specializzazione in chirurgia e lo studio di tecniche sempre all’avanguardia. Tra queste, le più diffuse sono le protesi in pirocarbonio per microchirurgia ricostruttiva, essenziali, ad esempio, nell’ambito della sostituzione delle dita. Questo tipo di intervento avviene attraverso l’utilizzo di diverse tipologie di protesi, in policarbonio o silicone, ma non solo. Nell’ambito di questa tipologia di interventi, il Dott. Ernesto Rulli rappresenta un punto di riferimento in Italia. Ortopedico e traumatologo, il Dott. Rulli è, infatti, altamente specializzato nelle patologie del polso e della mano e nella traumatologia ortopedica. Tra i numerosi interventi che porta avanti, infatti, la maggior parte sono legati a protesi ​delle articolazioni interfalangee, protesi delle articolazioni metacarpo-falangea, protesi totali di polso. Il Dott. Rulli opera utilizzando importanti tecnologie sempre all’avanguardia sia nel campo della chirurgia della mano, sia in quella protesica mini invasiva dell’anca, che nella traumatologia.

Per quanto riguarda il pirocarbonio, quest’ultimo rappresenta una delle tecnologie più moderne nell’ambito della chirurgia della mano e del polso e della microchirurgia ricostruttiva. Il pirocarbonio viene prodotto attraverso una fissione nucleare ed è composto da un mix di strutture cristalline con caratteristiche proprie sia della grafite che del diamante. Si tratta, dunque, di un materiale molto particolare, e utilissimo nell’ambito delle protesi perché è molto più durevole sia in termini di resistenza che di usura e funzionamento. Questo elemento, infatti, presenta una elevata biocompatibilità ed un’elasticità che non si discostano più di tanto dal materiale dell’osso corticale vero e proprio. Insomma un materiale ideale per la creazione di protesi, soprattutto se sono anatomiche e, dunque, non vincolate. La protesi in pirocarbonio – come spiegano gli approfondimenti e gli studi portati avanti dal Dott. Ernesto Rulli - viene utilizzata soprattutto per i soggetti che presentano patologie particolari, come l’artrosi degenerativa e post-traumatica. Attraverso questa tipologia di protesi, infatti, il paziente può recuperare la funzione della mano, sia in termini di forza che anche di movimento, e tornare alla sua vita di tutti i giorni e alle sue attività quotidiane.